La Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea Raffaele De Grada -Musei Civici di San Gimignano- è lieta di presentare, a partire da domenica 27 maggio, l’esposizione personale di Maria Novella Del Signore.

L’artista fiorentina, che opera dai primi anni ’70, vanta al suo attivo un importante curriculum artistico. Molte le esposizioni in gallerie private e istituzioni pubbliche riconosciute a livello internazionale, dalla Triennale di Milano al PS1 di New York.

Negli ultimi venti anni Maria Novella Del Signore sviluppa la propria ricerca ‘sul margine’, dove possiamo affermare abbia fissato la propria residenza creativa.

Il margine come zona di transito, dove tutto è in continuo mutamento, dove non esistono forme rigide, statiche, stabili. E’ una scelta coraggiosa quella Del Signore che, quasi rifuggendo dalla superficialità tipica della nostra società contemporanea, si concentra sull’analisi profonda delle zone di confine, le soglie, i diaframmi di contatto tra possibili realtà e dimensioni diverse. Un duro lavoro di constante e instancabile osservazione dei fenomeni naturali che impone elasticità, leggerezza ed esperienza delle cose, un difficile esercizio di equilibrio quotidiano. Un viaggio nel non conosciuto, nell’intimità della vita.

L’artista usa i medium più svariati, apparentemente incoerenti tra loro e privi di struttura autonoma: il tulle, il vetro, il sale, le polveri di marmo, la cera, la paraffina con le quali compone installazioni ‘vive’, che pulsano, odorano, mutano in continui flussi che ci svelano il mondo esteriore e quello interiore, fino poi a disperdersi nella materia originale in cui l’opera è fatta.

Per le ampie sale del museo sangimignanese Maria Novella Del Signore propone una serie di opere inedite frutto della più recente ricerca.

La grande installazione Animal Earth, che dà il titolo alla mostra, apre il percorso espositivo. Dodici ‘letti’ respiranti che, attraverso un congegno elettropneumatico, alzano e abbassano la polvere di marmo in essi contenuta dando vita a superfici auto-organizzate in varie forme caotiche e imprevedibili.

Un’imponente struttura di cera e ovatta, Mermaid, si scioglie lentamente gocciolando su una base quadrata d’alluminio. Il passaggio completo di trasformazione dallo stato solido a quello liquido; passaggio che l’artista sembra comunque indicare come uno stato di attesa per un prossimo, imprevedibile e non calcolabile, mutamento.

L’interesse dimostrato negli anni per il mezzo fotografico -usato da Maria Novella Del Signore con la tipicità che ne contraddistingue la ricerca: con l’attenzione rivolta non all’immagine nella sua totalità, piuttosto ai piccoli dettagli marginali che la compongono- trova ampio spazio all’interno dell’esposizione. Una serie di lavori fotografici, collocati nelle tre piccole stanze laterali alla sala centrale del museo, ritraggono dettagli delle opere in mostra. L’artista, attraverso un processo di movimento dell’immagine, trasforma questi dettagli in realtà visive ed emotive a sé stanti.

Nulla somiglia a nulla, in tutte le opere in mostra protagonista è la materia e il suo stato di trasformazione fatto di sobbolimenti, liquefazioni, micro-catastrofi che sconvolgono ‘le forme’ rendendole assolutamente uniche.