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Marina Buening / Lucy Clink / Anita Guerra – Looking at the trees gazing at the sky
Le tre artiste si confrontano sul rapporto uomo-natura, evidenziandone aspetti quali la fragilità, la conservazione, la trascendenza, la realtà e l’illusione in un susseguirsi di dimensioni intimistiche che sorvolano passato e presente.
Comunicato stampa
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Le tre artiste si confrontano sul rapporto uomo-natura, evidenziandone aspetti quali la fragilità, la conservazione, la trascendenza, la realtà e l’illusione in un susseguirsi di dimensioni intimistiche che sorvolano passato e presente.
Marina Buening lavora con materiali naturali sempre molto diversi: per questo progetto ha realizzato una mini installazione di scatole trasparenti che prendono forma da strane conchiglie, pungenti e spinose (in tedesco stachelig). Dietro di esse dei disegni realizzati a matita e delle acqueforti a punta secca. L’artista dà vita a dei micro-mondi, metafore delle variegate e molteplici realtà nelle quali ognuno di noi si trova immerso: ogni scatola è una vita, reale e concreta o dello spirito, nella quale la natura si insinua inevitabile e ineluttabile.
Lucy Clink presenta una serie di fotografie in bianco e nero: sono stampe in gelatina d’argento, ispirate agli elementi tipici della tradizione pittorica come la la natura morta, il paesaggio e il ritratto, che in questo progetto assumono una vita ed una essenza nuova, mantenendo tuttavia uno stringente legame con le realtà di un tempo andato.
Anita Guerra affronta la sua intima connessione con la sfera naturale presentando un olio su rame: il rame è un materiale che ha la doppia connotazione di essere sia rigido e sia malleabile; è presente nel nostro organismo ed è essenziale per il benessere del nostro corpo, è conduttore di elettricità, si trasforma a contatto con gli altri elementi e si scioglie facilmente. A Cuba, paese di origine dell’artista, il rame viene spesso associato alla ricchezza, ma anche allo sfruttamento del periodo dello schiavismo e al mondo spirituale legato al culto della patrona di Cuba, la Vergine della Carità. Di colore rosa-arancione, il rame ha una luce calda e i colori ad olio scivolano dolcemente sulla superficie scintillante: Anita lo lucida, lo graffia, lo ossida e lo modella. L’opera si impone con la sua materialità ma contemporaneamente la nega in un complesso mondo di illusioni: vuoto o fiamma, paradiso o elemento che sgorga da un ruscello, lascito del passato e attesa del futuro.
Marina Buening, nata nella Germania del Nord, studia e lavora dapprima in un ambito economico, per poi approfondire gli studi nel campo dell’arte e della scultura sempre in Germania. Ha partecipato a diverse mostre in Italia, Germania e USA, sia collettive che personali. Attualmente insegna presso L'American University of Rome e presso la Temple University Rome. Dal 1989 vive e lavora in Sabina.
Lucy Clink vive e lavora a Roma; ha ottenuto l’MFA alla Tyler School of Art di Philadelphia e un B.F.F.A dalla James Madison University, Harrisonburg, Va. E’ stata protagonista di numerose mostre personali e collettive sia in Italia che negli Stati Uniti.
Anita Guerra, nata a Cuba, vive e lavora a Roma dal 1977. Ha partecipato a diverse mostre sia in Italia che nel continente americano, e in modo particolare ha preso parte al progetto “C.A.F.E.”, un gruppo itinerante di artisti cubani fondato da Leandro Soto. Nel 2016 è stata selezionata dall’Ambasciata Italiana a Cuba per partecipare all’evento “Mi Cuba, La mia Italia” in occasione della XIX edizione della Settimana della Cultura Italiana all’Havana. Dal 2012 studia e sperimenta su varie superfici e con vari materiali il tema della nostalgia, della perdita e della trasformazione. Attualmente sta lavorando alla stesura di un libro di memorie illustrato sulla sua famiglia di origine. Insegna disegno, pittura e scultura presso la Temple University of Rome, la St John’s University of Rome e la St. Stephen’s School of Rome.
