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Marie Lund – Drums
La mostra esplora la presenza degli oggetti, attraverso i vuoti e pieni che li definiscono, e prende spunto da una nuova serie di lavori realizzati dall’artista, calchi del retro di copie in gesso di sculture greche e romane, conservate presso la Royal Danish Cast Collection. Collegata a questo lavoro, è una seconda serie di sculture, fusioni in bronzo di imballaggi in polistirolo, forme che esistono unicamente a sostegno di altre
Comunicato stampa
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Con Glaucocamaleo di Luca Trevisani e Drums di Marie Lund si apre sabato 22 marzo 2014 (fino al 10 maggio), Late one morning, il nuovo ciclo di mostre, ideate e curate dal direttore artistico Alberto Salvadori.
Dopo Early one morning, programma espositivo svoltosi nel 2013 - titolo tratto da una delle opere fondamentali di Anthony Caro del 1962 -, Late one morning prosegue in questa linea di ricerca e riflessione sulle possibili esperienze e modalità di interpretare e concepire oggi la scultura. L’attività biennale di mostre e progetti realizzati e prodotti dal Museo Marino Marini sono un vero e proprio percorso di workstudy in progress al quale hanno partecipato artisti italiani e internazionali che con la loro ricerca e il loro lavoro hanno esplorato ciò che un tempo poteva essere definito come limite delle forme.
Luca Trevisani (Verona, 1979) presenta al Museo Marino Marini il progetto inedito, a cura di Alberto Salvadori con Davide Giannella, Glaucocamaleo, una grande installazione video sviluppata su cinque schermi prodotta e realizzata dalla Fondazione Marini di Firenze, OAC Ente Cassa di Risparmio di Firenze, Studio Trevisani con Withstandfilms, 999films e Spazio .
Il progetto Glaucocamaleo è una piattaforma di lavoro che Luca Trevisani ha impostato da due anni e che è stata declinata al momento in tre varianti: un film, presentato al Festival Internazionale del Film di Roma nel 2013, un libro di prossima pubblicazione edito da Humboldt Books, e una grande videoinstallazione museale.
Glaucocamaleo ha come elemento centrale il flusso dell’acqua e i passaggi di stato della materia, visualizzati riprodotti e documentati in condizioni controllate e suscettibili ai cambiamenti. La scultura, come metafora prometeica, è plasmata e lasciata vivere all’interno di un ambiente forgiato dalle immagini in movimento, crescendo fino ad arrendersi alla vitalità della materia che la costituisce. La materia cede così ai suoi limiti e inizia a sciogliersi, andando a costruire un arcipelago di forme, un ecosistema fragile, spettacolare ed effimero.
In tutto questo processo l'uomo è inteso come colui che è in grado di condurre la dinamica delle azioni, rimane protagonista grazie alla sua capacità di plasmare il mondo, di rendere comprensibile la natura o mettersi in relazione con essa. La scultura, invece, è vista come mito prometeico che nasce dalla materia e plasmata dal fuoco in grado di assumere differenti forme ed essere in continua trasformazione.
In contemporanea, l’artista danese Marie Lund (1976, Copenhagen) inaugura Drums, sua prima personale in uno spazio museale in Italia, curata da Cecilia Canziani e Trine Friis Sørensen. A partire da una nuova serie di lavori, la mostra riunisce una costellazione di sculture che abitano gli spazi e i passaggi al piano inferiore del Museo Marino Marini.
La mostra esplora la presenza degli oggetti, attraverso i vuoti e pieni che li definiscono, e prende spunto da una nuova serie di lavori realizzati dall’artista, calchi del retro di copie in gesso di sculture greche e romane, conservate presso la Royal Danish Cast Collection. Collegata a questo lavoro, è una seconda serie di sculture, fusioni in bronzo di imballaggi in polistirolo, forme che esistono unicamente a sostegno di altre.
Queste forme in negativo con cui ci confrontiamo - sculture che rappresentano un vuoto divenuto solido - superano il rapporto tra astrazione e rappresentazione, tra l’assumere e il dare forma. Le forme e le superfici delle sculture sono in debito le une con le altre; oggetti assenti, alcuni dei quali forse riconoscibili, altri che invece restano ignoti.
Drums è sostenuta dalla Danish Arts Foundation.
