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Maria Papa – Omaggio
Volumi nitidi, generosi, rassicuranti. Le opere di Maria Papa Rostkowska si lasciano accarezzare dalla luce e dallo spazio. Raccontano del momento in cui carne e spirito si incontrano nella perfezione di forme lavorate come un vero atto d’amore.
Comunicato stampa
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Volumi nitidi, generosi, rassicuranti. Le opere di Maria Papa Rostkowska si lasciano accarezzare dalla luce e dallo spazio. Raccontano del momento in cui carne e spirito si incontrano nella perfezione di forme lavorate come un vero atto d’amore. In Versilia Maria Papa aveva scoperto il marmo e a questa terra si era profondamente legata. Un sodalizio durato oltre quarant’anni, tradotto in grandi espressioni d’arte. Espressioni alle quali l’Assessorato alla Cultura del Comune di Pietrasanta, con la preziosa collaborazione del figlio Nicolas Rostkowski, dedica una retrospettiva nel Chiostro di Sant’Agostino: dal 27 marzo al 13 aprile 2009 “Omaggio a Maria Papa”; in mostra quindici opere in marmo e bronzo della scultrice polacca scomparsa lo scorso ottobre.
Si deve a Carlo Cardazzo, Lucio Fontana e Jean Arp, l’avvicinarsi di Maria Papa al marmo ed alla Versilia. Fu grazie a loro, infatti, che giunse alla Henraux, invitata ad un simposio. Nella pietra apuana l’artista scoprì le infinite declinazioni della sua espressione creativa. Il marmo ed il bronzo divennero ben presto il punto di partenza della sua ricerca plastica.
Nutrita di una profonda conoscenza artistica, ebbe rapporti di amicizia con grandi artisti del Novecento: Miro, Chagall, Hartung, Marini, Moore, Dubuffet, Ionesco, Vittorio de Sica, Cesare Zavattini, Sonia Delaunay, Cesar.
Maria Papa aveva iniziato la carriera artistica come pittrice, studiando all'Accademia d'Arte a Varsavia. Nel 1947 con una borsa di studio del governo francese, poi rinnovatale dall'UNESCO, aveva proseguito gli studi a Parigi. Nel 1950, tornata in Polonia, si era dedicata all’insegnamento ottenendo, nel 1953, l'incarico di professore aggiunto all'Accademia di Belle Arti di Varsavia. Nel frattempo aveva cominciato ad esporre ed a ricevere importanti riconoscimenti. Alla fine degli anni Cinquanta, durante un soggiorno ad Albisola, cominciò ad interessarsi alla scultura. Nel 1959 espose le prime opere al "Salon de la Jeune Sculpture" a Parigi, rinnovando la presenze alle successive, dal 1973, a tutte le edizioni del "Salon de Mai". Nel 1961 allestì la prima personale in Italia alla galleria Il Naviglio di Milano; nel 1966 le venne assegnato a New York il Prix Nelson William Copley per la scultura; nel 1981 partecipò alla Triennale di Scultura a Parigi.
Agli anni Sessanta risalgono i suoi soggiorni in Versilia, le sue visite si fecero sempre più frequenti, sino alla decisione di vivere e lavorare tra Parigi e Pietrasanta dove aveva una sua casa. Temperamento forte e appassionato, amava questi luoghi in cui realizzava le sue opere con una intensità, un’ostinazione riconosciuta come tratto peculiare del suo carattere, collaborando a tante iniziative d’arte. Ha lavorato nei laboratori di Sem Ghelardini, di Giorgio Angeli e alle Fonderie Tesconi e Mariani. Sue opere fanno parte di prestigiose collezioni pubbliche e private francesi, americane, svizzere, italiane, polacche, giapponesi e russe. Numerose sculture ornano città europee e, soprattutto, Parigi.
