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Maria Savoldi – 4 chilometri per arrivare alle 7
Un’istallazione site specific che si snoda nell’ambiente creandone altri. Il filo di ferro è il protagonista assoluto e sviluppa forme che andranno ad interagire con lo spettatore, realizzando un labirinto arrugginito capace di estraniarlo.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Sabato 12 aprile alle ore 19.00 Adiacenze inaugura la personale di Maria Savoldi "4 chilometri per arrivare alle 7" a cura di Elisabetta Scigliano.
A volte accade di perdersi. Le convinzioni, le ossessioni e le paure sono il terreno in cui lo sbandare appare inevitabile. Spesso lo smarrimento avviene seguendo quella strada che si mostra come unica e possibile.
Con “4 chilometri per arrivare alle 7”, Maria Savoldi si addentra nello spazio espositivo remando a ritroso tra le onde del suo essere e fendendo tutto ciò che l'ha condotta fino a qui. È un viaggio, il suo, contraddistinto dal coraggio: concedere ad altri il proprio punto di vista non è da tutti. Un gesto stoico quello dell'artista, che ci invita a vagabondare coscienziosamente tra sonno e veglia, intraprendendo un percorso osteggiato da numerosi scogli, inclusa la possibilità di rimanere materialmente schiacciati da un dormiveglia breve, ma sufficiente a risvegliare sensazioni sedimentate.
Un'istallazione site specific che si snoda nell'ambiente creandone altri. Il filo di ferro è il protagonista assoluto e sviluppa forme che andranno ad interagire con lo spettatore, realizzando un labirinto arrugginito capace di estraniarlo. Architetture traforate, trasparenti, che si fanno carico di una pesantezza impalpabile ma consistente.
Quattro chilometri di intimo cammino immerso in foreste di ferro e ombre fittizie che sussistono senza alcuna fonte luminosa. Un percorso di pensieri tesi a compiere un ciclo che va dall'alba al tramonto, fino all'alba del giorno successivo.
Nessun consiglio da buon viaggiatore ma un'unica condizione: la volontà di liberarsi dei propri confini per indossarne altri.
A volte accade di perdersi. Le convinzioni, le ossessioni e le paure sono il terreno in cui lo sbandare appare inevitabile. Spesso lo smarrimento avviene seguendo quella strada che si mostra come unica e possibile.
Con “4 chilometri per arrivare alle 7”, Maria Savoldi si addentra nello spazio espositivo remando a ritroso tra le onde del suo essere e fendendo tutto ciò che l'ha condotta fino a qui. È un viaggio, il suo, contraddistinto dal coraggio: concedere ad altri il proprio punto di vista non è da tutti. Un gesto stoico quello dell'artista, che ci invita a vagabondare coscienziosamente tra sonno e veglia, intraprendendo un percorso osteggiato da numerosi scogli, inclusa la possibilità di rimanere materialmente schiacciati da un dormiveglia breve, ma sufficiente a risvegliare sensazioni sedimentate.
Un'istallazione site specific che si snoda nell'ambiente creandone altri. Il filo di ferro è il protagonista assoluto e sviluppa forme che andranno ad interagire con lo spettatore, realizzando un labirinto arrugginito capace di estraniarlo. Architetture traforate, trasparenti, che si fanno carico di una pesantezza impalpabile ma consistente.
Quattro chilometri di intimo cammino immerso in foreste di ferro e ombre fittizie che sussistono senza alcuna fonte luminosa. Un percorso di pensieri tesi a compiere un ciclo che va dall'alba al tramonto, fino all'alba del giorno successivo.
Nessun consiglio da buon viaggiatore ma un'unica condizione: la volontà di liberarsi dei propri confini per indossarne altri.
12
aprile 2014
Maria Savoldi – 4 chilometri per arrivare alle 7
Dal 12 aprile al 17 maggio 2014
arte contemporanea
Location
ADIACENZE
Bologna, Vicolo Spirito Santo, 1/b, (Bologna)
Bologna, Vicolo Spirito Santo, 1/b, (Bologna)
Orario di apertura
da martedì a sabato ore 16-20
Vernissage
12 Aprile 2014, ore 19.00
Autore
Curatore