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Mariella Bogliacino
Opere 1997-2007
Comunicato stampa
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“Opere 1997-2007” è un percorso di ricerca pittorica imperniato su due matrici: la Natura e la Mitologia, tematiche sempre presenti nelle opere di Mariella Bogliacino, dove lo studio di entrambe diviene necessità di rappresentazione ed elaborazione grafico pittorica e plastica.
…Nel lavoro Vulcani l’uso di gesso e colla, elementi poco duttili invece della creta molto più malleabile dà origine ad un amalgama dalla consistenza simile a quella lavica. La plasticità del segno è quindi anche il risultato dell’impegno gestuale determinato dalla scelta di materiali poco arrendevoli e di rapida essiccazione così come la solidificazione del magma a causa del raffreddamento. La realizzazione dell’opera è dunque concettualmente una sfida che coinvolge anche la sfera fisica, una lotta contro il tempo e l’opposizione della materia che simbolicamente riflette l’energia della natura.
“Percorso esistenziale”, come lo definisce l’artista, Vulcani ha un doppio legame coi lavori precedenti: l’implicita matrice classica e la forte valenza simbolica.
Rispetto alla prima, anche se indiretta, è evidente la relazione con il lavoro su Afrodite: Vulcano (Hefesto per i greci), il dio zoppo, era lo sposo – tradito – della più bella tra le divinità femminili. Ma la bellezza dell’una e la deformità dell’altro rappresentano le due facce della stessa medaglia: la duplice energia della natura, espressa dal corpo e dal ventre fecondo della dea nelle opere legate ad Afrodite, dal prorompente cromatismo igneo in quelle sui Vulcani…… Maria Erovereti
……il topos dei delfini c’induce a riflettere sul mito stesso riconsiderando il destino dell’uomo nel suo drammatico rapporto con la natura e con le emergenze ambientali del pianeta. Se poi il delfino, delphinus delphis o nella sua variante tursiops truncatus, è per sua natura un essere incline ad un comportamento ilare e amicale ciò si deve solamente alla sua innata intelligenza e alla sua capacità di percepire suoni e immagini attraverso impulsi anche a grandi distanze. Mariella Bogliacino non poteva non ignorare i luoghi dell’immaginario o gli straordinari risvolti scientifici e antropologici legati a questo mammifero. Fin dall’antichità il delfino ha affascinato le civiltà dell’Egeo, la pittura vascolare, l’arte musiva, i filosofi ellenistici, gli antichi naturalisti o gli scrittori latini……Questo ciclo pittorico ispirato ai delfini sottolinea dunque la continuità di un percorso dialettico, suggestivamente iniziato con la serie de I Vulcani, ove l’elemento terreo e primigenio del fuoco diviene ora complementare con l’elemento acqueo…… Andrea Scagliarini
…Nel lavoro Vulcani l’uso di gesso e colla, elementi poco duttili invece della creta molto più malleabile dà origine ad un amalgama dalla consistenza simile a quella lavica. La plasticità del segno è quindi anche il risultato dell’impegno gestuale determinato dalla scelta di materiali poco arrendevoli e di rapida essiccazione così come la solidificazione del magma a causa del raffreddamento. La realizzazione dell’opera è dunque concettualmente una sfida che coinvolge anche la sfera fisica, una lotta contro il tempo e l’opposizione della materia che simbolicamente riflette l’energia della natura.
“Percorso esistenziale”, come lo definisce l’artista, Vulcani ha un doppio legame coi lavori precedenti: l’implicita matrice classica e la forte valenza simbolica.
Rispetto alla prima, anche se indiretta, è evidente la relazione con il lavoro su Afrodite: Vulcano (Hefesto per i greci), il dio zoppo, era lo sposo – tradito – della più bella tra le divinità femminili. Ma la bellezza dell’una e la deformità dell’altro rappresentano le due facce della stessa medaglia: la duplice energia della natura, espressa dal corpo e dal ventre fecondo della dea nelle opere legate ad Afrodite, dal prorompente cromatismo igneo in quelle sui Vulcani…… Maria Erovereti
……il topos dei delfini c’induce a riflettere sul mito stesso riconsiderando il destino dell’uomo nel suo drammatico rapporto con la natura e con le emergenze ambientali del pianeta. Se poi il delfino, delphinus delphis o nella sua variante tursiops truncatus, è per sua natura un essere incline ad un comportamento ilare e amicale ciò si deve solamente alla sua innata intelligenza e alla sua capacità di percepire suoni e immagini attraverso impulsi anche a grandi distanze. Mariella Bogliacino non poteva non ignorare i luoghi dell’immaginario o gli straordinari risvolti scientifici e antropologici legati a questo mammifero. Fin dall’antichità il delfino ha affascinato le civiltà dell’Egeo, la pittura vascolare, l’arte musiva, i filosofi ellenistici, gli antichi naturalisti o gli scrittori latini……Questo ciclo pittorico ispirato ai delfini sottolinea dunque la continuità di un percorso dialettico, suggestivamente iniziato con la serie de I Vulcani, ove l’elemento terreo e primigenio del fuoco diviene ora complementare con l’elemento acqueo…… Andrea Scagliarini
26
marzo 2007
Mariella Bogliacino
Dal 26 marzo al 06 aprile 2007
arte contemporanea
Location
ISTITUTO BANCARIO SAN PAOLO
Torino, Corso Orbassano, 138, (Torino)
Torino, Corso Orbassano, 138, (Torino)
Orario di apertura
dal lunedì al venerdì 09.00 – 13.30; 15.00 – 16.15