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Marina Calamai – Sweet Addiction
Il racconto sonoro rende ancora più coinvolgente l’ambientazione surreale di queste opere dipinte su jersey fono-trasparente usato normalmente per le casse acustiche. Il suono suggerisce suggestioni auditive stimolando nello spettatore nuove idee. Non è più tanto chiaro se si tratti di un quadro, una scultura (il fatto che il soggetto si stagli deciso su questo particolare supporto lo rende più tridimensionale) o un percorso sonoro nel quale i vari suoni vanno ascoltati uno a uno immaginando il fluire della scena dipinta che galleggia sul supporto semi-trasparente
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Marina Calamai
Sweet Addiction
Sonora et Visiva
a cura di Marco Nardini
08.10|05.11.2011
GALLERIA MIES MODENA
Per i piaceri del Popolo.
Non solo opere dipinte ma anche nuovi gioielli.
Il racconto sonoro rende ancora più coinvolgente l'ambientazione surreale di queste opere dipinte su jersey fono-
trasparente usato normalmente per le casse acustiche. Il suono suggerisce suggestioni auditive stimolando nello
spettatore nuove idee. Non è più tanto chiaro se si tratti di un quadro, una scultura (il fatto che il soggetto si stagli deciso
su questo particolare supporto lo rende più tridimensionale) o un percorso sonoro nel quale i vari suoni vanno ascoltati
uno a uno immaginando il fluire della scena dipinta che galleggia sul supporto semi-trasparente.
Il plexi specchiato che chiude la “cassa di risonanza” sul retro, rende il quadro interattivo facendo sì che lo spettatore
si intraveda rispecchiandosi sul quadro. I personaggi che popolano questi paesaggi sono minuscoli esserini di fronte
a gigantesche coppe di gelato, pasticcini, torte, cioccolatini di un macromondo saturo di zuccheri, indaffaratissimi a
conquistare il territorio...(Compaiono anche stravaganti e coloratissimi animali che indisturbati hanno la meglio sul
lillipuziano genere umano!!)
Per fare una storia quindi servono tanti ricordi personali da attaccare come personaggi agli oggetti del mondo e dei
mondi. Attratti da una scia che evoca dolci appena sfornati, come di ciliegie e di rose, si entra così nel “meta-universo”
delle opere di Marina Calamai.
Un'artista che ha frequentato tra l'altro l'Art Students League di New York e da anni lavora su un soggetto monotematico,
che è quello del cibo nella sua “accezione più clamorosamente edonistica della pasticceria”, come definito da Giuliano
Serafini in Ceci n'est pas un gateau.
Non solo opere dipinte, Budini, Sacher torte, meringate e Mont Blanc, crostate e bignè, plum-cakes ripieni di canditi
allettanti, ma anche i suoi nuovi gioielli dai titoli “commestibili” come: Ciocco bignè e Ciliegina e Splendentissima bignè.
Non serve distogliere lo sguardo per paura di cadere in tentazione, si può guardare e riguardare lasciandosi sedurre da
questa “messinscena” artistico creativa che avrebbe fatto invidia a Cristoforo da Messisbugo.
Marina Calamai prepara così nuovamente una atmosfera, ci suggerisce il campo immaginario come un accadimento di
sé, opere pittoriche e gioielli come simboli di una somiglianza con il reale ma che sono del tutto o in parte legati ad una
condizione del tutto psicologica, per soddisfare un'intima necessità di piacere personale o di perenne golosità.
Si potrebbe dire che il lato dolce della pittura ha generato anche un oggetto del desiderio appena appagabile nel segno
dell’opulenza del gioiello.
Il ritmo del divorare e dell'assaporare, rimane cristallizzato nella paura di un’attesa con un finale d'assenza, trasmutato
nelle originali forme del gioiello, così preziose, perché generate dal desiderio che le ha orientate.
Si può certamente affermare, contrariamente al gusto dominante attuale che l’unicità dei gioielli di Marina Calamai è
proprio come per quella rinascimentale per il dolce, essenzialmente elemento di distinzione sociale per la società ma
forse meno legata all'ostentazione e più ad un'autentica passione per il sapore.
I dolci sono infatti un simbolo, non si mangiano solo ed unicamente per saziarsi, ma piuttosto per soddisfare , come per i
gioielli, un'intima necessità di piacere, oppure di piacersi?
