Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Marian Comotti / Maria Luisa Ritorno – Geometrie dell’anima
Entrambe le artiste puntano alla sintesi. E poi c’è una tensione verso l’opposto: le figure della Comotti tendono all’astrazione, e alla rappresentazione allegorica, mentre le forme astratte della Ritorno sembrano alludere a gesti “umani” come una carezza o un passo di danza…
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Comunicato Stampa
Con GEOMETRIE DELL’ANIMA riprende la programmazione della Vi.P. Gallery di Milano, sul Naviglio Grande, dopo la forzata interruzione per la quarantena, con alcune novità.
GEOMETRIE DELL’ANIMA
SCULTURE DI MARIA LUISA RITORNO, QUADRI DI MARIAN COMOTTI
A cura di Virgilio Patarini. Mostra allestita alla Vi.P. Gallery Milano, ma fruibile anche on line sul sito www.zamenhofart.it
Dunque, dove eravamo rimasti?
Si inaugura mercoledì 27 maggio 2020 alla Vi.P. Gallery di Milano, Alzaia Naviglio Grande, 4, la doppia mostra personale di scultura e pittura intitolata “Geometrie dell’anima”, che vede a confronto l’opera della pittrice Marian Comotti con la scultrice Maria Luisa Ritorno.
Si tratta delle prime due mostre che erano in calendario nel marzo scorso, rimandate causa quarantena Coronavirus. Le altre quattro rimandate saranno recuperate nei prossimi mesi, entro luglio, in un calendario completamente riorganizzato: Giuseppe Orsenigo con Paolo Lo Giudice dal 6 al 16 giugno, Gabriele Marchesi (come già previsto) dal 17 al 26 giugno, Vito Carta e Rinaldo Degradi dal 27 giugno al 7 luglio, Fiorella Manzini dall’8 al 17 luglio.
Inoltre, con questa prima mostra post-Covid19, verranno sperimentate nuove modalità di fruizione, sia per l’opening che per la successiva normale apertura. Modalità che poi diverranno prassi nel proseguo della stagione. Innanzitutto la mostra reale sarà accompagnata da un video e da una mostra “virtuale” che sarà visibile e visitabile on line da quanti si trovano fuori regione o impossibilitati comunque a recarsi a Milano su Navigli, a partire dal 27 maggio.
E in luogo del consueto vernissage, si terrà un “opening day”, con visite guidate a piccoli gruppi, il 27 maggio, dalle 15 alle 18. Alle 18 poi presentazione on line della mostra con diretta Facebook dal profilo del padrone di casa, Virgilio Patarini e delle due “ospiti” Marian Comotti e Maria Luisa Ritorno
La mostra sarà visitabile fino al 5 giugno 2020, dal martedì al sabato, h 15,30-18,30; domenica, h11-13 e 14-19. Chiuso lunedì. Ingresso libero, con mascherine e una persona alla volta.
Qui di seguito una breve presentazione della mostra. In allegato la locandina e foto di opere
GEOMETRIE DELL’ANIMA: Marian Comotti e Maria Luisa Ritorno a confronto
Qui l’abbinamento non è stata una libera scelta curatoriale, ma è stato forzato dagli eventi: dovendo recuperare ben sei mostre entro agosto all’interno di una programmazione già fitta, si sono resi necessari degli abbinamenti, laddove possibile, e, ovviamente, l’abbinamento tra un pittore e uno scultore era quello più semplice, poiché le opere dell’uno non portavano via spazio alle opere dell’altro. Ed infatti la soluzione si è adottata anche per altre due mostre. Tuttavia, nonostante le evidenti diversità tra le due artiste, alcune affinità sono riscontrabili (da cui il titolo, che funziona per entrambe), e forse aiutano persino a comprendere meglio le caratteristiche di entrambe. Ma partiamo dalle differenze: la Ritorno nelle sue sculture predilige forme astratte e linee curve e sinuose; la Comotti nei suoi quadri dipinge esclusivamente figure umane con una spiccata tendenza a scomporre i piani e soprattutto gli sfondi secondo linee rette ed angoli. Dunque, sin qui, siamo apparentemente agli antipodi, ma… C’è un ma.