Luca Trevisani nato a Verona nel 1979, vive e lavora tra l’Italia a Berlino. Ha esposto in spazi pubblici e privati, in Italia e all’estero, tra i quali: Macro e MAXXI Roma, Magasin Grenoble, Mart Rovereto, Biennale d’Architettura Venezia, Museion Bolzano, MOT Tokyo, Daimler Kunstsammlung Berlino, CCA Antratx Mallorca, Giò Marconi Milano, Pinksummer Genova, MAMbo Bologna, Mehdi Chouakri Berlino, Fondazione Sandretto Re Rebaudengo Torino.
Ha ricevuto diversi premi come il Premio Ettore Fico 2011, l’ISCP – New York e il Premio Furla per l’arte. Ha pubblicato The effort took ist tools (Argobooks, Berlino 2008) e Luca Trevisani (Silvana editoriale, Milano 2009). Dal 2010 gestisce la piattaforma editoriale latecomerforerunner.blogspot.com.
Marie Lund nata nel 1976 a Copenhagen in Danimarca, si è diplomata presso il Royal College of Art nel 2004. Vive e lavora a Londra. Tra le sue personali recenti, ricordiamo: Back Pack at Proyectos Monclova, Mexico City, Handstand, IMO, Copenhagen, Clickety Click, Croy Nielsen, Berlin, and Turtles at Laura Bartlett Gallery, London and The Object Lessons at Mudam, Luxembourg. I suoi lavori sono stati esposti, tra gli altri, presso: Museum of Contemporary Art Detroit, Sorø Kunstmuseum, Denmark, Cologne Kunstverein, Kunsthalle Mulhousse, De Vleeshal, Middelburg, Contemporary Art Museum, St. Louis, Nomas Foundation, Rome, David Roberts Foundation, London, Braunschweig Kunstverein, The Swiss Institute, New York, CCA Wattis, San Francisco.
Museo associato
Museo Marino Marini
Piazza San Pancrazio, Firenze
Orario: 10:00 - 17:00, chiuso il martedì, la domenica e i giorni festivi
Biglietti: intero: € 6, ridotto € 4, studenti € 3
Tel. +39 055.219432 - e.mail: info@museomarinomarini.it - www.museomarinomarini.it
Ufficio stampa Davis & Franceschini
Tel. + 39 055.2347273 – Fax + 39 055.2347361 - e-mail: davis.franceschini@dada.it - www.davisefranceschini.it
Dopo Early one morning, programma espositivo svoltosi nel 2013 - titolo tratto da una delle opere fondamentali di Anthony Caro del 1962 -, Late one morning prosegue in questa linea di ricerca e riflessione sulle possibili esperienze e modalità di interpretare e concepire oggi la scultura. L’attività biennale di mostre e progetti realizzati e prodotti dal Museo Marino Marini sono un vero e proprio percorso di workstudy in progress al quale hanno partecipato artisti italiani e internazionali che con la loro ricerca e il loro lavoro hanno esplorato ciò che un tempo poteva essere definito come limite delle forme.
Luca Trevisani (Verona, 1979) presenta al Museo Marino Marini il progetto inedito, a cura di Alberto Salvadori con Davide Giannella, Glaucocamaleo, una grande installazione video sviluppata su cinque schermi prodotta e realizzata dalla Fondazione Marini di Firenze, OAC Ente Cassa di Risparmio di Firenze, Studio Trevisani con Withstandfilms, 999films e Spazio .
Il progetto Glaucocamaleo è una piattaforma di lavoro che Luca Trevisani ha impostato da due anni e che è stata declinata al momento in tre varianti: un film, presentato al Festival Internazionale del Film di Roma nel 2013, un libro di prossima pubblicazione edito da Humboldt Books, e una grande videoinstallazione museale.
Glaucocamaleo ha come elemento centrale il flusso dell’acqua e i passaggi di stato della materia, visualizzati riprodotti e documentati in condizioni controllate e suscettibili ai cambiamenti. La scultura, come metafora prometeica, è plasmata e lasciata vivere all’interno di un ambiente forgiato dalle immagini in movimento, crescendo fino ad arrendersi alla vitalità della materia che la costituisce. La materia cede così ai suoi limiti e inizia a sciogliersi, andando a costruire un arcipelago di forme, un ecosistema fragile, spettacolare ed effimero.
In tutto questo processo l'uomo è inteso come colui che è in grado di condurre la dinamica delle azioni, rimane protagonista grazie alla sua capacità di plasmare il mondo, di rendere comprensibile la natura o mettersi in relazione con essa. La scultura, invece, è vista come mito prometeico che nasce dalla materia e plasmata dal fuoco in grado di assumere differenti forme ed essere in continua trasformazione.
