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Marina Fulgeri – Voci al Cubo
Partendo dalla percezione del Cubo Garutti e dagli intenti originali del suo autore, l’artista bolognese ha elaborato un lavoro in due parti che coinvolgerà sia lo spazio pubblico in via Sassari, che quello di Museion.
Comunicato stampa
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Nuovo progetto al Piccolo Museion - Cubo Garutti: da giovedì 7 ottobre nello spazio espositivo realizzato nel 2003 dall’artista Alberto Garutti per il quartiere don Bosco di Bolzano sarà possibile visitare l’installazione di Marina Fulgeri. Partendo dalla percezione del Cubo Garutti e dagli intenti originali del suo autore, l’artista bolognese ha elaborato un lavoro in due parti che coinvolgerà sia lo spazio pubblico in via Sassari, che quello di Museion.
Il motivo ispiratore di questa nuova iniziativa è il desiderio di coinvolgere gli abitanti del quartiere, rendendoli parte attiva dell’opera di via Sassari. Da qui l’idea di trasformare le pareti del Cubo in una sorta di “diario collettivo”, uno spazio bianco di libertà, dove gli abitanti avranno modo di lasciare le proprie impressioni, opinioni, pensieri. Per tre mesi le pareti assorbiranno la voce e i singoli contributi di ogni cittadino che entreranno a far parte di un’opera d’arte collettiva e pubblica. Nelle ore notturne la vita, le idee e i ritmi del quartiere depositati nel Cubo assumeranno un’altra forma, quella della luce, elemento suggestivo ed emozionale che coinvolge al primo sguardo. L'interno del piccolo spazio espositivo assumerà colorazioni diverse, attraverso giochi luminosi che alludono a una vita intima del cubo, con un richiamo, lieve e tacito, alle finestre illuminate di notte dei palazzi che circondano il Cubo.
Il piccolo Museion progettato da Alberto Garutti per il quartiere don Bosco è nato con la finalità di portare l’arte contemporanea fuori dagli spazi del museo in una zona della città dove il confronto con i linguaggi artistici attuali avviene assai raramente. Questa volta, nella seconda fase del progetto, dall’11 gennaio al 13 febbraio 2011, la creatività e il frutto del lavoro collettivo degli abitanti del quartiere sviluppato nell’ambito di questo progetto entreranno nelle sale di Museion, con una sorta di sorprendente movimento al contrario. Tutti i contributi raccolti, che costituiscono i pensieri della gente sul Cubo diventeranno quindi un’opera d’arte che non potrà più essere modificata, nata in uno spazio pubblico e che proseguirà la sua vita in un luogo istituzionale.
Voci al Cubo è sviluppato in collaborazione con l’associazione La Rotonda / La Vispa Teresa e il Comune di Bolzano.
Marina Fulgeri è nata a Bologna nel 1978, dove vive e lavora. L’artista lavora da sempre nello spazio pubblico concentrandosi sul tema della percezione degli elementi che abitano il nostro quotidiano con una sottile ironia. Spesso nelle sue opere i dati reali vengono falsati tramite interventi minimali, di sottile slittamento che molto hanno a che fare con l’idea di invisibilità. Le sue installazioni creano altri stati possibili; una luce che si intravede sotto una soglia apre all’immaginazione un altro luogo, un’arcata o colonna fittizia ridefinisce uno spazio di solito deputato ad altro. Elemento centrale delle sue installazioni è l’imprevedibilità e le diverse reazioni che implica nel pubblico. Tra le sue mostre più recenti: Marina Fulgeri, 2009, Museo Casa dell’Ariosto, Ferrara; No limits, 2004, Galleria Continua, San Gimignano; Dromocroma, Galleria Autoricambi, 2003, Roma. Fra le collettive: Edizioni 2010, 2010, PlusDesign Gallery, Milano. Fra gli interventi di arte pubblica si ricordano: From 4th July to 4th September 2002, Parco di Rimini, Stati di inadeguata circolazione periferica, 2004, Milano, Light perception, 2006, Bologna, La vie en rose, Forlì, Coming and going, 2008, Brescia.