Entrambe puntano ad una sintesi, la massima possibile nell’orizzonte di attese che si sono date. E poi c’è una tensione verso l’opposto: le figure della Comotti tendono all’astrazione, quasi alla “smaterializzazione”, e non a caso spesso e volentieri le sue opere sono vere e proprie rappresentazioni allegoriche di stagioni, stati d’animo, virtù. Dunque la figura viene ritratta “sub specie aeternitatis”: è un’idea, più che una persona o un personaggio. D’altro canto le forme astratte della Ritorno hanno sviluppi ellittici, fatti di un gioco sapiente di curve, talvolta sono fitomorfe, sempre spiccatamente sinuose, ma anche misteriosamente sensuali. Nel gioco tra pieno e vuoto, tra tensioni verticali e chiusure sull’orizzonte, spesso abbiamo la sensazione di vedere rappresentate le linee di forza di corpi di fanciulle danzanti, o di mani che disegnano la curva di un gesto che accarezza. C’è qualcosa di essenzialmente umano in queste forme astratte e mentali. Così come le figure umane della Comotti sono astrazioni ed idealizzazioni. Ed ecco che gli opposti si attraggono fino quasi a sfiorarsi o scambiarsi di posto, come nel passo di danza di un minuetto.
Vi.P.
Per ulteriori approfondimenti sulla mostra:
https://www.zamenhofart.it/vi-p-gallery-milano-stagione-2019-2020/comotti-ritorno-geometrie-dell-anima/
sule due artiste in mostra :
https://www.zamenhofart.it/e-in-permanenza/marian-comotti/
https://www.zamenhofart.it/e-in-permanenza/maria-luisa-ritorno/
Con GEOMETRIE DELL’ANIMA riprende la programmazione della Vi.P. Gallery di Milano, sul Naviglio Grande, dopo la forzata interruzione per la quarantena, con alcune novità.
GEOMETRIE DELL’ANIMA
SCULTURE DI MARIA LUISA RITORNO, QUADRI DI MARIAN COMOTTI
A cura di Virgilio Patarini. Mostra allestita alla Vi.P. Gallery Milano, ma fruibile anche on line sul sito www.zamenhofart.it
Dunque, dove eravamo rimasti?
Si inaugura mercoledì 27 maggio 2020 alla Vi.P. Gallery di Milano, Alzaia Naviglio Grande, 4, la doppia mostra personale di scultura e pittura intitolata “Geometrie dell’anima”, che vede a confronto l’opera della pittrice Marian Comotti con la scultrice Maria Luisa Ritorno.
Si tratta delle prime due mostre che erano in calendario nel marzo scorso, rimandate causa quarantena Coronavirus. Le altre quattro rimandate saranno recuperate nei prossimi mesi, entro luglio, in un calendario completamente riorganizzato: Giuseppe Orsenigo con Paolo Lo Giudice dal 6 al 16 giugno, Gabriele Marchesi (come già previsto) dal 17 al 26 giugno, Vito Carta e Rinaldo Degradi dal 27 giugno al 7 luglio, Fiorella Manzini dall’8 al 17 luglio.
Inoltre, con questa prima mostra post-Covid19, verranno sperimentate nuove modalità di fruizione, sia per l’opening che per la successiva normale apertura. Modalità che poi diverranno prassi nel proseguo della stagione. Innanzitutto la mostra reale sarà accompagnata da un video e da una mostra “virtuale” che sarà visibile e visitabile on line da quanti si trovano fuori regione o impossibilitati comunque a recarsi a Milano su Navigli, a partire dal 27 maggio.
E in luogo del consueto vernissage, si terrà un “opening day”, con visite guidate a piccoli gruppi, il 27 maggio, dalle 15 alle 18. Alle 18 poi presentazione on line della mostra con diretta Facebook dal profilo del padrone di casa, Virgilio Patarini e delle due “ospiti” Marian Comotti e Maria Luisa Ritorno
La mostra sarà visitabile fino al 5 giugno 2020, dal martedì al sabato, h 15,30-18,30; domenica, h11-13 e 14-19. Chiuso lunedì. Ingresso libero, con mascherine e una persona alla volta.