Questi gioielli sono realizzati in serie numerata di cento esemplari, oro e argento in fusione a “cerapersa” generano
questi “oggetti-scultura” derivati da piccole “macchine teatrali”, fatti di smalti coloratissimi dalla capacità evocativa.
Come castoni di antiche gemme, ci danno una “rappresentazione” del mondo visibile, fresco, divertito e senza eguali, di
grande autenticità ed unicità personalissima; una ininterrotta serie di meraviglie.
E allora, bando alle diete!!
Perché in questi gioielli ed opere dipinte di Marina Calamai, l'occhio non ha paura di osare e si abbandona senza
vergogna al piacere dei sensi.
Info e ufficio stampa:
ufficiostampa@galleriamies.it - www.galleriamies.it – mob.338 3237074
bildungcomunicazione.com
arti decorative e industriali arti della visione architettura pittura scultura grafica
Marina Calamai
Sweet Addiction
Sonora et Visiva
a cura di Marco Nardini
08.10|05.11.2011
GALLERIA MIES MODENA
Lunedì, mercoledì, venerdì e sabato 10.00-13.00 e 16.00-19.30. Domenica su appuntamento.
Inaugurazione: sabato 08 ottobre ore 18,00 alla presenza dell’ artista.
Galleria MiES
Piazzetta Dè Servi, 44/a – Modena
Tel. 059 235395-237288-338 3237074
info@galleriamies.it
www.galleriamies.it
Evento in programma:
AMACI – Giornata del Contemporaneo 2011
7ª edizione sabato 08 ottobre 2011
Copyright
ITA - Le immagini il nome e i marchi riprodotti sono di proprietà dagli autori e sono state concesse agli organizzatori dell'evento per
le esigenze legate alla stessa. Possono pertanto essere "scaricate" o utilizzate solo al fine di corredare pubblicazioni servizi, articoli e
segnalazioni inerenti l'iniziativa cui si riferiscono. Qualunque indebito utilizzo è perseguibile ai sensi di legge.
ENG – Images, names, titles and mark are coverei with author’s right and have been allowed to the event’s organizators, for their
exigency’s sake. They can be licensed or used only as didascalies of publication issues, researches, articles and promotions of the
event, to wich they give reference. Every unallowed use is an illegal item, to be persecuted.
Sweet Addiction
Sonora et Visiva
a cura di Marco Nardini
08.10|05.11.2011
GALLERIA MIES MODENA
Per i piaceri del Popolo.
Non solo opere dipinte ma anche nuovi gioielli.
Il racconto sonoro rende ancora più coinvolgente l'ambientazione surreale di queste opere dipinte su jersey fono-
trasparente usato normalmente per le casse acustiche. Il suono suggerisce suggestioni auditive stimolando nello
spettatore nuove idee. Non è più tanto chiaro se si tratti di un quadro, una scultura (il fatto che il soggetto si stagli deciso
su questo particolare supporto lo rende più tridimensionale) o un percorso sonoro nel quale i vari suoni vanno ascoltati
uno a uno immaginando il fluire della scena dipinta che galleggia sul supporto semi-trasparente.
Il plexi specchiato che chiude la “cassa di risonanza” sul retro, rende il quadro interattivo facendo sì che lo spettatore
si intraveda rispecchiandosi sul quadro. I personaggi che popolano questi paesaggi sono minuscoli esserini di fronte
a gigantesche coppe di gelato, pasticcini, torte, cioccolatini di un macromondo saturo di zuccheri, indaffaratissimi a
conquistare il territorio...(Compaiono anche stravaganti e coloratissimi animali che indisturbati hanno la meglio sul
lillipuziano genere umano!!)
Per fare una storia quindi servono tanti ricordi personali da attaccare come personaggi agli oggetti del mondo e dei
mondi. Attratti da una scia che evoca dolci appena sfornati, come di ciliegie e di rose, si entra così nel “meta-universo”
delle opere di Marina Calamai.
Un'artista che ha frequentato tra l'altro l'Art Students League di New York e da anni lavora su un soggetto monotematico,
che è quello del cibo nella sua “accezione più clamorosamente edonistica della pasticceria”, come definito da Giuliano
Serafini in Ceci n'est pas un gateau.
Non solo opere dipinte, Budini, Sacher torte, meringate e Mont Blanc, crostate e bignè, plum-cakes ripieni di canditi
allettanti, ma anche i suoi nuovi gioielli dai titoli “commestibili” come: Ciocco bignè e Ciliegina e Splendentissima bignè.
