Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Marina Gasparini / Martina Roberts / Silvia Vendramel – EPISTÈME. Distinguere senza separare
La mostra indaga il fare arte oggi a partire dalla pratica della conoscenza, oscillando tra una dimensione artistica e un’altra legata all’artigianato, al lavoro manuale e alla sapienza dei materiali: fibre tessili, fili disegnati o dipinti che generano trame, sculture in metallo e cemento.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Nel corso di tre anni di attività, con all’attivo quindici progetti espositivi e un ampio numero di incontri pubblici e progetti collaterali, mtn | museo temporaneo navile ha cercato di intessere un discorso in stretta relazione con la contemporaneità, ritenendo l’arte un modo per lavorare sulle strutture che formano e determinano l’assetto di una società. I vari progetti espositivi non sono stati intesi solo come un momento celebrativo del lavoro dei singoli artisti, bensì come un dispositivo per conoscere e approfondire, attraverso l’arte, le strutture di pensiero sulle quali si fonda il nostro tempo: arte come strumento conoscitivo.
“Mai come oggi dovrebbe apparire inequivocabile il fatto che la conoscenza, e quindi il lavoro intellettuale in senso esteso e trans-disciplinare, sia fondamentale non solo per attraversare periodi di crisi e incertezza, ma anche per scongiurare la dissoluzione della civiltà stessa. In un esercizio di conoscenza equilibrato e cauto va oggi rilevato il fenomeno, largamente diffuso e in costante affermazione, della dipendenza epistemica: l’affidare ad altri l’universo delle proprie conoscenze. I codici, così, non vengono creativamente conosciuti e sviluppati bensì mutuati, accettati aprioristicamente. Come se qualcuno, in una stanza piena di persone, affermasse che fuori piove e nessuno sentisse il bisogno di verificare se effettivamente ciò stia realmente accadendo”, scrive il curatore Marcello Tedesco.
Per questo, per cercare di affrontare un tema così delicato e di enorme interesse per la collettività, mtn | museo temporaneo navile ha deciso di proporre la mostra collettiva EPISTÈME. Distinguere senza separare affidandosi all’esperienza creativa di tre artiste di incredibile rigore, che nel corso della propria vicenda artistica sono riuscite a dissolvere le artificiali sovrastrutture che inibiscono un reale processo conoscitivo: Marina Gasparini, Martina Roberts, Silvia Vendramel.
Quello che offrono a noi sono delle prelibatezze, frutto di una faticosa e profonda aratura. Ognuna di esse, pur mantenendo una specificità di linguaggio, affronta e risolve il capitale (storico) conflitto tra un sapere metafisico e uno di tipo tecnico-scientifico. Il valore più significativo che si intravede nella loro ricerca è quello di aver scoperto il modo di distinguere senza separare, riconciliare gli opposti. Anche la felice oscillazione tra una dimensione strettamente artistica e un’altra legata all’artigianato, al lavoro manuale e alla sapienza dei materiali, racconta di una ricerca calata nel mondo e nella sua multiformità, in alcun modo ostaggio di rigide ortodossie. I presupposti del lavoro delle tre artiste, e la prassi utilizzata per delineare la propria ricerca, offrono importanti spunti in un periodo dove le forze in campo tendono a porsi unidirezionalmente verso le polarità, piuttosto che cercare un equilibrio al centro, inibendo in questo modo la natura stessa del processo conoscitivo.
“Nel suo testo ‘Le parole e le cose’, il filosofo Michel Foucault descrive i ‘codici fondamentali’ che fondano una cultura e che influenzano non solo il modo di pensare corrente, e quindi la gestione di determinate situazioni, ma anche l’esperienza stessa dell’essere al mondo. Evidente, allora, come sia idealmente opportuno, oggi più che mai, un esercizio epistemico, condiviso e diffuso, e non una cultura dei pochi che domina paternalisticamente sui molti come direbbe Cesare Zavattini”, scrive Marcello Tedesco.
Come da un anno a questa parte, il progetto espositivo è pensato principalmente per essere visto dall’esterno di mtn | museo temporaneo navile, attraverso le sue monumentali vetrate. In questo modo vogliamo suggerire che sono le opere a dover andare oggi verso il pubblico e non viceversa. Inoltre, in questo modo la mostra è democraticamente esperibile da chiunque in qualsiasi momento del giorno o della notte, in autonomia. L’interno del museo rimane vuoto: un’assenza che ci ricorda l’importanza di comprendere e interpretare in modo nuovo il nostro tempo.
