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Mariano Bàino – L’uomo avanzato
“Diversamente da Robinson Crusoe, il naufrago di Mariano Bàino non incontra proprio nessuno. È avanzato perché il suo orizzonte non può essere oltrepassato; ma anche perché il mondo non sente in alcun modo la sua mancanza. L’isola “al centro del nulla” resta deserta: refrattaria alle sue sempre meno appassionate ricerche. Contrappasso del passato ruolo di designer: specializzato nel progettare aeroporti e showrooms, ha incontrato il non-luogo definitivo, lo spazio senza qualità dove è semplicemente inimmaginabile quella cosa che si chiama società.
Comunicato stampa
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PERFORMANCE LIVE
L'UOMO AVANZATO
mercoledì 10 dicembre 2008 - ore 18
Partecipano
Mariano Bàino, Chiara Caputi, Nico Ciliberti
Enzo Nini, Maria Quintieri, Giampaolo Renello,
Raffaele Rizzo, Antonella Stefanucci
"Diversamente da Robinson Crusoe, il naufrago di Mariano Bàino non incontra proprio nessuno. È avanzato perché il suo orizzonte non può essere oltrepassato; ma anche perché il mondo non sente in alcun modo la sua mancanza. L'isola "al centro del nulla" resta deserta: refrattaria alle sue sempre meno appassionate ricerche. Contrappasso del passato ruolo di designer: specializzato nel progettare aeroporti e showrooms, ha incontrato il non-luogo definitivo, lo spazio senza qualità dove è semplicemente inimmaginabile quella cosa che si chiama società. A chi vi si trova resta solo la possibilità di osservare. Come un nuovo signor Palomar, il naufrago resta solo con le proprie percezioni e il ruminìo del proprio monologare. Con questo suo esordio narrativo uno dei nostri poeti più brillanti con una metafora antica ci dice cose nuove: che noi osservatori delusi di un mondo in disfacimento, portatori riluttanti di valori in liquidazione, non possiamo far altro che riconoscere".
dalla postfazione di Remo Ceserani
Mariano Bàino è nato a Napoli nel 1953. E' stato tra i fondatori, nei primi anni '90, della rivista "Baldus" e del Gruppo 93, che hanno animato in Italia un complesso dibattito su moderno e postmoderno, avanguardia e tradizione, e, più in generale, sul mutare delle strutture comunicative e sugli effetti di derealizzazione nella società massmediale. Ha pubblicato di poesia: Camera Iperbarica, uscita presso le edizioni di "Tam Tam", 1983, legate all'omonima rivista di Adriano Spatola; Fax giallo, 1993, nelle edizioni d'arte "Il laboratorio", dirette da Vittorio Avella (II edizione, ed. Zona, 2001, con postfazione di Gabriele Frasca); Ônne 'e terra, Pironti, 1994 (II edizione, ed. Zona, 2003), con nota critica di Clelia Martignoni; Pinocchio (moviole), Manni, 2000, prefato da Francesco Leonetti, premio Feronia 2001; Sparigli marsigliesi, in novanta esemplari numerati e firmati, presso le edizioni d'arte "Il laboratorio", 2002, con nota critica di Andrea Cortellessa (IIedizione, D'If, 2003); Amarellimerick, Ed. Oedipus, 2003, con prefazione di Remo Ceserani.
Del 2004 è Le anatre di ghiaccio, Ed. l'ancora del mediterraneo, che riunisce aforismi, prosette, microracconti.
E' presente in diverse antologie. Suoi versi o contributi critici sono apparsi su riviste e quotidiani.
L'UOMO AVANZATO
mercoledì 10 dicembre 2008 - ore 18
Partecipano
Mariano Bàino, Chiara Caputi, Nico Ciliberti
Enzo Nini, Maria Quintieri, Giampaolo Renello,
Raffaele Rizzo, Antonella Stefanucci
"Diversamente da Robinson Crusoe, il naufrago di Mariano Bàino non incontra proprio nessuno. È avanzato perché il suo orizzonte non può essere oltrepassato; ma anche perché il mondo non sente in alcun modo la sua mancanza. L'isola "al centro del nulla" resta deserta: refrattaria alle sue sempre meno appassionate ricerche. Contrappasso del passato ruolo di designer: specializzato nel progettare aeroporti e showrooms, ha incontrato il non-luogo definitivo, lo spazio senza qualità dove è semplicemente inimmaginabile quella cosa che si chiama società. A chi vi si trova resta solo la possibilità di osservare. Come un nuovo signor Palomar, il naufrago resta solo con le proprie percezioni e il ruminìo del proprio monologare. Con questo suo esordio narrativo uno dei nostri poeti più brillanti con una metafora antica ci dice cose nuove: che noi osservatori delusi di un mondo in disfacimento, portatori riluttanti di valori in liquidazione, non possiamo far altro che riconoscere".
dalla postfazione di Remo Ceserani
Mariano Bàino è nato a Napoli nel 1953. E' stato tra i fondatori, nei primi anni '90, della rivista "Baldus" e del Gruppo 93, che hanno animato in Italia un complesso dibattito su moderno e postmoderno, avanguardia e tradizione, e, più in generale, sul mutare delle strutture comunicative e sugli effetti di derealizzazione nella società massmediale. Ha pubblicato di poesia: Camera Iperbarica, uscita presso le edizioni di "Tam Tam", 1983, legate all'omonima rivista di Adriano Spatola; Fax giallo, 1993, nelle edizioni d'arte "Il laboratorio", dirette da Vittorio Avella (II edizione, ed. Zona, 2001, con postfazione di Gabriele Frasca); Ônne 'e terra, Pironti, 1994 (II edizione, ed. Zona, 2003), con nota critica di Clelia Martignoni; Pinocchio (moviole), Manni, 2000, prefato da Francesco Leonetti, premio Feronia 2001; Sparigli marsigliesi, in novanta esemplari numerati e firmati, presso le edizioni d'arte "Il laboratorio", 2002, con nota critica di Andrea Cortellessa (IIedizione, D'If, 2003); Amarellimerick, Ed. Oedipus, 2003, con prefazione di Remo Ceserani.
Del 2004 è Le anatre di ghiaccio, Ed. l'ancora del mediterraneo, che riunisce aforismi, prosette, microracconti.
E' presente in diverse antologie. Suoi versi o contributi critici sono apparsi su riviste e quotidiani.
10
dicembre 2008
Mariano Bàino – L’uomo avanzato
10 dicembre 2008
performance - happening
Location
HDE
Napoli, Piazzetta Nilo, 7, (Napoli)
Napoli, Piazzetta Nilo, 7, (Napoli)
Vernissage
10 Dicembre 2008, ore 18
Autore