Si inaugura domenica 21 maggio 2006 alle ore 10.15 presso l’Ala Ovest della Villa Municipale di Carmignano di Brenta l’esposizione delle opere su carta e dipinti di MARIANGELA DE MARIA.

Questa mostra appartiene al ciclo promosso dall’Assessorato alla Cultura e dedicato al paesaggio come mito, come sublime e come mistero.

Anche l’artista milanese, autrice di questa rassegna, come già Mario Albanese l’artista vicentino di adozione, di cui si è appena conclusa la mostra, compone versi e il procedimento di selezione dei particolari dei paesaggi sembra infatti l’azione del poetare, ovvero dello scarnificare la ricchezza descrittiva della realtà in immagini fulminee e intensamente comunicative.

Nella pratica della ‘pittura di paesaggio’, scaturisce dunque un animo poetico: scintille di luce sorte da accensioni dell’emozione più segreta illuminano la percezione sensibile e disvela i mondi più inaccessibili. Grafie sottili, fragili tracce di peregrinazioni investigative si infittiscono, espansioni e dilatazioni nello spazio più aperto si spalancano sulla mente più attenta e ricettiva.

Il percorso proposto intende ricostruire il processo di astrazione dell’artista che procede da una profonda immersione nel paesaggio montano per giungere, attraverso complesse fasi di scandaglio e indagine del mondo esterno e delle sue risonanze in quello interno, alla decantazione astratta dei luoghi visitati e vissuti. Le opere iniziali ritraggono ancora la natura nella sua bellezza realistica, ma già si può cogliere la focalizzazione su aspetti più significativi ed emozionanti la cui percezione verrà sempre più approfondita nelle opere più recenti fino a rilevare quelle forme di sublime armonia e di fortissima efficacia espressiva che, allontanandosi dalla riconoscibilità immediata, si manifestano in tutta la loro autonomia e indipendenza estetica. La forza emozionale che emana dalle sue creazioni trasformano le sue opere in manifestazioni di astrazione sublime.