Il progetto è curato da Marcello Tedesco.
“Mai come oggi dovrebbe apparire inequivocabile il fatto che la conoscenza, e quindi il lavoro intellettuale in senso esteso e trans-disciplinare, sia fondamentale non solo per attraversare periodi di crisi e incertezza, ma anche per scongiurare la dissoluzione della civiltà stessa. In un esercizio di conoscenza equilibrato e cauto va oggi rilevato il fenomeno, largamente diffuso e in costante affermazione, della dipendenza epistemica: l’affidare ad altri l’universo delle proprie conoscenze. I codici, così, non vengono creativamente conosciuti e sviluppati bensì mutuati, accettati aprioristicamente. Come se qualcuno, in una stanza piena di persone, affermasse che fuori piove e nessuno sentisse il bisogno di verificare se effettivamente ciò stia realmente accadendo”, scrive il curatore Marcello Tedesco.
Per questo, per cercare di affrontare un tema così delicato e di enorme interesse per la collettività, mtn | museo temporaneo navile ha deciso di proporre la mostra collettiva EPISTÈME. Distinguere senza separare affidandosi all’esperienza creativa di tre artiste di incredibile rigore, che nel corso della propria vicenda artistica sono riuscite a dissolvere le artificiali sovrastrutture che inibiscono un reale processo conoscitivo: Marina Gasparini, Martina Roberts, Silvia Vendramel.
Quello che offrono a noi sono delle prelibatezze, frutto di una faticosa e profonda aratura. Ognuna di esse, pur mantenendo una specificità di linguaggio, affronta e risolve il capitale (storico) conflitto tra un sapere metafisico e uno di tipo tecnico-scientifico. Il valore più significativo che si intravede nella loro ricerca è quello di aver scoperto il modo di distinguere senza separare, riconciliare gli opposti. Anche la felice oscillazione tra una dimensione strettamente artistica e un’altra legata all’artigianato, al lavoro manuale e alla sapienza dei materiali, racconta di una ricerca calata nel mondo e nella sua multiformità, in alcun modo ostaggio di rigide ortodossie. I presupposti del lavoro delle tre artiste, e la prassi utilizzata per delineare la propria ricerca, offrono importanti spunti in un periodo dove le forze in campo tendono a porsi unidirezionalmente verso le polarità, piuttosto che cercare un equilibrio al centro, inibendo in questo modo la natura stessa del processo conoscitivo.
“Nel suo testo ‘Le parole e le cose’, il filosofo Michel Foucault descrive i ‘codici fondamentali’ che fondano una cultura e che influenzano non solo il modo di pensare corrente, e quindi la gestione di determinate situazioni, ma anche l’esperienza stessa dell’essere al mondo. Evidente, allora, come sia idealmente opportuno, oggi più che mai, un esercizio epistemico, condiviso e diffuso, e non una cultura dei pochi che domina paternalisticamente sui molti come direbbe Cesare Zavattini”, scrive Marcello Tedesco.
Come da un anno a questa parte, il progetto espositivo è pensato principalmente per essere visto dall’esterno di mtn | museo temporaneo navile, attraverso le sue monumentali vetrate. In questo modo vogliamo suggerire che sono le opere a dover andare oggi verso il pubblico e non viceversa. Inoltre, in questo modo la mostra è democraticamente esperibile da chiunque in qualsiasi momento del giorno o della notte, in autonomia. L’interno del museo rimane vuoto: un’assenza che ci ricorda l’importanza di comprendere e interpretare in modo nuovo il nostro tempo.
Il progetto è curato da Marcello Tedesco.
08
ottobre 2021
Marina Gasparini / Martina Roberts / Silvia Vendramel – EPISTÈME. Distinguere senza separare
Dall'otto ottobre al 05 novembre 2021
arte contemporanea
Location
MTN – MUSEO TEMPORANEO NAVILE
Bologna, via John Cage, 11/a-13/a, (Bologna)
Bologna, via John Cage, 11/a-13/a, (Bologna)
Orario di apertura
Venerdì dalle 15 alle 19
Sito web
Ufficio stampa
Sabrina Camonchia
Autore
Curatore
Progetto grafico
Produzione organizzazione