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Maria Rita De Giorgio – Giovedì in musica
Con la mostra di Maria Rita De Giorgio prosegue la rassegna Giovedì in musica che si avvale della collaborazione tra MAD Museo d’Arte Diffusa a cura di Fabio D’Achille e il Conservatorio di Latina Ottorino Respighi e che propone l’affiancamento di una mostra di un artista visivo a ogni concerto.
Comunicato stampa
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Prosegue la rassegna Giovedì in musica che si avvale della collaborazione tra MAD Museo d’Arte Diffusa a cura di Fabio D’Achille e il Conservatorio di Latina Ottorino Respighi e che propone l’affiancamento di una mostra di un artista visivo a ogni concerto.
Conclusa la personale “Omaggio a John Cage” del Maestro romano Lorenzo Indrimi, giovedì 4 aprile sarà inaugurata la mostra di Maria Rita De Giorgio sulle note del concerto Omaggio a Verdi e a Wagner nel bicentenario della nascita, che vedrà l’esibizione del tenore Romolo Tisano, il baritono Dario Ciotoli, il soprano Anna Casale. Li accompagna al pianoforte Nicolò Iucolano. Partecipa al concerto la flautista Carlotta Raponi. Il Conservatorio di Latina con questo concerto interamente dedicato a musiche di Verdi e di Wagner vuole rendere un omaggio a due geni entrambi importanti seppure assai diversi. Diversi come le due facce di una medaglia, come qualcuno ha sostenuto: diversi ma come due facce del loro tempo. Il concerto offre l’opportunità di ascoltare belle voci come quella del soprano lirico Anna Casale e del baritono Dario Ciotoli, latinense quest’ultimo, da qualche anno impegnato in produzioni d’importanti teatri italiani. Romolo Tisano poi è un affermato tenore che collabora con teatri italiani e stranieri dopo essere stato 1° clarinetto in varie orchestre. Il concerto è una proposta del pianista e compositore Nicolò Iucolano, docente, come Iucolano, del Conservatorio Respighi di Latina.
“L’esposizione di Maria Rita De Giorgio si compone di una serie di grandi tele sul tema della musica, uno degli spunti di riflessione e dei modelli d’ispirazione della sua poetica. La predilezione per il jazz che traspare dalle sue opere non vuole essere una contrapposizione alla musica di Verdi e Wagner ma instaura una comunicazione tra diversi generi musicali, allo stesso modo in cui si crea una sinestesia tra il linguaggio musicale e quello pittorico, entrambi espressione dello spirito umano. E Maria Rita, da sempre legata all’Africa (prima ancora di conoscerla) e all’anima nera, vuole in queste opere dare voce ai jazzisti autentici, ai musicisti neri come Louis Armstrong, Miles Davis, Charlie Parker e molti altri che la sera si riunivano nei bassifondi della metropoli newyorkese per ribellarsi attraverso la musica alle fatiche del lavoro disumano e allo sfruttamento cui erano sottoposti. Tramite la rappresentazione di strumenti musicali, di oggetti e scenari dalle cromie accese e vibranti che rimandano agli ambienti in cui i musicisti comunicavano la loro anima nera per riscattarsi dall’ingiustizia e dall’angheria subite, urlando il proprio spirito ancestrale e quello dei loro avi, Maria Rita trasfonde nello spettatore il desiderio di libertà e di pace con se stessi che questi uomini esprimevano attraverso la musica. Perché il nero, come il gatto scuro che in una delle tele appare lontano, distante e assente tra lo sfondo dei grattacieli e un pianoforte in primo piano, non vuole costrizione e, nonostante le catene, riesce alla fine a dar libero sfogo al sangue che gli ribolle nelle vene”. (Laura Cianfarani)
Maria Rita De Giorgio è nata a Roma, dove ha frequentato il Liceo Artistico e l'accademia di Belle Arti, nel 1977 ottiene a pieni voti il Diploma di Laurea Corso di Scenografia. Negli anni successivi, partecipa a mostre pittoriche a Roma e Provincia e in contemporanea, progetta e realizza scenografie e costumi per alcune compagnie di teatro. Nell’estate 1981 frequenta a San Giminiano, laboratori di maschere e tecniche teatrali presso la Scuola Toesca e, a Montepulciano, segue le lezioni teorico-pratiche sull’espressività mimica e corporea di Marcel Marceau. Organizza e tiene diversi seminari di aggiornamento per le insegnanti della scuola materna ed elementare sull’espressività e le tecniche di animazione e drammatizzazione. Dal 1982 al 1984 si trasferisce a Verona dove insegna Scenografia e Storia del Teatro presso l’Accademia di Belle Arti “Cignaroli” al fianco dello scenografo dell’Ente Lirico, Sergio Colliva. Sperimenta inoltre, un laboratorio di mimo e pittura gestuale per il recupero psicomotorio di bambini con problemi emotivi e caratteriali. Tra il 1992 e il 1997, acquisisce le tecniche del restauro del dipinto antico su tela, tecniche antiche che userà per la preparazione e la realizzazione delle sue particolari opere. Da sempre alterna il suo lavoro d’artista con l’insegnamento di Arte Plastica e Storia dell’Arte. Dal 2000 al 2007, ha insegnato presso la Scuola Francese di Tripoli in Libia.