Marina Buening lavora con materiali naturali sempre molto diversi: per questo progetto ha realizzato una mini installazione di scatole trasparenti che prendono forma da strane conchiglie, pungenti e spinose (in tedesco stachelig). Dietro di esse dei disegni realizzati a matita e delle acqueforti a punta secca. L’artista dà vita a dei micro-mondi, metafore delle variegate e molteplici realtà nelle quali ognuno di noi si trova immerso: ogni scatola è una vita, reale e concreta o dello spirito, nella quale la natura si insinua inevitabile e ineluttabile.
Lucy Clink presenta una serie di fotografie in bianco e nero: sono stampe in gelatina d’argento, ispirate agli elementi tipici della tradizione pittorica come la la natura morta, il paesaggio e il ritratto, che in questo progetto assumono una vita ed una essenza nuova, mantenendo tuttavia uno stringente legame con le realtà di un tempo andato.
Anita Guerra affronta la sua intima connessione con la sfera naturale presentando un olio su rame: il rame è un materiale che ha la doppia connotazione di essere sia rigido e sia malleabile; è presente nel nostro organismo ed è essenziale per il benessere del nostro corpo, è conduttore di elettricità, si trasforma a contatto con gli altri elementi e si scioglie facilmente. A Cuba, paese di origine dell’artista, il rame viene spesso associato alla ricchezza, ma anche allo sfruttamento del periodo dello schiavismo e al mondo spirituale legato al culto della patrona di Cuba, la Vergine della Carità. Di colore rosa-arancione, il rame ha una luce calda e i colori ad olio scivolano dolcemente sulla superficie scintillante: Anita lo lucida, lo graffia, lo ossida e lo modella. L’opera si impone con la sua materialità ma contemporaneamente la nega in un complesso mondo di illusioni: vuoto o fiamma, paradiso o elemento che sgorga da un ruscello, lascito del passato e attesa del futuro.
Marina Buening, nata nella Germania del Nord, studia e lavora dapprima in un ambito economico, per poi approfondire gli studi nel campo dell’arte e della scultura sempre in Germania. Ha partecipato a diverse mostre in Italia, Germania e USA, sia collettive che personali. Attualmente insegna presso L'American University of Rome e presso la Temple University Rome. Dal 1989 vive e lavora in Sabina.
Lucy Clink vive e lavora a Roma; ha ottenuto l’MFA alla Tyler School of Art di Philadelphia e un B.F.F.A dalla James Madison University, Harrisonburg, Va. E’ stata protagonista di numerose mostre personali e collettive sia in Italia che negli Stati Uniti.
Anita Guerra, nata a Cuba, vive e lavora a Roma dal 1977. Ha partecipato a diverse mostre sia in Italia che nel continente americano, e in modo particolare ha preso parte al progetto “C.A.F.E.”, un gruppo itinerante di artisti cubani fondato da Leandro Soto. Nel 2016 è stata selezionata dall’Ambasciata Italiana a Cuba per partecipare all’evento “Mi Cuba, La mia Italia” in occasione della XIX edizione della Settimana della Cultura Italiana all’Havana. Dal 2012 studia e sperimenta su varie superfici e con vari materiali il tema della nostalgia, della perdita e della trasformazione. Attualmente sta lavorando alla stesura di un libro di memorie illustrato sulla sua famiglia di origine. Insegna disegno, pittura e scultura presso la Temple University of Rome, la St John’s University of Rome e la St. Stephen’s School of Rome.
12
novembre 2019
Marina Buening / Lucy Clink / Anita Guerra – Looking at the trees gazing at the sky
Dal 12 al 26 novembre 2019
arte contemporanea
Location
ST. STEPHEN’S CULTURAL CENTER
Roma, Viale Aventino, 17, (Roma)
Roma, Viale Aventino, 17, (Roma)
Orario di apertura
su appuntamento a agnes.martin@sssrome.it
Vernissage
12 Novembre 2019, ore 17-20
Ufficio stampa
Melasecca PressOffice
Autore
Autore testo critico