In contemporanea, l’artista danese Marie Lund (1976, Copenhagen) inaugura Drums, sua prima personale in uno spazio museale in Italia, curata da Cecilia Canziani e Trine Friis Sørensen. A partire da una nuova serie di lavori, la mostra riunisce una costellazione di sculture che abitano gli spazi e i passaggi al piano inferiore del Museo Marino Marini.
La mostra esplora la presenza degli oggetti, attraverso i vuoti e pieni che li definiscono, e prende spunto da una nuova serie di lavori realizzati dall’artista, calchi del retro di copie in gesso di sculture greche e romane, conservate presso la Royal Danish Cast Collection. Collegata a questo lavoro, è una seconda serie di sculture, fusioni in bronzo di imballaggi in polistirolo, forme che esistono unicamente a sostegno di altre.
Queste forme in negativo con cui ci confrontiamo - sculture che rappresentano un vuoto divenuto solido - superano il rapporto tra astrazione e rappresentazione, tra l’assumere e il dare forma. Le forme e le superfici delle sculture sono in debito le une con le altre; oggetti assenti, alcuni dei quali forse riconoscibili, altri che invece restano ignoti.
Drums è sostenuta dalla Danish Arts Foundation.
Luca Trevisani nato a Verona nel 1979, vive e lavora tra l’Italia a Berlino. Ha esposto in spazi pubblici e privati, in Italia e all’estero, tra i quali: Macro e MAXXI Roma, Magasin Grenoble, Mart Rovereto, Biennale d’Architettura Venezia, Museion Bolzano, MOT Tokyo, Daimler Kunstsammlung Berlino, CCA Antratx Mallorca, Giò Marconi Milano, Pinksummer Genova, MAMbo Bologna, Mehdi Chouakri Berlino, Fondazione Sandretto Re Rebaudengo Torino.
Ha ricevuto diversi premi come il Premio Ettore Fico 2011, l’ISCP – New York e il Premio Furla per l’arte. Ha pubblicato The effort took ist tools (Argobooks, Berlino 2008) e Luca Trevisani (Silvana editoriale, Milano 2009). Dal 2010 gestisce la piattaforma editoriale latecomerforerunner.blogspot.com.
Marie Lund nata nel 1976 a Copenhagen in Danimarca, si è diplomata presso il Royal College of Art nel 2004. Vive e lavora a Londra. Tra le sue personali recenti, ricordiamo: Back Pack at Proyectos Monclova, Mexico City, Handstand, IMO, Copenhagen, Clickety Click, Croy Nielsen, Berlin, and Turtles at Laura Bartlett Gallery, London and The Object Lessons at Mudam, Luxembourg. I suoi lavori sono stati esposti, tra gli altri, presso: Museum of Contemporary Art Detroit, Sorø Kunstmuseum, Denmark, Cologne Kunstverein, Kunsthalle Mulhousse, De Vleeshal, Middelburg, Contemporary Art Museum, St. Louis, Nomas Foundation, Rome, David Roberts Foundation, London, Braunschweig Kunstverein, The Swiss Institute, New York, CCA Wattis, San Francisco.
Museo associato
Museo Marino Marini
Piazza San Pancrazio, Firenze
Orario: 10:00 - 17:00, chiuso il martedì, la domenica e i giorni festivi
Biglietti: intero: € 6, ridotto € 4, studenti € 3
Tel. +39 055.219432 - e.mail: info@museomarinomarini.it - www.museomarinomarini.it
Ufficio stampa Davis & Franceschini
Tel. + 39 055.2347273 – Fax + 39 055.2347361 - e-mail: davis.franceschini@dada.it - www.davisefranceschini.it
22
marzo 2014
Marie Lund – Drums
Dal 22 marzo al 10 maggio 2014
arte contemporanea
Location
MUSEO MARINO MARINI – PALAZZO DEL TAU
Firenze, Piazza Di San Pancrazio, (Firenze)
Firenze, Piazza Di San Pancrazio, (Firenze)
Biglietti
intero: € 6, ridotto € 4, studenti € 3
Orario di apertura
Orario: 10:00 - 17:00, chiuso il martedì, la domenica e i giorni festivi
Vernissage
22 Marzo 2014, h 19
Ufficio stampa
DAVIS & CO.
Autore
Curatore