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Maria Papa Rostkowska – Le opere, gli amici, i luoghi
Sculture in marmo e opere (quadri, disegni, litografie)dei principali amici di Maria Papa Rostkowska come Picasso, Marino Marini, Poliakoff, Mirò, Chagall, Dadamaino, Max Ernst e numerosi altri
Comunicato stampa
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Dopo l’antologica di questa primavera, la Galleria Cortina ripropone l’opera di Maria Papa Rostkowska. A distanza di cinque anni dalla personale del 2012, si rinnova la presenza con una mostra dedicata alle sue sculture in marmo e ai lavori della sua cerchi di amici artisti.
Maria Baranowska nasce a Varsavia nel 1923 da padre polacco e madre russa. Nel 1943 sposa Ludwik Rostkowski Jr, importante esponente della social-democrazia polacca, con il quale partecipa al salvataggio di numerosi ebrei del Ghetto di Varsavia. Durante l’insurrezione di Varsavia, nel 1944, è attiva nella lotta contro l’armata tedesca ottenendo, dopo la liberazione, la medaglia Virtuti Militari nel frattempo studia architettura e belle arti. Rimasta vedova nel 1950 inizia a partecipare come pittrice, a varie esposizioni in Polonia.
Nel 1957, su invito del pittore Edouard Pignon si trasferisce a Parigi dove conosce l’editore, scrittore e critico d’arte Gualtieri di San Lazzaro (al secolo Giuseppe Papa), fondatore della rivista d’arte “XXe Siècle” e dell’omonima galleria, che sposerà nel 1958. Maria si trova subito al centro della vita artistica parigina, conosce gli artisti più importanti come Serge Poliakoff , Joan Mirò, Ésteve, diventa amica di scrittori, critici e personalità della cultura come Eugene Ionesco, André Pieyre de Mandiargues, Pierre Volboudt, André Verdet, Robert Lebel, Jacques Lassaigne, Beniamino Joppolo, Vittorio De Sica, Cesare Zavattini. Ma anche Nina Kandinsky e scultori come Emile Gilioli, Marino Marini, Lucio Fontana e Carlo Sergio Signori.
Sono questi gli anni in cui, passando le estati ad Albisola (Savona), scopre la ceramica e la terracotta e comincia a dedicarsi principalmente alla scultura. Lavora nei laboratori di Tullio d’Albisola e passa il tempo in compagnia di Carlo Cardazzo e degli amici artisti che gravitano intorno alla Galleria del Naviglio come Capogrossi, Crippa, Fabbri, Manzoni, Scanavino, Milena Milani, Sassu, Wifredo Lam e Asger Jorn.
Il risultato di quel lavoro febbrile e intenso sarà presentato per la prima volta alla Galleria del Naviglio, nel 1960, con una presentazione di André Verdet. Seguiranno altre importanti rassegne, in cui Maria Papa si trova in un importante circuito internazionale, che vede la partecipazione di artisti delle avanguardie storiche, come Hans Arp, Marc Chagall, Alberto Magnelli, Massimo Campigli e Sonia Delaunay, e artisti della seconda École de Paris, o italiani come Alberto Burri, Agenore Fabbri, Giuseppe Capogrossi e Lucio Fontana.
Nel 1966 è invitata da Giuseppe Marchiori a partecipare al Symposium del Marmo organizzato dalla ditta Henraux di Querceta, in Versilia, dove scopre il marmo, che diventerà il suo materiale d’elezione. Da allora, e fino al 1999, la sua vita si dividerà fra la Versilia e Parigi.
Maria Papa Rostkowska muore a Pietrasanta nel 2008. Nell’aprile 2009 la città di Pietrasanta le dedicherà un’importante retrospettiva, rendendo omaggio a una delle rare donne scultrici che si siano dedicate alla “taglia diretta”. Esposizioni commemorative si sono tenute a Parigi, a Varsavia e a Milano. In anni recenti alcune sue grandi opere sono state collocate in luoghi pubblici a Milano (Centro APICE, Università di Milano), Varsavia (Museo di Scultura, Museo Nazionale e due nel Palazzo Presidenziale della Repubblica Polacca), Mentone, Pietrasanta.
A Parigi, al Palais Bourbon, proprio davanti alla sala dei deputati del Parlamento Francese, è stata collocata nella primavera del 2011 la scultura monumentale “Promesse de Bonheur”, alta più di 3 metri, in marmo bianco di Altissimo. Maria Papa è la sola artista non-francese ad avere un’ opera al Palais Bourbon.
Saranno presenti in mostra anche le opere dei principali artisti che gravitavano tra Parigi, Milano, Albisola e Pietrasanta e che costituivano la stretta cerchia di amicizie e frequentazioni abituali di Maria Papa e Gualtieri di San Lazzaro: Arp, Man Ray, Verdet, Sonia Delaunay, Poliakoff, Picasso, Mirò, Calder, Max Ernst, Capogrossi, Crippa, Dadamaino, Fabbri, Lucio Fontana, Marino Marini, Magnelli.
Catalogo Cortina Arte Edizioni (in italiano, inglese e francese) con testi critici e memorie di Marco Meneguzzo (storico dell’arte e docente presso l’Accademia di Belle Arti di Brera), Lydia Harambourg (storica e critica dell’arte), Agnieszka Tarasiuk (curatrice del Museo di Scultura Kròlikarnia a Varsavia), Stefano Cortina e Massimo Mallegni (sindaco di Pietrasanta).
