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Mariano Salerno – Neofuturismo. Forme e colore
Mostra del pittore neofuturista Mariano Salerno
Comunicato stampa
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Per la mostra di Mariano Salerno si è voluto ridurre il numero delle opere esposte. Una scelta dettata dal desiderio di un maggior rigore espositivo e dalla volontà di mettere in risalto la forte cromaticità di ogni singola opera. Venti quadri ad olio su tela saranno esposti alla mostra personale promossa dalla Fondazione Extrafid ART nella Galleria d’Arte della Fondazione in via Canova 9 a Lugano.
Le opere esposte, di corrente neofuturista, sembrano volerci ricordare che nella vita bisogna saper cogliere la gioia e la felicità anche nelle piccole cose che ci circondano, perché in tutte vi è una nota di gioia, di positivo. Nel contempo le opere di Salerno ci trasmettono la forza rasserenante e salvifica della bellezza. I “raggi solari” che illuminano i lavori di Salerno diventano la nostra stessa forza di vita e di affermazione dell’esistenza.
Mariano Salerno è nato a Niscemi, in provincia di Caltanissetta nel 1941 e da quasi cinquant’anni vive e lavora in provincia di Varese. Ha frequentato l’istituto d’arte in Catania e l’Accademia di Brera a Milano. Ha esposto in numerose mostre personali, tra le ultime si ricordano quella in Sala Veratti a Varese e a Palazzo Verbania di Luino, e collettive in Italia, Svizzera e Germania. Sue opere si trovano in musei e collezioni private.
Nella scheda allegata, Giuseppina De Maria, Rosario Antonio Rizzo e Buno Belli, completano e commentano il modo di fare arte di Mariano Salerno.
“…In questo scenario metafisico, l’arte diventa evocazione, nostalgia, tenta un ritorno alle origini, alle tradizioni, ma vive profondamente d’inquietudine e la problematicità del suo tempo. Anche l’estetica tipicamente futurista, basata sul movimento, sulla velocità, sulla forza, sull’energia, in quel suo esaltare la realtà industrializzata, meccanica, artificiale, esprime implicitamente il bisogno dell’artista di identificarsi ed adeguarsi all’anonimato delle grandi metropoli del nord, l’esigenza di ricostruire certezze, la necessità di recuperare valori di riferimento positivi per renderli, con l’ausilio dell’arte, esperienze ancora condivisibili…”
Giuseppina De Maria
“…Salerno corre il rischio, deliberatamente scommette con il suo essere uomo storico e del suo tempo, di riproporre e di ripercorrere strade già battute, ma procedendo per un cammino, quasi, alla rovescia partendo dai corpi, dagli oggetti, dagli ambienti per arrivare alla loro anima.”
Rosario Antonio Rizzo
“…Come ad affermare che l’umanità si trovi sulla stessa barca, verso un destino comune, quindi coglie gli stessi attimi di gioia, di dolore di vita, nell’attesa dell’ultimo appuntamento cui nessuno, chi prima , chi dopo, si potrà sottrarre. Ma in questo viaggio coglie i colori, le forme, le sfumature che la natura ci ha donato...”
Bruno Belli
Il tuo browser potrebbe non supportare la visualizzazione di questa immagine.
Lugano, 12 novembre 2009
Fondazione Extrafid ART
Fabrizio Ballabio
Presidente
Le opere esposte, di corrente neofuturista, sembrano volerci ricordare che nella vita bisogna saper cogliere la gioia e la felicità anche nelle piccole cose che ci circondano, perché in tutte vi è una nota di gioia, di positivo. Nel contempo le opere di Salerno ci trasmettono la forza rasserenante e salvifica della bellezza. I “raggi solari” che illuminano i lavori di Salerno diventano la nostra stessa forza di vita e di affermazione dell’esistenza.
Mariano Salerno è nato a Niscemi, in provincia di Caltanissetta nel 1941 e da quasi cinquant’anni vive e lavora in provincia di Varese. Ha frequentato l’istituto d’arte in Catania e l’Accademia di Brera a Milano. Ha esposto in numerose mostre personali, tra le ultime si ricordano quella in Sala Veratti a Varese e a Palazzo Verbania di Luino, e collettive in Italia, Svizzera e Germania. Sue opere si trovano in musei e collezioni private.
Nella scheda allegata, Giuseppina De Maria, Rosario Antonio Rizzo e Buno Belli, completano e commentano il modo di fare arte di Mariano Salerno.
“…In questo scenario metafisico, l’arte diventa evocazione, nostalgia, tenta un ritorno alle origini, alle tradizioni, ma vive profondamente d’inquietudine e la problematicità del suo tempo. Anche l’estetica tipicamente futurista, basata sul movimento, sulla velocità, sulla forza, sull’energia, in quel suo esaltare la realtà industrializzata, meccanica, artificiale, esprime implicitamente il bisogno dell’artista di identificarsi ed adeguarsi all’anonimato delle grandi metropoli del nord, l’esigenza di ricostruire certezze, la necessità di recuperare valori di riferimento positivi per renderli, con l’ausilio dell’arte, esperienze ancora condivisibili…”
Giuseppina De Maria
“…Salerno corre il rischio, deliberatamente scommette con il suo essere uomo storico e del suo tempo, di riproporre e di ripercorrere strade già battute, ma procedendo per un cammino, quasi, alla rovescia partendo dai corpi, dagli oggetti, dagli ambienti per arrivare alla loro anima.”
Rosario Antonio Rizzo
“…Come ad affermare che l’umanità si trovi sulla stessa barca, verso un destino comune, quindi coglie gli stessi attimi di gioia, di dolore di vita, nell’attesa dell’ultimo appuntamento cui nessuno, chi prima , chi dopo, si potrà sottrarre. Ma in questo viaggio coglie i colori, le forme, le sfumature che la natura ci ha donato...”
Bruno Belli
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Lugano, 12 novembre 2009
Fondazione Extrafid ART
Fabrizio Ballabio
Presidente
16
novembre 2009
Mariano Salerno – Neofuturismo. Forme e colore
Dal 16 novembre 2009 al 29 gennaio 2010
arte contemporanea
Location
FONDAZIONE EXTRAFID ART
Lugano, Via Canova, 9, (Lugano)
Lugano, Via Canova, 9, (Lugano)
Orario di apertura
dal lunedì al venerdì dalle 9:00 alle 12:00 e dalle 14:00 alle 17:00
Autore
Curatore