Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Marinetti | Benedetta | Thayaht – Futurismo. Vent’anni dopo
Una “conferenza emozionale” di Roberto Borghi con Barbara Marzoli, Mattia Amadori e Sandro Mussida.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Il 18 marzo 1929 Filippo Tommaso Marinetti è proclamato Accademico d’Italia per volere di Benito Mussolini. Vent’anni dopo la pubblicazione su Le F**aro dello storico Manifesto, il Futurismo entra ufficialmente a far parte di quell’establishment culturale che si era prefisso di avversare e distruggere.
“I più anziani fra noi hanno trent’anni” scrive Marinetti nel 1909, “ci rimane dunque almeno un decennio per compier l’opera nostra. Quando avremo quarant’anni, altri uomini più giovani e più validi di noi ci gettino pure nel cestino, come manoscritti inutili. Noi lo desideriamo!”
Nel 1929 Marinetti ha superato da più di un decennio la soglia dei quarant’anni, ma non si è affatto lasciato trattare come un manoscritto inutile. Il suo compito di animatore culturale e di leader del movimento è indiscusso, anche se il Futurismo non ha più né la carica rivoluzionaria, né il seguito, né l’autorevolezza dei suoi esordi, ma è anzi percepito dalla società dell’epoca come un gruppo di innocui eccentrici.
Il crepuscolo del movimento, la sua fase terminale e in fondo malinconica, viene fatta iniziare proprio nel 1929. Durante questo anno due eventi segnano comunque in profondità la storia del Futurismo. Nel corso di una serata di gala, Primo Conti presenta a Marinetti Ernesto Michaelles, in arte Thayaht. Marinetti ha già sentito parlare di questo giovane artista e creativo di moda quando, dieci anni prima, ha pubblicato su La Nazione di Firenze il primo progetto di tuta. Tra i due nasce un sodalizio importante per il rilancio della moda futurista che era stata preconizzata tra il 1912 e il 1914 da Balla e poi ufficializzata con il Manifesto della Moda Futurista del 1920. Nel 1929 inoltre Benedetta Cappa, la moglie del fondatore del movimento, firma insieme ad altri artisti il Manifesto dell’Aeropittura, entrando a far parte a tutti gli effetti della pattuglia futurista.
Il rapporto tra Marinetti, Benedetta e Thayaht è al centro di Futurismo: vent’anni dopo, la “conferenza emozionale” che Roberto Borghi terrà il 2 luglio alle ore 21.00 nella Sala Anima del Teatro Franco Parenti e che, nel mese di luglio, concluderà la mostra A+B+C/F= Futurismo ad Alessandria. Con l’aiuto di due giovani attori, Barbara Marzoli e Mattia Amadori, attraverso interventi musicali di Sandro Mussida, letture di testi e proiezioni di immagini dell’epoca, Borghi ripercorre il crepuscolo del Futurismo mettendo in luce il riflusso nel privato, la deriva mistica, l’arte forse imborghesita – ma pur sempre carica di tensione, pur sempre animata dal desiderio di riformulare complessivamente la realtà – dei suoi tardi esponenti.
“I più anziani fra noi hanno trent’anni” scrive Marinetti nel 1909, “ci rimane dunque almeno un decennio per compier l’opera nostra. Quando avremo quarant’anni, altri uomini più giovani e più validi di noi ci gettino pure nel cestino, come manoscritti inutili. Noi lo desideriamo!”
Nel 1929 Marinetti ha superato da più di un decennio la soglia dei quarant’anni, ma non si è affatto lasciato trattare come un manoscritto inutile. Il suo compito di animatore culturale e di leader del movimento è indiscusso, anche se il Futurismo non ha più né la carica rivoluzionaria, né il seguito, né l’autorevolezza dei suoi esordi, ma è anzi percepito dalla società dell’epoca come un gruppo di innocui eccentrici.
Il crepuscolo del movimento, la sua fase terminale e in fondo malinconica, viene fatta iniziare proprio nel 1929. Durante questo anno due eventi segnano comunque in profondità la storia del Futurismo. Nel corso di una serata di gala, Primo Conti presenta a Marinetti Ernesto Michaelles, in arte Thayaht. Marinetti ha già sentito parlare di questo giovane artista e creativo di moda quando, dieci anni prima, ha pubblicato su La Nazione di Firenze il primo progetto di tuta. Tra i due nasce un sodalizio importante per il rilancio della moda futurista che era stata preconizzata tra il 1912 e il 1914 da Balla e poi ufficializzata con il Manifesto della Moda Futurista del 1920. Nel 1929 inoltre Benedetta Cappa, la moglie del fondatore del movimento, firma insieme ad altri artisti il Manifesto dell’Aeropittura, entrando a far parte a tutti gli effetti della pattuglia futurista.
Il rapporto tra Marinetti, Benedetta e Thayaht è al centro di Futurismo: vent’anni dopo, la “conferenza emozionale” che Roberto Borghi terrà il 2 luglio alle ore 21.00 nella Sala Anima del Teatro Franco Parenti e che, nel mese di luglio, concluderà la mostra A+B+C/F= Futurismo ad Alessandria. Con l’aiuto di due giovani attori, Barbara Marzoli e Mattia Amadori, attraverso interventi musicali di Sandro Mussida, letture di testi e proiezioni di immagini dell’epoca, Borghi ripercorre il crepuscolo del Futurismo mettendo in luce il riflusso nel privato, la deriva mistica, l’arte forse imborghesita – ma pur sempre carica di tensione, pur sempre animata dal desiderio di riformulare complessivamente la realtà – dei suoi tardi esponenti.
02
luglio 2009
Marinetti | Benedetta | Thayaht – Futurismo. Vent’anni dopo
02 luglio 2009
incontro - conferenza
Location
TEATRO FRANCO PARENTI
Milano, Via Pier Lombardo, 14, (Milano)
Milano, Via Pier Lombardo, 14, (Milano)
Biglietti
su prenotazione
Vernissage
2 Luglio 2009, ore 21
Autore
Curatore