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Maria Pia Cinque – MP5 indoor.5
L’intervento si compone di quattro sagome in carta di grande formato, stampate in bianco e nero e fissate alle pareti con del nastro adesivo nero che ne segna il contorno
Comunicato stampa
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Sabato 25 novembre alle ore 20.00 presso il Circolo ARCI Zuni Arte Contemporanea di Ferrara, in Via Ragno 15, sarà inaugurata la mostra di Maria Pia Cinque dal titolo MP5 indoor.5.
Partendo dal significato del termine “indoor” – dall’inglese “interno”, “(fatto) al chiuso” –, Maria Pia Cinque conduce una riflessione sui legami che si sviluppano all’interno di nuclei ristretti, in spazi limitati come gli ambienti domestici, nei quali l’individuo cresce vincolato da una rete di relazioni che si instaurano fra i familiari o con gli oggetti che lo circondano. Nell’installazione realizzata presso il Circolo Zuni, l’artista rappresenta queste relazioni obbligate raffigurando a scala monumentale gruppi di soggetti e collegandoli tra loro per mezzo di cordoni fissati a parti dei loro corpi, che si allungano e si intrecciano, correndo da una parte all’altra dello spazio espositivo.
L’intervento si compone di quattro sagome in carta di grande formato, stampate in bianco e nero e fissate alle pareti con del nastro adesivo nero che ne segna il contorno. Ciascuna di esse riproduce un insieme di figure – una coppia, dei bambini, un gruppo – o di oggetti, legati tra loro da una relazione di dipendenza di tipo schiavo-padrone: «esseri come parti di elettrodomestici, padri come generatori di dipendenza, madri-vagina, peluche tenuti in vita da respiratori», per usare le parole dell’artista. Ogni gruppo è a sua volta collegato agli altri da cordoni, che invadono le pareti con il loro ritmo ondulato e ossessivo, a simboleggiare quella catena di costrizioni che opprime i contesti ristretti. L’artista prende a prestito lo stile grafico del fumetto e la scala monumentale del graffito, diluendo appena il pessimismo e la crudeltà della propria visione in una dimensione ironica e provocatoria.
La mostra, che resterà aperta fino al 20 dicembre, è a cura di Maria Luisa Pacelli delle Gallerie d’Arte Moderna e Contemporanea di Ferrara, ed è organizzata in collaborazione con l’Ufficio Giovani Artisti del Comune di Ferrara.
L’iniziativa è collegata a Confini. Lo spazio del corpo, il corpo dello spazio, rassegna su due sedi dedicata a 30 giovani artisti dell’Emilia-Romagna, che inaugurerà il 25 stesso, alle 18.00, al Padiglione d’Arte Contemporanea di Ferrara e il giorno successivo, sempre alle 18.00, a Palazzo Pigorini a Parma.
La serata di inaugurazione della mostra di Maria Pia Cinque prosegue con un dj set di Enrico Fontanelli e Jukka Riverberi. Chitarra e voce dei Giardini di Mirò, collaboratore occasionale per riviste di area quali LosingToday e Rumore, seguitissimo blogger (il suo Footprints in Snow è una miniera di informazioni sulle nuove produzioni indipendenti), Jukka Reverberi è uno dei più influenti agitatori culturali del nuovo rock italiano.
Bassista e tastierista degli Offlaga Disco Pax, Enrico Fontanelli è anche l’artefice della sofisticata ricerca iconografica che ha reso copertine e flyer del “collettivo neosensibilista” reggiano veri e propri collector’s items.
I due musicisti condividono una passione viscerale per la new wave anni Ottanta e per l’elettronica più avanzata; i loro eclettici dj set riassumono le principali influenze delle band di provenienza e allo stesso tempo fotografano lo stato dell’arte della scena indie internazionale.
Partendo dal significato del termine “indoor” – dall’inglese “interno”, “(fatto) al chiuso” –, Maria Pia Cinque conduce una riflessione sui legami che si sviluppano all’interno di nuclei ristretti, in spazi limitati come gli ambienti domestici, nei quali l’individuo cresce vincolato da una rete di relazioni che si instaurano fra i familiari o con gli oggetti che lo circondano. Nell’installazione realizzata presso il Circolo Zuni, l’artista rappresenta queste relazioni obbligate raffigurando a scala monumentale gruppi di soggetti e collegandoli tra loro per mezzo di cordoni fissati a parti dei loro corpi, che si allungano e si intrecciano, correndo da una parte all’altra dello spazio espositivo.
L’intervento si compone di quattro sagome in carta di grande formato, stampate in bianco e nero e fissate alle pareti con del nastro adesivo nero che ne segna il contorno. Ciascuna di esse riproduce un insieme di figure – una coppia, dei bambini, un gruppo – o di oggetti, legati tra loro da una relazione di dipendenza di tipo schiavo-padrone: «esseri come parti di elettrodomestici, padri come generatori di dipendenza, madri-vagina, peluche tenuti in vita da respiratori», per usare le parole dell’artista. Ogni gruppo è a sua volta collegato agli altri da cordoni, che invadono le pareti con il loro ritmo ondulato e ossessivo, a simboleggiare quella catena di costrizioni che opprime i contesti ristretti. L’artista prende a prestito lo stile grafico del fumetto e la scala monumentale del graffito, diluendo appena il pessimismo e la crudeltà della propria visione in una dimensione ironica e provocatoria.
La mostra, che resterà aperta fino al 20 dicembre, è a cura di Maria Luisa Pacelli delle Gallerie d’Arte Moderna e Contemporanea di Ferrara, ed è organizzata in collaborazione con l’Ufficio Giovani Artisti del Comune di Ferrara.
L’iniziativa è collegata a Confini. Lo spazio del corpo, il corpo dello spazio, rassegna su due sedi dedicata a 30 giovani artisti dell’Emilia-Romagna, che inaugurerà il 25 stesso, alle 18.00, al Padiglione d’Arte Contemporanea di Ferrara e il giorno successivo, sempre alle 18.00, a Palazzo Pigorini a Parma.
La serata di inaugurazione della mostra di Maria Pia Cinque prosegue con un dj set di Enrico Fontanelli e Jukka Riverberi. Chitarra e voce dei Giardini di Mirò, collaboratore occasionale per riviste di area quali LosingToday e Rumore, seguitissimo blogger (il suo Footprints in Snow è una miniera di informazioni sulle nuove produzioni indipendenti), Jukka Reverberi è uno dei più influenti agitatori culturali del nuovo rock italiano.
Bassista e tastierista degli Offlaga Disco Pax, Enrico Fontanelli è anche l’artefice della sofisticata ricerca iconografica che ha reso copertine e flyer del “collettivo neosensibilista” reggiano veri e propri collector’s items.
I due musicisti condividono una passione viscerale per la new wave anni Ottanta e per l’elettronica più avanzata; i loro eclettici dj set riassumono le principali influenze delle band di provenienza e allo stesso tempo fotografano lo stato dell’arte della scena indie internazionale.
25
novembre 2006
Maria Pia Cinque – MP5 indoor.5
Dal 25 novembre al 20 dicembre 2006
arte contemporanea
Location
ZUNI ARTE CONTEMPORANEA
Ferrara, Via Ragno, 15, (Ferrara)
Ferrara, Via Ragno, 15, (Ferrara)
Orario di apertura
18-02, chiuso il martedi e il mercoledi
Vernissage
25 Novembre 2006, ore 20
Autore
Curatore