Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Marinella Senatore – Make it shine
Mazzoleni è lieta di annunciare la mostra “Marinella Senatore: Make it shine” che sarà inaugurata a Torino il 2 novembre 2021 e rimarrà aperta al pubblico fino al 29 gennaio 2022. In mostra una selezione di lavori, tra cui diversi inediti, rappresentativi della sua ampia produzione artistica.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Marinella Senatore: Make it Shine
Mazzoleni Torino
2 novembre 2021 – 29 gennaio 2022
Vernissage: martedì 2 novembre 2021, 16.00 – 20.00
Mazzoleni è lieta di annunciare la mostra Marinella Senatore: Make it Shine che sarà
inaugurata a Torino il 2 novembre 2021 e sarà aperta al pubblico fino al 29 gennaio 2022.
Si tratta della prima personale di Marinella Senatore in galleria a Torino, città che
considera un “laboratorio” di avanguardia, sperimentalismo e attivismo. Mazzoleni rende
omaggio a una delle artiste italiane più note a livello internazionale, che ha trovato nella
dinamica di scambio e condivisione il cardine della propria ricerca artistica.
Perseguendo una pratica creativa che fa perno sull’estetica della resistenza e sul potere
trasformativo dell'impegno sociale, Senatore è da quasi vent’anni artefice di progetti
multidisciplinari - solo nell’ultimo anno a Berlino, Roma, Graz, Amsterdam e alla Biennale di
San Paolo - la cui caratteristica principale risiede nel rapporto tra l’artista e le comunità da
lei coinvolte. La sua ricerca artistica riflette la formazione multidisciplinare tra l'Accademia
di Belle Arti di Napoli, il Conservatorio di Musica e la Scuola Nazionale di Cinema di Roma.
La selezione delle opere, per la maggior parte inedite, delinea un percorso espositivo dove i
singoli elementi sono in stretta relazione tra di loro: una molteplicità di soluzioni linguistiche,
che prendono forma in sculture di luce, installazioni, dipinti, disegni a matita, collage e
stendardi.
L'uso distintivo che l’artista fa di immagini, processi e forme vernacolari come poetica sociale
e relazionale, si ritrova, in tutta la sua pratica, anche nella scelta del linguaggio. Le fonti per
citazioni e testi spaziano dal contesto femminista alla tradizione popolare, fino all’ambito
artistico e letterario: è il caso di Dance First, Think Later citazione di Samuel Beckett, che
ritroviamo in una delle sculture di luce che aprono il percorso espositivo. Queste offrono una
rielaborazione dei rosoni e dei portali barocchi, nelle quali sono però inserite frasi e citazioni
legate all’empowerment, come Remember the First Time You Saw Your Name, e al
riconoscimento della propria identità. Le sculture ridescrivono l’ambiente attraverso la
propria architettura, offrendolo poi come spazio di condivisione e di energia resa manifesta
dalla luce.
Per la prima volta Marinella Senatore realizza nuove sculture al neon, per le quali ha scelto di
ricorrere alla produzione mercury free, un’innovativa tecnologia che permette di produrre
lampade prive di mercurio, metallo altamente inquinante e già bandito in diversi paesi
europei, garantendone quindi la durata e la futura replicabilità.
Tra le opere inedite si segnala la monumentale installazione pittorica Make it Shine, dove
l’artista utilizza materiali riflettenti e rifrangenti come la madreperla, i fiocchi di metallo e
l’oro 24k, permettendo alla luce di scolpire la superficie della tela.
Il ciclo Un Corpo Unico si configura come grandi polittici, i cui singoli elementi danno vita a
una figurazione unitaria fatta di immagini di corpi danzanti, elementi testuali ed elementi
iconografici appartenenti all’artista, come le famose luminarie della tradizione artigianale
dell’Italia del Sud.
Negli inediti collage l’artista riflette su tematiche universali come i temi sociali, le differenze
di genere, ma soprattutto la capacità trasformativa del singolo individuo, attraverso l’utilizzo
di materiali tratti dal suo archivio: fotografie di persone e luoghi, memorie di installazioni o
azioni pubbliche, spartiti musicali, immagini botaniche, frasi e parole.
