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Marianne Schmid – Luoghi di nostalgia
L’artista realizza progetti che coinvolgono il pubblico. Luoghi di nostalgia nasce dalla domanda fatta all’inizio del secondo lockdown “Dove preferisti essere ora?” La Schmid ne ha tratto opere su carta in tecnica mista riproducenti, su due livelli, le fotografie ricevute dai 28 partecipanti.
Comunicato stampa
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L’artista, fermamente convinta che l’arte possa avere un ruolo sociale, ha sempre realizzato progetti che coinvolgono attivamente il pubblico nel processo produttivo dei suoi lavori; pubblico che diviene in tal modo co-autore, co-responsabile dell’opera. L’esposizione succede al ciclo #iorestoacasa (2020) nel quale le opere dell’artista originavano dalle immagini di ciò che vedevamo dalle finestre delle nostre case durante il primo lockdown.
L’8 novembre 2020, dopo un’estate di semilibertà, tutti noi siamo stati costretti per la seconda volta nelle nostre abitazioni. Il progetto artistico Luoghi di nostalgia nasce in questo momento. La Schmid ha nuovamente interrogato i suoi contatti sui social, domandando: “dove preferiresti essere ora?”. Questa volta il contributo che l’artista ha chiesto non è stato puramente documentativo. Ci è stato suggerito uno sforzo di immaginazione, siamo stati sollecitati ad una ricerca interiore alla quale ciascuno di noi ha risposto cercando forse il proprio luogo dell’anima, ripensando all’estate appena trascorsa, vagheggiando una vacanza più volte rimandata e mai fatta, o ancora desiderando di essere con persone care, dalle quali si era forzatamente separati.
Marianne Schmid è riuscita ad entrare in risonanza con le 28 persone che hanno partecipato al progetto tramite altrettante fotografie. Ha colto le suggestioni che ognuno le ha mandato e ne ha tratto opere su due livelli, nelle quali la riproduzione su carta delle immagini ricevute è celata alla vista da un’altra riproduzione delle stesse, in b/n, su lucido applicato ad acetato. Questa duplicazione, attraverso le aperture lasciate nel lucido, invita il visitatore ad avvicinarsi per scrutare gli universi in miniatura creati dall’artista. L’emozione della nostalgia per quei luoghi e per quelle persone è suscitata in noi ogni singola volta che ci accostiamo, in connessione risonante con l’artista, ai suoi lavori.
L’allestimento della mostra accompagna i visitatori ad un’opera diversa da tutte le altre. L’opera è incorniciata come un libro aperto e raffigura un’imbarcazione a vela sul Nilo. Luoghi di nostalgia si conclude simbolicamente così, con un doppio invito alla speranza: ad aprirci nuovamente verso l’altro, a sognare nuovi viaggi, incontri, destinazioni.
L’8 novembre 2020, dopo un’estate di semilibertà, tutti noi siamo stati costretti per la seconda volta nelle nostre abitazioni. Il progetto artistico Luoghi di nostalgia nasce in questo momento. La Schmid ha nuovamente interrogato i suoi contatti sui social, domandando: “dove preferiresti essere ora?”. Questa volta il contributo che l’artista ha chiesto non è stato puramente documentativo. Ci è stato suggerito uno sforzo di immaginazione, siamo stati sollecitati ad una ricerca interiore alla quale ciascuno di noi ha risposto cercando forse il proprio luogo dell’anima, ripensando all’estate appena trascorsa, vagheggiando una vacanza più volte rimandata e mai fatta, o ancora desiderando di essere con persone care, dalle quali si era forzatamente separati.
Marianne Schmid è riuscita ad entrare in risonanza con le 28 persone che hanno partecipato al progetto tramite altrettante fotografie. Ha colto le suggestioni che ognuno le ha mandato e ne ha tratto opere su due livelli, nelle quali la riproduzione su carta delle immagini ricevute è celata alla vista da un’altra riproduzione delle stesse, in b/n, su lucido applicato ad acetato. Questa duplicazione, attraverso le aperture lasciate nel lucido, invita il visitatore ad avvicinarsi per scrutare gli universi in miniatura creati dall’artista. L’emozione della nostalgia per quei luoghi e per quelle persone è suscitata in noi ogni singola volta che ci accostiamo, in connessione risonante con l’artista, ai suoi lavori.
L’allestimento della mostra accompagna i visitatori ad un’opera diversa da tutte le altre. L’opera è incorniciata come un libro aperto e raffigura un’imbarcazione a vela sul Nilo. Luoghi di nostalgia si conclude simbolicamente così, con un doppio invito alla speranza: ad aprirci nuovamente verso l’altro, a sognare nuovi viaggi, incontri, destinazioni.
19
marzo 2022
Marianne Schmid – Luoghi di nostalgia
Dal 19 marzo al 23 aprile 2022
arte contemporanea
Location
STUDIO CENACCHI ARTE CONTEMPORANEA
Bologna, Via Santo Stefano, 63, (Bologna)
Bologna, Via Santo Stefano, 63, (Bologna)
Orario di apertura
da martedì a sabato ore 16,00 - 19,30
Vernissage
19 Marzo 2022, 17,00
Sito web
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Autore testo critico
Progetto grafico