Al Museo dei Bozzetti di Pietrasanta Maria Papa ha lasciato tre significative tracce della sua ricca personalità artistica: i bozzetti Gata del 1981 e Madre con bambino del 1987, infine un manifesto realizzato nel 1999. Maria Papa apparteneva a quella generazione di grandi artisti internazionali che hanno contribuito, con la loro opera, a diffondere nel mondo la cultura dell’arte di Pietrasanta e della Versilia.
Si deve a Carlo Cardazzo, Lucio Fontana e Jean Arp, l’avvicinarsi di Maria Papa al marmo ed alla Versilia. Fu grazie a loro, infatti, che giunse alla Henraux, invitata ad un simposio. Nella pietra apuana l’artista scoprì le infinite declinazioni della sua espressione creativa. Il marmo ed il bronzo divennero ben presto il punto di partenza della sua ricerca plastica.
Nutrita di una profonda conoscenza artistica, ebbe rapporti di amicizia con grandi artisti del Novecento: Miro, Chagall, Hartung, Marini, Moore, Dubuffet, Ionesco, Vittorio de Sica, Cesare Zavattini, Sonia Delaunay, Cesar.
Maria Papa aveva iniziato la carriera artistica come pittrice, studiando all'Accademia d'Arte a Varsavia. Nel 1947 con una borsa di studio del governo francese, poi rinnovatale dall'UNESCO, aveva proseguito gli studi a Parigi. Nel 1950, tornata in Polonia, si era dedicata all’insegnamento ottenendo, nel 1953, l'incarico di professore aggiunto all'Accademia di Belle Arti di Varsavia. Nel frattempo aveva cominciato ad esporre ed a ricevere importanti riconoscimenti. Alla fine degli anni Cinquanta, durante un soggiorno ad Albisola, cominciò ad interessarsi alla scultura. Nel 1959 espose le prime opere al "Salon de la Jeune Sculpture" a Parigi, rinnovando la presenze alle successive, dal 1973, a tutte le edizioni del "Salon de Mai". Nel 1961 allestì la prima personale in Italia alla galleria Il Naviglio di Milano; nel 1966 le venne assegnato a New York il Prix Nelson William Copley per la scultura; nel 1981 partecipò alla Triennale di Scultura a Parigi.
Agli anni Sessanta risalgono i suoi soggiorni in Versilia, le sue visite si fecero sempre più frequenti, sino alla decisione di vivere e lavorare tra Parigi e Pietrasanta dove aveva una sua casa. Temperamento forte e appassionato, amava questi luoghi in cui realizzava le sue opere con una intensità, un’ostinazione riconosciuta come tratto peculiare del suo carattere, collaborando a tante iniziative d’arte. Ha lavorato nei laboratori di Sem Ghelardini, di Giorgio Angeli e alle Fonderie Tesconi e Mariani. Sue opere fanno parte di prestigiose collezioni pubbliche e private francesi, americane, svizzere, italiane, polacche, giapponesi e russe. Numerose sculture ornano città europee e, soprattutto, Parigi.
Al Museo dei Bozzetti di Pietrasanta Maria Papa ha lasciato tre significative tracce della sua ricca personalità artistica: i bozzetti Gata del 1981 e Madre con bambino del 1987, infine un manifesto realizzato nel 1999. Maria Papa apparteneva a quella generazione di grandi artisti internazionali che hanno contribuito, con la loro opera, a diffondere nel mondo la cultura dell’arte di Pietrasanta e della Versilia.
29
marzo 2009
Maria Papa – Omaggio
Dal 29 marzo al 13 aprile 2009
arte contemporanea
arti decorative e industriali
arti decorative e industriali
Location
CHIESA E CHIOSTRO DI SANT’AGOSTINO
Pietrasanta, Via Sant'agostino, 1, (Lucca)
Pietrasanta, Via Sant'agostino, 1, (Lucca)
Orario di apertura
ore 16-19; chiuso il lunedì
Vernissage
29 Marzo 2009, ore 11
Autore