Imprescindibile dalla pratica dell’artista è il disegno: la serie It’s Time to Go Back to the
Street (2019) raffigura scene di strada dove gruppi di persone sono impegnate a
riappropriarsi pacificamente dello spazio urbano, ad affermare i proprio diritti o manifestare
se stessi attraverso il linguaggio artistico.
Per la realizzazione degli stendardi ricamati, che l’artista utilizza spesso nei suoi progetti
partecipativi, Senatore si affida di volta in volta alle maestrie locali dove si trova a intervenire
per cucire motti, brani di canzoni popolari e poesie. Questi grandi vessilli riprendono da una
parte la tradizione dei gonfaloni, dall’altra quella dei grandi manifesti tessili del movimento
operaio e delle workers union. In questo modo unisce sistemi molto diversi tra loro ma che
utilizzano l’elemento tessile come costante aggregativa.
Anche nel ciclo Autoritratto ritroviamo le caratteristiche scacchiere pittoriche, più tele a
comporre ogni lavoro. In questo caso siamo invitati a una riflessione sul tema della
rappresentazione di se stessi. Sul soffitto della stessa sala, una superficie specchiante con al
centro le mani dell’artista riprodotte in bronzo, permette agli spettatori di riflettersi. L’opera
intitolata anch’essa Autoritratto diventa metafora dell’artista che accoglie in sé la
moltitudine degli spettatori, che a loro volta partecipano al lavoro in una dialettica espansa di
incontro e scambio. Per questa opera Senatore richiama Song of Myself, di Walt Whitman,
nella quale si legge I contain moltitudes, (contengo moltitudini) frase che ritroviamo in
un’altra scultura in mostra e che rafforza il desiderio dell’artista di creare quel “corpo unico”
tra lei e i visitatori, quel senso comunitario che accomuna tutte le opere in mostra.
L’esposizione sarà accompagnata da un catalogo con testo critico di Tenley Bick, Assistant
Professor of Global Contemporary Art, Department of Art History, Florida State University,
USA.
“Marinella Senatore rappresenta un valore aggiunto all’interno del percorso della galleria e al
suo recente ampliamento verso l’arte contemporanea. L’approccio di Senatore è un processo
complesso e articolato, fortemente innovativo che trova il suo collocamento tra arti visive e
arti performative. Ci ha colpito molto il suo modo di proporre un dialogo ampio e polivalente
in cui l’arte è un catalizzatore di emozioni ed energie”.
Davide e Luigi Mazzoleni
La Galleria Mazzoleni rappresenta Marinella Senatore in Europa.
MARINELLA SENATORE
Marinella Senatore (Cava de’ Tirreni, 1977) è un'artista multidisciplinare, con una formazione in musica, belle arti e
cinema.
Innumerevoli i progetti partecipativi, le collettive e le personali in Italia e nel resto del mondo. Prende parte alle più
importanti biennali di tutto il mondo, tra le quali: Biennale di Venezia; Biennale di San Paolo; Biennale di
Lione; Biennale di Salonicco; Biennale di Liverpool; Biennale di Atene; Biennale dell’Havana; Biennale di
Göteborg; Biennale di Cuenca; Biennale di Bangkok e Manifesta 12. Senatore vanta la propria presenza
all’interno di una amplissima selezione di musei internazionali: Palazzo Grassi a Venezia; Centre Pompidou e Palais
de Tokyo a Parigi; Centro de Arte Dos de Mayo a Madrid; Schirn Kunsthalle a Francoforte; Museum of
Contemporary Art of Chicago; Queens Museum e High Line a New York; Moderna Museet a Stoccolma. Tra le sue
più recenti mostre, personali e collettive, progetti e partecipazioni: We Rise by Lifting Others, Palazzo Strozzi,
Firenze; I Say I presso la Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma; Protext! Quando il tessuto si
fa manifesto, Centro Pecci, Prato; Un corpo unico/Un cuerpo unico presso l’Istituto Italiano di Cultura di Madrid e
presso Museo di Palazzo Fabroni a Pistoia; Europe’s Kitchen-Artist’s Perspectives on Europe, Lubiana; Salire a le
Stelle / To climb to the Stars, Palazzo Fabroni, Pistoia; Claire Fontaine, Pasquarosa, Marinella Senatore, Museo
Diego Aragona Pignatelli Cortes, Napoli; Back to the Nature, Villa Borghese, Roma; Dante nell’arte contemporanea,
Teatro Piermarini, Foligno; The School of Narrative Dance, Amsterdam; 34sima Bienal de São Paulo, Brasile;
Sonsbeek 20-24, Arnhem, Paesi Bassi; The Way Out Festival, Steirischer Herbst, Austria; Bodies in Alliance, Treviso;
Never Cross the Same River Twice, Space 52, Atene; Park Platz, Berlinische Galerie, Berlino.