Il motivo ispiratore di questa nuova iniziativa è il desiderio di coinvolgere gli abitanti del quartiere, rendendoli parte attiva dell’opera di via Sassari. Da qui l’idea di trasformare le pareti del Cubo in una sorta di “diario collettivo”, uno spazio bianco di libertà, dove gli abitanti avranno modo di lasciare le proprie impressioni, opinioni, pensieri. Per tre mesi le pareti assorbiranno la voce e i singoli contributi di ogni cittadino che entreranno a far parte di un’opera d’arte collettiva e pubblica. Nelle ore notturne la vita, le idee e i ritmi del quartiere depositati nel Cubo assumeranno un’altra forma, quella della luce, elemento suggestivo ed emozionale che coinvolge al primo sguardo. L'interno del piccolo spazio espositivo assumerà colorazioni diverse, attraverso giochi luminosi che alludono a una vita intima del cubo, con un richiamo, lieve e tacito, alle finestre illuminate di notte dei palazzi che circondano il Cubo.
Il piccolo Museion progettato da Alberto Garutti per il quartiere don Bosco è nato con la finalità di portare l’arte contemporanea fuori dagli spazi del museo in una zona della città dove il confronto con i linguaggi artistici attuali avviene assai raramente. Questa volta, nella seconda fase del progetto, dall’11 gennaio al 13 febbraio 2011, la creatività e il frutto del lavoro collettivo degli abitanti del quartiere sviluppato nell’ambito di questo progetto entreranno nelle sale di Museion, con una sorta di sorprendente movimento al contrario. Tutti i contributi raccolti, che costituiscono i pensieri della gente sul Cubo diventeranno quindi un’opera d’arte che non potrà più essere modificata, nata in uno spazio pubblico e che proseguirà la sua vita in un luogo istituzionale.
Voci al Cubo è sviluppato in collaborazione con l’associazione La Rotonda / La Vispa Teresa e il Comune di Bolzano.
Marina Fulgeri è nata a Bologna nel 1978, dove vive e lavora. L’artista lavora da sempre nello spazio pubblico concentrandosi sul tema della percezione degli elementi che abitano il nostro quotidiano con una sottile ironia. Spesso nelle sue opere i dati reali vengono falsati tramite interventi minimali, di sottile slittamento che molto hanno a che fare con l’idea di invisibilità. Le sue installazioni creano altri stati possibili; una luce che si intravede sotto una soglia apre all’immaginazione un altro luogo, un’arcata o colonna fittizia ridefinisce uno spazio di solito deputato ad altro. Elemento centrale delle sue installazioni è l’imprevedibilità e le diverse reazioni che implica nel pubblico. Tra le sue mostre più recenti: Marina Fulgeri, 2009, Museo Casa dell’Ariosto, Ferrara; No limits, 2004, Galleria Continua, San Gimignano; Dromocroma, Galleria Autoricambi, 2003, Roma. Fra le collettive: Edizioni 2010, 2010, PlusDesign Gallery, Milano. Fra gli interventi di arte pubblica si ricordano: From 4th July to 4th September 2002, Parco di Rimini, Stati di inadeguata circolazione periferica, 2004, Milano, Light perception, 2006, Bologna, La vie en rose, Forlì, Coming and going, 2008, Brescia.
07
ottobre 2010
Marina Fulgeri – Voci al Cubo
Dal 07 ottobre 2010 al 10 gennaio 2011
arte contemporanea
Location
PICCOLO MUSEION
Bolzano, Via Sassari, 17, (Bolzano)
Bolzano, Via Sassari, 17, (Bolzano)
Orario di apertura
da martedì a domenica 10.00-18.00, giovedì 10.00-22.00 con entrata libera e visita guidata gratuita alle 19. Lunedì chiuso.
Vernissage
7 Ottobre 2010, Ore 17.30
Autore