Il lavoro di Marianna Cappelli che ha già al suo attivo la partecipazione ad alcuni eventi espositivi, ma soprattutto la collaborazione con alcuni importanti nomi della moda italiana è l’occasione per affrontare uno dei tanti, ma forse il più accattivante approccio professionale della fotografia.

Gli scatti della Cappelli segnano un punto breve ma essenziale in questo particolare linguaggio visivo e nella sua evoluzione in cui risulta evidente il mutamento di un ruolo, quello del fotografo di moda appunto, che da mero traduttore della creatività dello stilista, diventa suo complice e coprotagonista, in un rapporto che si avvicina a quello tra il direttore della fotografia e il regista nel campo cinematografico. Sfogliando le riviste più attente alle nuove tendenze non si può non notare il passaggio dall’immagine statica, della top model che in posa valorizza l’abito a figura piena, alla vera e propria ripresa come di un corto, in cui giocano ruoli di fascinazione sia l’ambientazione che il frammento e il dettaglio.