MAZZOLENI
La galleria Mazzoleni è stata fondata a Torino nel 1986 da Giovanni e Anna Pia Mazzoleni, come naturale evoluzione
della loro collezione privata iniziata nella prima metà degli anni Cinquanta. La sede storica torinese, che occupa tre
piani di Palazzo Panizza, nella centrale piazza Solferino, è stata affiancata dal 2014 da quella di Londra, nel
distretto artistico di Mayfair. In oltre tre decenni Mazzoleni ha esposto circa duecento artisti italiani e internazionali
del XX secolo con programmi espositivi di calibro museale, concentrandosi sull’arte del secondo dopoguerra italiano,
in stretta collaborazione con gli archivi e le fondazioni di riferimento degli artisti.
Recentemente l’attività espositiva si è aperta al panorama offerto dall’arte contemporanea. Tutte le mostre sono
accompagnate da ricche pubblicazioni con apparati iconografici e importanti testi critici.
Sotto la guida di Davide e Luigi Mazzoleni, negli ultimi anni la galleria ha intensificato la propria attività
internazionale partecipando a numerose fiere, tra cui Art Basel (Basilea, Miami e Hong Kong), Artissima (Torino),
FIAC (Parigi), Frieze Masters (Londra), miart (Milano) e TEFAF (Maastricht e New York).
Mazzoleni Torino
2 novembre 2021 – 29 gennaio 2022
Vernissage: martedì 2 novembre 2021, 16.00 – 20.00
Mazzoleni è lieta di annunciare la mostra Marinella Senatore: Make it Shine che sarà
inaugurata a Torino il 2 novembre 2021 e sarà aperta al pubblico fino al 29 gennaio 2022.
Si tratta della prima personale di Marinella Senatore in galleria a Torino, città che
considera un “laboratorio” di avanguardia, sperimentalismo e attivismo. Mazzoleni rende
omaggio a una delle artiste italiane più note a livello internazionale, che ha trovato nella
dinamica di scambio e condivisione il cardine della propria ricerca artistica.
Perseguendo una pratica creativa che fa perno sull’estetica della resistenza e sul potere
trasformativo dell'impegno sociale, Senatore è da quasi vent’anni artefice di progetti
multidisciplinari - solo nell’ultimo anno a Berlino, Roma, Graz, Amsterdam e alla Biennale di
San Paolo - la cui caratteristica principale risiede nel rapporto tra l’artista e le comunità da
lei coinvolte. La sua ricerca artistica riflette la formazione multidisciplinare tra l'Accademia
di Belle Arti di Napoli, il Conservatorio di Musica e la Scuola Nazionale di Cinema di Roma.
La selezione delle opere, per la maggior parte inedite, delinea un percorso espositivo dove i
singoli elementi sono in stretta relazione tra di loro: una molteplicità di soluzioni linguistiche,
che prendono forma in sculture di luce, installazioni, dipinti, disegni a matita, collage e
stendardi.
L'uso distintivo che l’artista fa di immagini, processi e forme vernacolari come poetica sociale
e relazionale, si ritrova, in tutta la sua pratica, anche nella scelta del linguaggio. Le fonti per
citazioni e testi spaziano dal contesto femminista alla tradizione popolare, fino all’ambito
artistico e letterario: è il caso di Dance First, Think Later citazione di Samuel Beckett, che
ritroviamo in una delle sculture di luce che aprono il percorso espositivo. Queste offrono una
rielaborazione dei rosoni e dei portali barocchi, nelle quali sono però inserite frasi e citazioni
legate all’empowerment, come Remember the First Time You Saw Your Name, e al
riconoscimento della propria identità. Le sculture ridescrivono l’ambiente attraverso la
propria architettura, offrendolo poi come spazio di condivisione e di energia resa manifesta
dalla luce.
