Il Museum Mestna Gallery di Ljubljana, il Museum Mestna Gallery di Nova Gorica , Slovenia, in collaborazione con l’Istituto Italiano di Cultura di Ljubljana, insieme alla Galleria d’arte Patrizia Poggi di Ravenna sono lieti di annunciare l’apertura della mostra “COSMIC”, quattro mostre collegate, a cura di Brane Kovič, che espongono il lavoro di Marialuisa Tadei.
In un’epoca caratterizzata dall’estrema frammentazione del discorso artistico, quando sembra che una visione articolata dell’uomo e del mondo non sia più possibile, Marialuisa Tadei cerca di convincerci del contrario.
La grande sensibilità del suo lavoro dà vita a grandi costellazioni di mondi immaginari che si aprono al nostro sguardo al di là della realtà visibile. Partendo dalle esperienze più moderne, l’artista cerca di prospettarci i problemi che assillano gli esseri umani sospesi tra empiria e trascendenza, tra la realtà sensibile e la realtà spirituale.
Uno degli elementi più consueti del suo repertorio scultoreo è rappresentato dal cerchio, dalla forma circolare rappresentata con un dettaglio dell’occhio. L’occhio costituisce un legame con il mondo esterno, perché svolge un ruolo decisivo nell’opera di riconoscimento del mondo e perché rappresenta una specie di “occhio dell’anima”, di oculus dei, un esempio di quella spiritualità che è complementare alla realtà dalla quale tutto trae origine e significato.
Tra queste due posizioni estreme Marialuisa Tadei si muove con inconsueta leggerezza, in pieno accordo con la convinzione che si possa scindere la realtà visibile da quella invisibile. Nell’arte che guarda al futuro c’è posto per tutti e due.
I quattro appuntamenti espositivi si snodano secondo il seguente calendario:
“Cosmic X” al Museum Mesta Gallery di Ljubljana e “Cosmic X1” all’Istituto Italiano di Cultura di Ljubljana dal 9 marzo fino al 31 marzo, “Cosmic Y” al Museum Gallery Nova Gorica dal 10 marzo fino al 1 aprile e “Cosmic Z” aprirà alla Galleria Patrizia Poggi di Ravenna il 9 aprile e durerà fino al 9 maggio 2004.
In mostra a Ravenna saranno esposte venticinque opere, fra cui due sculture inedite, tutte documentate dal catalogo introdotto da un testo di Brane Kovič.