Maria Baranowska nasce a Varsavia nel 1923 da padre polacco e madre russa. Nel 1943 sposa Ludwik Rostkowski Jr, importante esponente della social-democrazia polacca, con il quale partecipa al salvataggio di numerosi ebrei del Ghetto di Varsavia. Durante l’insurrezione di Varsavia, nel 1944, è attiva nella lotta contro l’armata tedesca ottenendo, dopo la liberazione, la medaglia Virtuti Militari nel frattempo studia architettura e belle arti. Rimasta vedova nel 1950 inizia a partecipare come pittrice, a varie esposizioni in Polonia.
Nel 1957, su invito del pittore Edouard Pignon si trasferisce a Parigi dove conosce l’editore, scrittore e critico d’arte Gualtieri di San Lazzaro (al secolo Giuseppe Papa), fondatore della rivista d’arte “XXe Siècle” e dell’omonima galleria, che sposerà nel 1958. Maria si trova subito al centro della vita artistica parigina, conosce gli artisti più importanti come Serge Poliakoff , Joan Mirò, Ésteve, diventa amica di scrittori, critici e personalità della cultura come Eugene Ionesco, André Pieyre de Mandiargues, Pierre Volboudt, André Verdet, Robert Lebel, Jacques Lassaigne, Beniamino Joppolo, Vittorio De Sica, Cesare Zavattini. Ma anche Nina Kandinsky e scultori come Emile Gilioli, Marino Marini, Lucio Fontana e Carlo Sergio Signori.
Sono questi gli anni in cui, passando le estati ad Albisola (Savona), scopre la ceramica e la terracotta e comincia a dedicarsi principalmente alla scultura. Lavora nei laboratori di Tullio d’Albisola e passa il tempo in compagnia di Carlo Cardazzo e degli amici artisti che gravitano intorno alla Galleria del Naviglio come Capogrossi, Crippa, Fabbri, Manzoni, Scanavino, Milena Milani, Sassu, Wifredo Lam e Asger Jorn.
Il risultato di quel lavoro febbrile e intenso sarà presentato per la prima volta alla Galleria del Naviglio, nel 1960, con una presentazione di André Verdet. Seguiranno altre importanti rassegne, in cui Maria Papa si trova in un importante circuito internazionale, che vede la partecipazione di artisti delle avanguardie storiche, come Hans Arp, Marc Chagall, Alberto Magnelli, Massimo Campigli e Sonia Delaunay, e artisti della seconda École de Paris, o italiani come Alberto Burri, Agenore Fabbri, Giuseppe Capogrossi e Lucio Fontana.
Nel 1966 è invitata da Giuseppe Marchiori a partecipare al Symposium del Marmo organizzato dalla ditta Henraux di Querceta, in Versilia, dove scopre il marmo, che diventerà il suo materiale d’elezione. Da allora, e fino al 1999, la sua vita si dividerà fra la Versilia e Parigi.
Maria Papa Rostkowska muore a Pietrasanta nel 2008. Nell’aprile 2009 la città di Pietrasanta le dedicherà un’importante retrospettiva, rendendo omaggio a una delle rare donne scultrici che si siano dedicate alla “taglia diretta”. Esposizioni commemorative si sono tenute a Parigi, a Varsavia e a Milano. In anni recenti alcune sue grandi opere sono state collocate in luoghi pubblici a Milano (Centro APICE, Università di Milano), Varsavia (Museo di Scultura, Museo Nazionale e due nel Palazzo Presidenziale della Repubblica Polacca), Mentone, Pietrasanta.
A Parigi, al Palais Bourbon, proprio davanti alla sala dei deputati del Parlamento Francese, è stata collocata nella primavera del 2011 la scultura monumentale “Promesse de Bonheur”, alta più di 3 metri, in marmo bianco di Altissimo. Maria Papa è la sola artista non-francese ad avere un’ opera al Palais Bourbon.
Saranno presenti in mostra anche le opere dei principali artisti che gravitavano tra Parigi, Milano, Albisola e Pietrasanta e che costituivano la stretta cerchia di amicizie e frequentazioni abituali di Maria Papa e Gualtieri di San Lazzaro: Arp, Man Ray, Verdet, Sonia Delaunay, Poliakoff, Picasso, Mirò, Calder, Max Ernst, Capogrossi, Crippa, Dadamaino, Fabbri, Lucio Fontana, Marino Marini, Magnelli.
Catalogo Cortina Arte Edizioni (in italiano, inglese e francese) con testi critici e memorie di Marco Meneguzzo (storico dell’arte e docente presso l’Accademia di Belle Arti di Brera), Lydia Harambourg (storica e critica dell’arte), Agnieszka Tarasiuk (curatrice del Museo di Scultura Kròlikarnia a Varsavia), Stefano Cortina e Massimo Mallegni (sindaco di Pietrasanta).
12
settembre 2017
Maria Papa Rostkowska – Le opere, gli amici, i luoghi
Dal 12 settembre al 14 ottobre 2017
arte contemporanea
Location
ASSOCIAZIONE CULTURALE RENZO CORTINA
Milano, Via Mac Mahon, 14, (Milano)
Milano, Via Mac Mahon, 14, (Milano)
Orario di apertura
10-12.30 / 16.30/19.30 Chiuso domenica e lunedì mattina
Vernissage
12 Settembre 2017, Dalle 18.30
Autore