Lunedì 31 maggio 2004, alle ore 19, la Galleria Antonio Battaglia inaugurerà la seconda personale milanese di Mariano Moroni.

In mostra verranno presentate le opere recenti, tele e installazioni, ispirate all’avventura umana contemporanea attraverso l’appropiazione di oggetti d’uso quotidiano o di scarto industriale. La ricerca di questo artista poliedrico indaga sull’allontanamento di questi oggetti dall’uomo e sulla loro storia ricostruita come in un documentario ma questa volta in pittura, servendosi del loro vissuto, focalizzando piccoli dettagli che ci riportano alla loro provenienza che oggi diventa colore e materia prediligendo superfici monocrome. In questi assemblaggi Mariano Moroni affronta una pittura tradizionale polimaterica, di sapore informale e ricca di storia che va aldilà delle mode attuali.

Maurizio Sciaccaluga nel catalogo ‘immagini danzanti’ scrive: ‘Pur partendo come Duchamp e Tinguely dalle piccole vestigia quotidiane, da quei minimi relitti e da quei cadaveri inorganici che il consumismo si lascia alle spalle ogni giorno, Moroni nei suoi assemblaggi rinuncia al sarcasmo e all’ironia, alla critica caustica e superficiale, nel nome di una malinconia onnipresente capace sempre di sottolineare quel senso di smarrimento che accompagna la crescita e il destino di ogni uomo’

Mariano Moroni è nato a Nereto (Teramo), dove vive e lavora. Laureato in architettura al Politecnico di Milano. Eclettico e versatile, spazia tra l’architettura la pittura e il design.
Nel 2002 è stato premiato nell’ambito del premio “Ho un’idea addosso” promosso dal Museo Peggy Guggenheim Collection.