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Marina Berio / Lidia Sanvito – Burn Breathe
La galleria OTTO ZOO presenta Burn Breathe, una mostra di disegni di Marina Berio e di sculture di Lidia Sanvito.
Comunicato stampa
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Marina Berio (Boston, 1966), è fotografa di formazione e pensiero. I suoi disegni, per la prima volta esposti in Italia, sono la copia libera, a carboncino su carta, dei negativi dei suoi scatti fotografici. I soggetti, impressi in snap-shot, nascono da improvvise visioni e illuminazioni interiori. Rappresentano una natura indistinta, cespugli, radure, dune; strade sconfinate, gallerie, guard-rail; oggetti comuni. Nella trasposizione su carta, questi elementi anonimi acquistano un’astrattezza formale, costituita dalla percezione del negativo fotografico e un significato simbolico più profondo. Come le lampade degli studi di artisti, la serie Burn Breathe che dà il titolo alla mostra, con la quale Berio celebra il tempo consumato in questi luoghi, il lato oscuro del lavoro creativo e gli stati d’animo che spesso l’accompagnano, come “la solitudine, l’angoscia, l’ambivalenza”.
Lidia Sanvito (Napoli, 1970), realizza un lavoro basato sull’idea che la percezione è influenzata dalla memoria e che anche il senso si sviluppa dall’interno attraverso un processo intuitivo. Produce sculture di gomma e carta che nascono sempre in relazione allo spazio che le ospita: cubi che dialogono con il vuoto o che separano due ambienti, linee di demarcazione, cunei che colmano un angolo, frecce direzionali. Nelle sue masse compatte, nei suoi angoli chiusi, condensa una razionalità puntuale, tutta protesa alla produzione di questi oggetti ideali. Apparentemente fredde e provocatorie, le sue forme geometriche sono dense, vibranti, tenere, ironiche.
L’incontro delle due artiste, assai diverse per formazione e percorso, sviluppa una serie di rimandi sottili tra i lavori dell’una e dell’altra. Entrambe condividono un rigore formale mai abbondonato con un segno compatto e corposo e una predilizione per una materia arsa, combusta. Il carboncino, la gomma, la ripetizione e la programmazione impongono a entrambe una griglia metodologica che le sostiene e ne valorizza l’espressività più intensa e genuina.
Lidia Sanvito (Napoli, 1970), realizza un lavoro basato sull’idea che la percezione è influenzata dalla memoria e che anche il senso si sviluppa dall’interno attraverso un processo intuitivo. Produce sculture di gomma e carta che nascono sempre in relazione allo spazio che le ospita: cubi che dialogono con il vuoto o che separano due ambienti, linee di demarcazione, cunei che colmano un angolo, frecce direzionali. Nelle sue masse compatte, nei suoi angoli chiusi, condensa una razionalità puntuale, tutta protesa alla produzione di questi oggetti ideali. Apparentemente fredde e provocatorie, le sue forme geometriche sono dense, vibranti, tenere, ironiche.
L’incontro delle due artiste, assai diverse per formazione e percorso, sviluppa una serie di rimandi sottili tra i lavori dell’una e dell’altra. Entrambe condividono un rigore formale mai abbondonato con un segno compatto e corposo e una predilizione per una materia arsa, combusta. Il carboncino, la gomma, la ripetizione e la programmazione impongono a entrambe una griglia metodologica che le sostiene e ne valorizza l’espressività più intensa e genuina.
03
maggio 2010
Marina Berio / Lidia Sanvito – Burn Breathe
Dal 03 maggio al 30 giugno 2010
arte contemporanea
Location
OTTO ZOO
Milano, Via Vigevano, 8, (Milano)
Milano, Via Vigevano, 8, (Milano)
Orario di apertura
da martedì a sabato ore 14-19
dal 4 giugno da lunedì a venerdì ore 14-19
Vernissage
3 Maggio 2010, ore 19
Autore