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Maria Rita Ridolfi
La poetica di Maria Rita Ridolfi è una continua ricerca sull’idea della rappresentazione dello spazio fisico, naturale o urbano. L’artista la sviluppa in una ponderata ripresa di stili differenti di figurazione che formano uno studio assiduo sul paesaggio e sulle sensazioni.
Comunicato stampa
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La poetica di Maria Rita Ridolfi è una continua ricerca sull'idea della rappresentazione dello spazio fisico, naturale o urbano. L'artista la sviluppa in una ponderata ripresa di stili differenti di figurazione che formano uno studio assiduo sul paesaggio e sulle sensazioni che possono scaturire non solo dai soggetti, ma anche dalle differenze tra le pennellate, i segni, le forme, le divergenze espressive. In particolare si concentra sul modificare l'asprezza della densità delle sue tele che possono essere più o meno selvatiche o umanizzate, ruvide o lisce, scure o luminose, dando un senso di accoglienza in positivo o in negativo. Le maree, i boschi e le altre scene non contaminate dalla presenza umana, danno il senso di un paesaggio brullo anche grazie ai segni di colore più fitti e intricati, pastosi e corposi, che portano l'immagine a una tridimensionalità complessa e impenetrabile, diventando in questo modo una metafora delle reali zone naturali. Seguendo la stessa logica, il segno si mitiga e addolcisce mano a mano che passiamo a scenari di campagna - dove la natura è stata resa fruibile e quasi strumentale – e poi alla città. La pittura si spiana, si apre, i muri sono tracciati da pennellate lunghe e dritte, l'effetto della tela è più piatto, più regolare. Nei dipinti dove c'è la presenza umana fisica o sotto metafora (con la presenza di abitazioni e barche), il quadro è più luminoso, perde le sue frastagliature, ci invita ad entrare al suo interno e a prendere parte a quelle scene quotidiane simboliche che ci riescono a parlare sia della nostra vita pratica, biologica, spicciola che di quella di carattere più intimo. Il tutto scegliendo nel nostro corpus di materiale vissuto le situazioni più immediate, e sfuggendo a un concettualismo retorico per percorrere una strada più citazionistica che si attua su immagini già innestate nella nostra cultura. La scena di un mercato o quella di una gita a Venezia in gondola richiamano così a un nostro background che ci mette già dall'inizio in una situazione di déjà vu e che ci riconduce immediatamente a quel dualismo tra vita pratica e vita intima di cui si parlava qualche riga fa. In più la semplicità dei soggetti fa gioco per non deviare l'attenzione dalla reale ricerca dell'artista, che è uno studio sul mezzo, sulla chiusura e apertura della tela, sul gioco dei segni e sulle rispettive sensazioni.
Valentina Perissi
Valentina Perissi
15
marzo 2009
Maria Rita Ridolfi
Dal 15 al 27 marzo 2009
arte contemporanea
Location
TREVISI ACCADEMIE
Treviso, Via Inferiore, 35/a, (Treviso)
Treviso, Via Inferiore, 35/a, (Treviso)
Orario di apertura
da martedì a sabato ore 16,30 - 19,30
Vernissage
15 Marzo 2009, ore 17,00
Autore