L’esposizione delle fotografie di Marilaide Ghigliano, acquisite dalla GAM ed esposte al pubblico nella sala collezioni di fotografia, sarà prorogata fino al 7 settembre.


Un momento essenziale per la vita di un Museo è costituito dall’ingresso nelle sue raccolte di una nuova opera d’arte. Ogni ulteriore accessione, infatti, non solo dilata l’orizzonte dell’esperienza documentata dalle Collezioni ma concorre a meglio intenderne il senso e il valore.

Nata a Ceva nel 1944, Marilaide Ghigliano ha iniziato a fotografare nei primi anni ’70. Nel 1974 illustra per la casa editrice La Feltrinelli Noi e il nostro corpo, ed i successivi Cambia il corpo, cambia la vita; Noi e i nostri figli, del Boston Women’s Health Book Collective. Nell’80 espone a Palazzo Lascaris (Torino) Maria de los perros e altre storie, una mostra sulla condizione della donna nel Terzo Mondo che sarà poi richiesta in quasi tutte le principali città italiane (l’editrice Castalia ne curerà il catalogo). Un’intensa attività espositiva caratterizza tutti gli anni Ottanta, grazie a diverse mostre personali in Italia a lei dedicate.
Ha partecipato inoltre ad un gran numero di mostre collettive, tra cui Il bambino che viene da vicino, ideata dall’Unicef nel 1980.
Le sue foto sono state utilizzate dall’editoria internazionale (Germania, Francia, USA) per illustrare libri e calendari, guide ed enciclopedie d’arte e di viaggio. Numerosi inserti sono stati dedicati alle sue fotografie da varie riviste italiane. Vive e lavora a Torino