Per la prima volta Marinella Senatore realizza nuove sculture al neon, per le quali ha scelto di
ricorrere alla produzione mercury free, un’innovativa tecnologia che permette di produrre
lampade prive di mercurio, metallo altamente inquinante e già bandito in diversi paesi
europei, garantendone quindi la durata e la futura replicabilità.
Tra le opere inedite si segnala la monumentale installazione pittorica Make it Shine, dove
l’artista utilizza materiali riflettenti e rifrangenti come la madreperla, i fiocchi di metallo e
l’oro 24k, permettendo alla luce di scolpire la superficie della tela.
Il ciclo Un Corpo Unico si configura come grandi polittici, i cui singoli elementi danno vita a
una figurazione unitaria fatta di immagini di corpi danzanti, elementi testuali ed elementi
iconografici appartenenti all’artista, come le famose luminarie della tradizione artigianale
dell’Italia del Sud.
Negli inediti collage l’artista riflette su tematiche universali come i temi sociali, le differenze
di genere, ma soprattutto la capacità trasformativa del singolo individuo, attraverso l’utilizzo
di materiali tratti dal suo archivio: fotografie di persone e luoghi, memorie di installazioni o
azioni pubbliche, spartiti musicali, immagini botaniche, frasi e parole.
Imprescindibile dalla pratica dell’artista è il disegno: la serie It’s Time to Go Back to the
Street (2019) raffigura scene di strada dove gruppi di persone sono impegnate a
riappropriarsi pacificamente dello spazio urbano, ad affermare i proprio diritti o manifestare
se stessi attraverso il linguaggio artistico.
Per la realizzazione degli stendardi ricamati, che l’artista utilizza spesso nei suoi progetti
partecipativi, Senatore si affida di volta in volta alle maestrie locali dove si trova a intervenire
per cucire motti, brani di canzoni popolari e poesie. Questi grandi vessilli riprendono da una
parte la tradizione dei gonfaloni, dall’altra quella dei grandi manifesti tessili del movimento
operaio e delle workers union. In questo modo unisce sistemi molto diversi tra loro ma che
utilizzano l’elemento tessile come costante aggregativa.
Anche nel ciclo Autoritratto ritroviamo le caratteristiche scacchiere pittoriche, più tele a
comporre ogni lavoro. In questo caso siamo invitati a una riflessione sul tema della
rappresentazione di se stessi. Sul soffitto della stessa sala, una superficie specchiante con al
centro le mani dell’artista riprodotte in bronzo, permette agli spettatori di riflettersi. L’opera
intitolata anch’essa Autoritratto diventa metafora dell’artista che accoglie in sé la
moltitudine degli spettatori, che a loro volta partecipano al lavoro in una dialettica espansa di
incontro e scambio. Per questa opera Senatore richiama Song of Myself, di Walt Whitman,
nella quale si legge I contain moltitudes, (contengo moltitudini) frase che ritroviamo in
un’altra scultura in mostra e che rafforza il desiderio dell’artista di creare quel “corpo unico”
tra lei e i visitatori, quel senso comunitario che accomuna tutte le opere in mostra.
L’esposizione sarà accompagnata da un catalogo con testo critico di Tenley Bick, Assistant
Professor of Global Contemporary Art, Department of Art History, Florida State University,
USA.
“Marinella Senatore rappresenta un valore aggiunto all’interno del percorso della galleria e al
suo recente ampliamento verso l’arte contemporanea. L’approccio di Senatore è un processo
complesso e articolato, fortemente innovativo che trova il suo collocamento tra arti visive e
arti performative. Ci ha colpito molto il suo modo di proporre un dialogo ampio e polivalente
in cui l’arte è un catalizzatore di emozioni ed energie”.