Non serve distogliere lo sguardo per paura di cadere in tentazione, si può guardare e riguardare lasciandosi sedurre da
questa “messinscena” artistico creativa che avrebbe fatto invidia a Cristoforo da Messisbugo.
Marina Calamai prepara così nuovamente una atmosfera, ci suggerisce il campo immaginario come un accadimento di
sé, opere pittoriche e gioielli come simboli di una somiglianza con il reale ma che sono del tutto o in parte legati ad una
condizione del tutto psicologica, per soddisfare un'intima necessità di piacere personale o di perenne golosità.
Si potrebbe dire che il lato dolce della pittura ha generato anche un oggetto del desiderio appena appagabile nel segno
dell’opulenza del gioiello.
Il ritmo del divorare e dell'assaporare, rimane cristallizzato nella paura di un’attesa con un finale d'assenza, trasmutato
nelle originali forme del gioiello, così preziose, perché generate dal desiderio che le ha orientate.
Si può certamente affermare, contrariamente al gusto dominante attuale che l’unicità dei gioielli di Marina Calamai è
proprio come per quella rinascimentale per il dolce, essenzialmente elemento di distinzione sociale per la società ma
forse meno legata all'ostentazione e più ad un'autentica passione per il sapore.
I dolci sono infatti un simbolo, non si mangiano solo ed unicamente per saziarsi, ma piuttosto per soddisfare , come per i
gioielli, un'intima necessità di piacere, oppure di piacersi?
Questi gioielli sono realizzati in serie numerata di cento esemplari, oro e argento in fusione a “cerapersa” generano
questi “oggetti-scultura” derivati da piccole “macchine teatrali”, fatti di smalti coloratissimi dalla capacità evocativa.
Come castoni di antiche gemme, ci danno una “rappresentazione” del mondo visibile, fresco, divertito e senza eguali, di
grande autenticità ed unicità personalissima; una ininterrotta serie di meraviglie.
E allora, bando alle diete!!
Perché in questi gioielli ed opere dipinte di Marina Calamai, l'occhio non ha paura di osare e si abbandona senza
vergogna al piacere dei sensi.
Info e ufficio stampa:
ufficiostampa@galleriamies.it - www.galleriamies.it – mob.338 3237074
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arti decorative e industriali arti della visione architettura pittura scultura grafica
Marina Calamai
Sweet Addiction
Sonora et Visiva
a cura di Marco Nardini
08.10|05.11.2011
GALLERIA MIES MODENA
Lunedì, mercoledì, venerdì e sabato 10.00-13.00 e 16.00-19.30. Domenica su appuntamento.
Inaugurazione: sabato 08 ottobre ore 18,00 alla presenza dell’ artista.
Galleria MiES
Piazzetta Dè Servi, 44/a – Modena
Tel. 059 235395-237288-338 3237074
info@galleriamies.it
www.galleriamies.it
Evento in programma:
AMACI – Giornata del Contemporaneo 2011
7ª edizione sabato 08 ottobre 2011
Copyright
ITA - Le immagini il nome e i marchi riprodotti sono di proprietà dagli autori e sono state concesse agli organizzatori dell'evento per
le esigenze legate alla stessa. Possono pertanto essere "scaricate" o utilizzate solo al fine di corredare pubblicazioni servizi, articoli e
segnalazioni inerenti l'iniziativa cui si riferiscono. Qualunque indebito utilizzo è perseguibile ai sensi di legge.
ENG – Images, names, titles and mark are coverei with author’s right and have been allowed to the event’s organizators, for their
exigency’s sake. They can be licensed or used only as didascalies of publication issues, researches, articles and promotions of the
event, to wich they give reference. Every unallowed use is an illegal item, to be persecuted.
08
ottobre 2011
Marina Calamai – Sweet Addiction
Dall'otto ottobre al 05 novembre 2011
arte contemporanea
arti decorative e industriali
arti decorative e industriali
Location
GALLERIA MIES
Modena, Piazzetta Dei Servi, 44/a, (Modena)
Modena, Piazzetta Dei Servi, 44/a, (Modena)
Orario di apertura
Lunedì, mercoledì, venerdì e sabato 10.00-13.00 e 16.00-19.30. Domenica su appuntamento
Vernissage
8 Ottobre 2011, ore 18
Autore
Curatore