Entr’acte ospita, dal 22 giugno al 15 luglio, una personale di Marina Junyent Mercader, che presenta un nuovo ciclo di lavori su tavola di grande intensità espressiva.

Scrive Sandro Ricaldone:
L’osservazione di Michel Leiris, secondo cui “ciò che la pittura di Francis Bacon costituisce è una zona di indiscernibilità o di indecidibilità tra l’uomo e l’animale”, può applicarsi - con i dovuti distinguo, ma senza esitazione - all’opera di Marina Junyent Mercader. La fisicità tormentata, le figure lacerate, ancorate mani e piedi alla terra, o sorprese in una sorta di contrazione estrema, conferiscono alle sue immagini una dimensione ad un tempo di corporeità animale e di tensione post-organica, che arriva appunto a scandagliare con pulsante energia “le forze interne che salgono attraverso la carne”.