Qui di seguito una breve presentazione della mostra. In allegato la locandina e foto di opere
GEOMETRIE DELL’ANIMA: Marian Comotti e Maria Luisa Ritorno a confronto
Qui l’abbinamento non è stata una libera scelta curatoriale, ma è stato forzato dagli eventi: dovendo recuperare ben sei mostre entro agosto all’interno di una programmazione già fitta, si sono resi necessari degli abbinamenti, laddove possibile, e, ovviamente, l’abbinamento tra un pittore e uno scultore era quello più semplice, poiché le opere dell’uno non portavano via spazio alle opere dell’altro. Ed infatti la soluzione si è adottata anche per altre due mostre. Tuttavia, nonostante le evidenti diversità tra le due artiste, alcune affinità sono riscontrabili (da cui il titolo, che funziona per entrambe), e forse aiutano persino a comprendere meglio le caratteristiche di entrambe. Ma partiamo dalle differenze: la Ritorno nelle sue sculture predilige forme astratte e linee curve e sinuose; la Comotti nei suoi quadri dipinge esclusivamente figure umane con una spiccata tendenza a scomporre i piani e soprattutto gli sfondi secondo linee rette ed angoli. Dunque, sin qui, siamo apparentemente agli antipodi, ma… C’è un ma.
Entrambe puntano ad una sintesi, la massima possibile nell’orizzonte di attese che si sono date. E poi c’è una tensione verso l’opposto: le figure della Comotti tendono all’astrazione, quasi alla “smaterializzazione”, e non a caso spesso e volentieri le sue opere sono vere e proprie rappresentazioni allegoriche di stagioni, stati d’animo, virtù. Dunque la figura viene ritratta “sub specie aeternitatis”: è un’idea, più che una persona o un personaggio. D’altro canto le forme astratte della Ritorno hanno sviluppi ellittici, fatti di un gioco sapiente di curve, talvolta sono fitomorfe, sempre spiccatamente sinuose, ma anche misteriosamente sensuali. Nel gioco tra pieno e vuoto, tra tensioni verticali e chiusure sull’orizzonte, spesso abbiamo la sensazione di vedere rappresentate le linee di forza di corpi di fanciulle danzanti, o di mani che disegnano la curva di un gesto che accarezza. C’è qualcosa di essenzialmente umano in queste forme astratte e mentali. Così come le figure umane della Comotti sono astrazioni ed idealizzazioni. Ed ecco che gli opposti si attraggono fino quasi a sfiorarsi o scambiarsi di posto, come nel passo di danza di un minuetto.
Vi.P.
Per ulteriori approfondimenti sulla mostra:
https://www.zamenhofart.it/vi-p-gallery-milano-stagione-2019-2020/comotti-ritorno-geometrie-dell-anima/
sule due artiste in mostra :
https://www.zamenhofart.it/e-in-permanenza/marian-comotti/
https://www.zamenhofart.it/e-in-permanenza/maria-luisa-ritorno/
27
maggio 2020
Marian Comotti / Maria Luisa Ritorno – Geometrie dell’anima
Dal 27 maggio al 05 giugno 2020
arte contemporanea
Location
VI.P. GALLERY MILANO
Milano, Alzaia Naviglio Grande, 4, (Milano)
Milano, Alzaia Naviglio Grande, 4, (Milano)
Orario di apertura
dal martedì al sabato, ore 15,30-18,30; domenica ore 11-19
Vernissage
27 Maggio 2020, dalle 15 alle 18, opening con ingressi a piccoli gruppi con visita guidata; dalle 18 alle 19: video e diretta Facebook
Sito web
Editore
Zamenhof Art
Ufficio stampa
Zamenhof Art
Autore
Curatore
Autore testo critico
Allestimento
Progetto grafico
Produzione organizzazione
Trasporti
Vi.P. Gallery Valcamonica