Conclusa la personale “Omaggio a John Cage” del Maestro romano Lorenzo Indrimi, giovedì 4 aprile sarà inaugurata la mostra di Maria Rita De Giorgio sulle note del concerto Omaggio a Verdi e a Wagner nel bicentenario della nascita, che vedrà l’esibizione del tenore Romolo Tisano, il baritono Dario Ciotoli, il soprano Anna Casale. Li accompagna al pianoforte Nicolò Iucolano. Partecipa al concerto la flautista Carlotta Raponi. Il Conservatorio di Latina con questo concerto interamente dedicato a musiche di Verdi e di Wagner vuole rendere un omaggio a due geni entrambi importanti seppure assai diversi. Diversi come le due facce di una medaglia, come qualcuno ha sostenuto: diversi ma come due facce del loro tempo. Il concerto offre l’opportunità di ascoltare belle voci come quella del soprano lirico Anna Casale e del baritono Dario Ciotoli, latinense quest’ultimo, da qualche anno impegnato in produzioni d’importanti teatri italiani. Romolo Tisano poi è un affermato tenore che collabora con teatri italiani e stranieri dopo essere stato 1° clarinetto in varie orchestre. Il concerto è una proposta del pianista e compositore Nicolò Iucolano, docente, come Iucolano, del Conservatorio Respighi di Latina.
“L’esposizione di Maria Rita De Giorgio si compone di una serie di grandi tele sul tema della musica, uno degli spunti di riflessione e dei modelli d’ispirazione della sua poetica. La predilezione per il jazz che traspare dalle sue opere non vuole essere una contrapposizione alla musica di Verdi e Wagner ma instaura una comunicazione tra diversi generi musicali, allo stesso modo in cui si crea una sinestesia tra il linguaggio musicale e quello pittorico, entrambi espressione dello spirito umano. E Maria Rita, da sempre legata all’Africa (prima ancora di conoscerla) e all’anima nera, vuole in queste opere dare voce ai jazzisti autentici, ai musicisti neri come Louis Armstrong, Miles Davis, Charlie Parker e molti altri che la sera si riunivano nei bassifondi della metropoli newyorkese per ribellarsi attraverso la musica alle fatiche del lavoro disumano e allo sfruttamento cui erano sottoposti. Tramite la rappresentazione di strumenti musicali, di oggetti e scenari dalle cromie accese e vibranti che rimandano agli ambienti in cui i musicisti comunicavano la loro anima nera per riscattarsi dall’ingiustizia e dall’angheria subite, urlando il proprio spirito ancestrale e quello dei loro avi, Maria Rita trasfonde nello spettatore il desiderio di libertà e di pace con se stessi che questi uomini esprimevano attraverso la musica. Perché il nero, come il gatto scuro che in una delle tele appare lontano, distante e assente tra lo sfondo dei grattacieli e un pianoforte in primo piano, non vuole costrizione e, nonostante le catene, riesce alla fine a dar libero sfogo al sangue che gli ribolle nelle vene”. (Laura Cianfarani)
Maria Rita De Giorgio è nata a Roma, dove ha frequentato il Liceo Artistico e l'accademia di Belle Arti, nel 1977 ottiene a pieni voti il Diploma di Laurea Corso di Scenografia. Negli anni successivi, partecipa a mostre pittoriche a Roma e Provincia e in contemporanea, progetta e realizza scenografie e costumi per alcune compagnie di teatro. Nell’estate 1981 frequenta a San Giminiano, laboratori di maschere e tecniche teatrali presso la Scuola Toesca e, a Montepulciano, segue le lezioni teorico-pratiche sull’espressività mimica e corporea di Marcel Marceau. Organizza e tiene diversi seminari di aggiornamento per le insegnanti della scuola materna ed elementare sull’espressività e le tecniche di animazione e drammatizzazione. Dal 1982 al 1984 si trasferisce a Verona dove insegna Scenografia e Storia del Teatro presso l’Accademia di Belle Arti “Cignaroli” al fianco dello scenografo dell’Ente Lirico, Sergio Colliva. Sperimenta inoltre, un laboratorio di mimo e pittura gestuale per il recupero psicomotorio di bambini con problemi emotivi e caratteriali. Tra il 1992 e il 1997, acquisisce le tecniche del restauro del dipinto antico su tela, tecniche antiche che userà per la preparazione e la realizzazione delle sue particolari opere. Da sempre alterna il suo lavoro d’artista con l’insegnamento di Arte Plastica e Storia dell’Arte. Dal 2000 al 2007, ha insegnato presso la Scuola Francese di Tripoli in Libia.
04
aprile 2013
Maria Rita De Giorgio – Giovedì in musica
Dal 04 aprile al 09 maggio 2013
arte contemporanea
Location
CONSERVATORIO OTTORINO RESPIGHI
Latina, Via Ezio, 32, (Latina)
Latina, Via Ezio, 32, (Latina)
Orario di apertura
Dal lunedì al venerdì dalle 8,30 alle 20,30. Sabato dalle 8,30 alle 13,00
Vernissage
4 Aprile 2013, ore 20,30
Autore
Curatore