Davide e Luigi Mazzoleni
La Galleria Mazzoleni rappresenta Marinella Senatore in Europa.
MARINELLA SENATORE
Marinella Senatore (Cava de’ Tirreni, 1977) è un'artista multidisciplinare, con una formazione in musica, belle arti e
cinema.
Innumerevoli i progetti partecipativi, le collettive e le personali in Italia e nel resto del mondo. Prende parte alle più
importanti biennali di tutto il mondo, tra le quali: Biennale di Venezia; Biennale di San Paolo; Biennale di
Lione; Biennale di Salonicco; Biennale di Liverpool; Biennale di Atene; Biennale dell’Havana; Biennale di
Göteborg; Biennale di Cuenca; Biennale di Bangkok e Manifesta 12. Senatore vanta la propria presenza
all’interno di una amplissima selezione di musei internazionali: Palazzo Grassi a Venezia; Centre Pompidou e Palais
de Tokyo a Parigi; Centro de Arte Dos de Mayo a Madrid; Schirn Kunsthalle a Francoforte; Museum of
Contemporary Art of Chicago; Queens Museum e High Line a New York; Moderna Museet a Stoccolma. Tra le sue
più recenti mostre, personali e collettive, progetti e partecipazioni: We Rise by Lifting Others, Palazzo Strozzi,
Firenze; I Say I presso la Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma; Protext! Quando il tessuto si
fa manifesto, Centro Pecci, Prato; Un corpo unico/Un cuerpo unico presso l’Istituto Italiano di Cultura di Madrid e
presso Museo di Palazzo Fabroni a Pistoia; Europe’s Kitchen-Artist’s Perspectives on Europe, Lubiana; Salire a le
Stelle / To climb to the Stars, Palazzo Fabroni, Pistoia; Claire Fontaine, Pasquarosa, Marinella Senatore, Museo
Diego Aragona Pignatelli Cortes, Napoli; Back to the Nature, Villa Borghese, Roma; Dante nell’arte contemporanea,
Teatro Piermarini, Foligno; The School of Narrative Dance, Amsterdam; 34sima Bienal de São Paulo, Brasile;
Sonsbeek 20-24, Arnhem, Paesi Bassi; The Way Out Festival, Steirischer Herbst, Austria; Bodies in Alliance, Treviso;
Never Cross the Same River Twice, Space 52, Atene; Park Platz, Berlinische Galerie, Berlino.
MAZZOLENI
La galleria Mazzoleni è stata fondata a Torino nel 1986 da Giovanni e Anna Pia Mazzoleni, come naturale evoluzione
della loro collezione privata iniziata nella prima metà degli anni Cinquanta. La sede storica torinese, che occupa tre
piani di Palazzo Panizza, nella centrale piazza Solferino, è stata affiancata dal 2014 da quella di Londra, nel
distretto artistico di Mayfair. In oltre tre decenni Mazzoleni ha esposto circa duecento artisti italiani e internazionali
del XX secolo con programmi espositivi di calibro museale, concentrandosi sull’arte del secondo dopoguerra italiano,
in stretta collaborazione con gli archivi e le fondazioni di riferimento degli artisti.
Recentemente l’attività espositiva si è aperta al panorama offerto dall’arte contemporanea. Tutte le mostre sono
accompagnate da ricche pubblicazioni con apparati iconografici e importanti testi critici.
Sotto la guida di Davide e Luigi Mazzoleni, negli ultimi anni la galleria ha intensificato la propria attività
internazionale partecipando a numerose fiere, tra cui Art Basel (Basilea, Miami e Hong Kong), Artissima (Torino),
FIAC (Parigi), Frieze Masters (Londra), miart (Milano) e TEFAF (Maastricht e New York).
02
novembre 2021
Marinella Senatore – Make it shine
Dal 02 novembre 2021 al 29 gennaio 2022
arte contemporanea
arti performative
arti performative
Location
Galleria Mazzoleni, Torino
Torino, Piazza Solferino, 2, (Torino)
Torino, Piazza Solferino, 2, (Torino)
Orario di apertura
Martedì - Sabato: 10.30-12.45 / 16.00-19.00
Ufficio stampa
Pickles
Autore