Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Marina Princivalle / Giuseppe Amato – Légàmi
Gioielli e fotografie
Comunicato stampa
Segnala l'evento
LÉGÀMI è il tema della mostra di sculture da indossare che Marina Princivalle presenta per la prima volta nello spazio galleria fòndaco. Catene realizzate in argento scolpito da comporre che accompagnano i bronzi, gli argenti, le pietre e i suoi piccoli quadri-gioiello che da sempre realizza e espone in occasioni mirate e costruite con grande attenzione ai dettagli e alla presentazione. Le accompagna la magia dei boschi dell’Abruzzo nelle immagini di Giuseppe Amato che raccontano di radici, nodi, rami, tronchi, trame e intrecci.
“Il tratto arcaico delle creazioni di Marina Princivalle si lega alle atmosfere magiche delle foto di Giuseppe Amato del Bosco di Sant’Antonio dove le forme della natura e le linee dell’arte guidano l’immaginazione in un percorso a metà fra storia e legenda”. G.A.
“A Sorso in Sardegna, dalla fontana della Billellera un’acqua sgorga di pazzia. Marina che di quell’acqua è un poco figlia, per togliersi di torno il sortilegio cominciò ad incidere il legno più duro a scheggiare la pietra e a fondere metalli negli alveoli scavati. Un corpo a corpo con la materia più impenetrabile su cui lascia traccia durevole e arcaica di remoti antenati.
Oggi più ragionevole, Marina realizza, fonditrice di fantasia, piccole gettate di metalli preziosi, batte e ribatte le lamine, le incide, le segna ostinata: sculture da viaggio che lei chiama gioielli.” Enrico Parlato, storico dell’arte
Marina Princivalle ha vissuto fin da bambina tra quadri e sculture nell’ambiente artistico frequentato da suo padre, scultori e pittori del gruppo romano degli anni '60: Mirko Basaldella, Corrado Cagli, Renato Guttuso. E proprio dal padre, medico con la passione per l’oreficeria, apprende i primi rudimenti, realizzando oggetti che richiamano forme d’arte folklorica, tra cui è fortemente riconoscibile quella sarda, e in alcuni casi primitiva.
Conseguita la laurea in architettura a Roma fa dell’artigianato artistico la sua professione, ma soprattutto della sua passione un vero e proprio lavoro.
Dallo scultore romano Ugo Sartoris acquisisce la tecnica della cera persa e dello sbalzo; oggi è in possesso di tecniche che spaziano dalla pittura all’incisione.
La materia è impiegata con discrezione e maestria nel rispetto delle caratteristiche intrinseche e dei colori naturali, riuscendo a rafforzarne la carica espressiva.
Il linguaggio è essenziale e quando lascia l’astratto per il figurativo troviamo ”oggetti” stilizzati in pochi segni primari.
Giuseppe Amato fotografo da oltre venti anni attraverso la fotografia documenta le esperienze significative della sua vita, le culture diverse, le etnie locali e i paesaggi caratteristici che sono solo alcuni dei numerosi temi che nel tempo ha affrontato. Attratto dal bianco e nero realizza personalmente le sue stampe caratterizzate da forza espressiva e rigore formale.
lo spazio-galleria fòndaco nasce dall'iniziativa di due architetti di roma con l'intenzione di offrire nuove opportunità all’arte e all’artigianato artistico delle ultime generazioni. promuove incontri, organizza mostre ed eventi, avvalendosi di uno spazio espositivo nel rione monti. propone servizi e consulenze realizzando promozioni personalizzate delle diverse realtà artistiche e artigianali. offre al mercato dell’arte e dell’arredamento di interni un nuovo modo di entrare in contatto con la creatività e la professionalità di figure specializzate configurandosi come importante cerniera tra domanda e offerta.
“Il tratto arcaico delle creazioni di Marina Princivalle si lega alle atmosfere magiche delle foto di Giuseppe Amato del Bosco di Sant’Antonio dove le forme della natura e le linee dell’arte guidano l’immaginazione in un percorso a metà fra storia e legenda”. G.A.
“A Sorso in Sardegna, dalla fontana della Billellera un’acqua sgorga di pazzia. Marina che di quell’acqua è un poco figlia, per togliersi di torno il sortilegio cominciò ad incidere il legno più duro a scheggiare la pietra e a fondere metalli negli alveoli scavati. Un corpo a corpo con la materia più impenetrabile su cui lascia traccia durevole e arcaica di remoti antenati.
Oggi più ragionevole, Marina realizza, fonditrice di fantasia, piccole gettate di metalli preziosi, batte e ribatte le lamine, le incide, le segna ostinata: sculture da viaggio che lei chiama gioielli.” Enrico Parlato, storico dell’arte
Marina Princivalle ha vissuto fin da bambina tra quadri e sculture nell’ambiente artistico frequentato da suo padre, scultori e pittori del gruppo romano degli anni '60: Mirko Basaldella, Corrado Cagli, Renato Guttuso. E proprio dal padre, medico con la passione per l’oreficeria, apprende i primi rudimenti, realizzando oggetti che richiamano forme d’arte folklorica, tra cui è fortemente riconoscibile quella sarda, e in alcuni casi primitiva.
Conseguita la laurea in architettura a Roma fa dell’artigianato artistico la sua professione, ma soprattutto della sua passione un vero e proprio lavoro.
Dallo scultore romano Ugo Sartoris acquisisce la tecnica della cera persa e dello sbalzo; oggi è in possesso di tecniche che spaziano dalla pittura all’incisione.
La materia è impiegata con discrezione e maestria nel rispetto delle caratteristiche intrinseche e dei colori naturali, riuscendo a rafforzarne la carica espressiva.
Il linguaggio è essenziale e quando lascia l’astratto per il figurativo troviamo ”oggetti” stilizzati in pochi segni primari.
Giuseppe Amato fotografo da oltre venti anni attraverso la fotografia documenta le esperienze significative della sua vita, le culture diverse, le etnie locali e i paesaggi caratteristici che sono solo alcuni dei numerosi temi che nel tempo ha affrontato. Attratto dal bianco e nero realizza personalmente le sue stampe caratterizzate da forza espressiva e rigore formale.
lo spazio-galleria fòndaco nasce dall'iniziativa di due architetti di roma con l'intenzione di offrire nuove opportunità all’arte e all’artigianato artistico delle ultime generazioni. promuove incontri, organizza mostre ed eventi, avvalendosi di uno spazio espositivo nel rione monti. propone servizi e consulenze realizzando promozioni personalizzate delle diverse realtà artistiche e artigianali. offre al mercato dell’arte e dell’arredamento di interni un nuovo modo di entrare in contatto con la creatività e la professionalità di figure specializzate configurandosi come importante cerniera tra domanda e offerta.
25
maggio 2006
Marina Princivalle / Giuseppe Amato – Légàmi
Dal 25 maggio al 05 giugno 2006
fotografia
arti decorative e industriali
arti decorative e industriali
Location
GALLERIA FONDACO
Roma, Via Degli Zingari, 37, (Roma)
Roma, Via Degli Zingari, 37, (Roma)
Orario di apertura
10-19
Vernissage
25 Maggio 2006, ore 18.30
Autore