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Maria Pia Lo Verso – Il giardino degli angeli
circa quaranta foto
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Lasciatasi
guidare dall'aspetto poetico del tema, la fotografa palermitana è
andata in giro per Palermo alla ricerca degli angeli e dei loro
"archetipi" iconografici, ridando così "luce" a sculture che la gente,
troppo impegnata dal vivere quotidiano, ormai non vede più.
Presenze
che da millenni popolano, con alcune varianti, quasi tutte le culture
del mondo, gli angeli (Malakh in ebraico, Malak in arabo e Ànghelos in
greco) sono i messaggeri, gli emissari divini inviati per istruire,
comunicare o impartire ordini agli uomini.
Attenta a ciò che questi
esseri divini hanno da sempre rappresentato per il genere umano, Maria
Pia Lo Verso ha voluto dedicare loro una mostra, un omaggio al loro
fascino e alla loro missione.
È entrata nelle chiese e negli oratori
fotografando gli angeli barocchi di Giacomo Serpotta e Ignazio
Marabitti, gli Arcangeli dei fratelli Vitaliano, di Nino Geraci, Gian
Battista Ragusa, Giovanni Marino. Ha fotografato la Nike di Mario
Rutelli e Antonio Ugo e ha riportato alla coscienza gli angeli del
palazzo delle poste di Napoleone Martinuzzi e del Teatro Politeama di
Giuseppe Nicolini, riecheggianti le vittorie reggenti i medaglioni in
età paleocristiana.
Ma è soprattutto nei quattro cimiteri palermitani
(Sant'Orsola, Santa Maria di Gesù, Cappuccini e i Rotoli) che Maria Pia
Lo Verso ha trovato i suoi angeli.
Tra la fine dell'Ottocento e
l'inizio del Novecento, infatti, è soprattutto nei cimiteri che la
produzione angelica diviene più prolifica ed assume significati intimi
e quotidiani.
A Palermo, i suoi interpreti più alti sono gli scultori
di spicco come Mario Rutelli, Benedetto De Lisi, Pasquale e Benedetto
Civiletti, Luigi Filippo Labiso, Valerio Arcara, Francesco Garufi,
Gaetano Geraci, Giuseppe e Salvatore Valenti, Di Caro, B. Marino,
Domenico De Lisi etc. ingaggiati dalle famiglie più importanti per dar
degna sepoltura ai congiunti.
Tra statue di gusto liberty e piccoli
bambini piangenti, i cimiteri sono il metro di un forte senso religioso
e della potenza economica o culturale delle famiglie.
Posti a guardia
di un sonno secolare, gli angeli realizzati dai numerosi artisti
depongono continuamente fiori sulle lapidi, vegliano alle porte delle
cappelle, si ergono come giudici sui monumenti sepolcrali mostrando il
rotolo di condanna o assoluzione, piangono i loro defunti.
guidare dall'aspetto poetico del tema, la fotografa palermitana è
andata in giro per Palermo alla ricerca degli angeli e dei loro
"archetipi" iconografici, ridando così "luce" a sculture che la gente,
troppo impegnata dal vivere quotidiano, ormai non vede più.
Presenze
che da millenni popolano, con alcune varianti, quasi tutte le culture
del mondo, gli angeli (Malakh in ebraico, Malak in arabo e Ànghelos in
greco) sono i messaggeri, gli emissari divini inviati per istruire,
comunicare o impartire ordini agli uomini.
Attenta a ciò che questi
esseri divini hanno da sempre rappresentato per il genere umano, Maria
Pia Lo Verso ha voluto dedicare loro una mostra, un omaggio al loro
fascino e alla loro missione.
È entrata nelle chiese e negli oratori
fotografando gli angeli barocchi di Giacomo Serpotta e Ignazio
Marabitti, gli Arcangeli dei fratelli Vitaliano, di Nino Geraci, Gian
Battista Ragusa, Giovanni Marino. Ha fotografato la Nike di Mario
Rutelli e Antonio Ugo e ha riportato alla coscienza gli angeli del
palazzo delle poste di Napoleone Martinuzzi e del Teatro Politeama di
Giuseppe Nicolini, riecheggianti le vittorie reggenti i medaglioni in
età paleocristiana.
Ma è soprattutto nei quattro cimiteri palermitani
(Sant'Orsola, Santa Maria di Gesù, Cappuccini e i Rotoli) che Maria Pia
Lo Verso ha trovato i suoi angeli.
Tra la fine dell'Ottocento e
l'inizio del Novecento, infatti, è soprattutto nei cimiteri che la
produzione angelica diviene più prolifica ed assume significati intimi
e quotidiani.
A Palermo, i suoi interpreti più alti sono gli scultori
di spicco come Mario Rutelli, Benedetto De Lisi, Pasquale e Benedetto
Civiletti, Luigi Filippo Labiso, Valerio Arcara, Francesco Garufi,
Gaetano Geraci, Giuseppe e Salvatore Valenti, Di Caro, B. Marino,
Domenico De Lisi etc. ingaggiati dalle famiglie più importanti per dar
degna sepoltura ai congiunti.
Tra statue di gusto liberty e piccoli
bambini piangenti, i cimiteri sono il metro di un forte senso religioso
e della potenza economica o culturale delle famiglie.
Posti a guardia
di un sonno secolare, gli angeli realizzati dai numerosi artisti
depongono continuamente fiori sulle lapidi, vegliano alle porte delle
cappelle, si ergono come giudici sui monumenti sepolcrali mostrando il
rotolo di condanna o assoluzione, piangono i loro defunti.
16
settembre 2006
Maria Pia Lo Verso – Il giardino degli angeli
Dal 16 al 26 settembre 2006
arte contemporanea
Location
LOGGIATO DI SAN BARTOLOMEO
Palermo, Via Vittorio Emanuele, 25, (Palermo)
Palermo, Via Vittorio Emanuele, 25, (Palermo)
Orario di apertura
dalle 16.00 alle
19.00 tutti i giorni. Festivi dalle 9.00 alle 13.00
Vernissage
16 Settembre 2006, ore 18.30
Sito web
www.studio71.it
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