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Marino Haupt – Il segno incide
Una bella selezione di circa quaranta opere (tecniche miste) tra le più significative dell’artista italo-finlandese.
Comunicato stampa
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Giovedì 6 Maggio 2010 alle ore 18.00 presso la Galleria 20 ARTSPACE, Via XX Settembre 122, in Roma, organizzata dall’Associazione di Promozione Culturale DOMENICO PURIFICATO, si inaugura la mostra “IL SEGNO INCIDE” di MARINO HAUPT, pittore e scultore finlandese ( nato ad Helsinki nel 1942 e morto a Roma nel 2004). Saranno esposte una quarantina di tecniche miste rappresentative del suo inconfondibile stile che ne hanno fatto uno dei più interessanti artisti della sua generazione: le tematiche delle “TAUROMACHIE”, delle “SAUNE”, le “CARMEN”,i “CAVALIERI” , la mitologia nordica (“MELUSINE” e “MELISANDE”), i nudi femminili, dove il segno del carboncino e della china esplode nella potenza del “gesto” ed il miscuglio corrosivo dell’acquerello e dell’olio magro accompagna il movimento dei corpi esaltandone la drammaticità espressiva. Corpi a volte definiti nella loro” classica” bellezza altre volte frantumati, mutilati e destrutturati. Una originale ricerca stilistica che partendo dalla lezione della migliore cultura figurativa europea (dal gotico alla scuola fiamminga, dal Rinascimento a Goya, da Degas all’espressionismo nordico) porta Haupt a lambire l’astratto e l’informale rimanendo però sempre nell’ambito “alto” della costruzione formale senza cedere alle lusinghe del generico arbitrio e del manierismo.
“…Tutto questo nell’opera di Haupt è portato alle estreme conseguenze. Eros e Tanatos sono plasmati assieme. La realtà che ci viene offerta è senza via di uscita, dilaniata, e l’esistenza altro non è che un percorso all’interno dell’effimero, dell’aggressione, della conquista del possesso. Così la serie di questi nudi che ci scorrono davanti agli occhi, talvolta accattivanti, talvolta a colloquio tra di loro, inghiottiti dalle loro stesse atmosfere con tutta la loro sensualità restano lì inafferrabili, effimeri e veri. La tensione che posseggono diviene gesto e pulsione, diventa scatto e linea di forza, tensione estrema ancora una volta…” (Luigi Lambertini, dal catalogo “Haupt”, 1992, edizione Italarte )
Le opere di Haupt sono esposte in gallerie di fama internazionale (la Fortuny di Madrid, la Latina di Stoccolma, Il Salone di Primavera di Farster (Svezia), la Burdecke di Zurigo, la Assa di Helsinki, la Zendrum di Vienna, e in grandi manifestazioni come il Montreaux Festival, Lineart di Gand, il Tokyo Art Expo, il Salone di Ginevra. Le sue sculture fanno parte di collezioni pubbliche come il Diedrichsen Modern Art Museum a Helsinki, il Tampere Modern Art Museum, la Fondazione Pagani a Legnano, il Museo Boccaccio a Certaldo.
Si sono occupati della sua opera, tra gli altri: Berenice, E. Birardello, T .Bonavita, E .Bruni, R. Civello, M. de Candia, R.de Grada, V .Fagone,C .Giacomozzi, S .Giannattasio, S. Grasso, D. Lajolo, L. Lambertini, A .Libranti ,D. Micacchi, U .Moretti, B .Morini, M. Picchi, P. Ruggiero, E. Vuorela.
Francesco Carvelli
“…Tutto questo nell’opera di Haupt è portato alle estreme conseguenze. Eros e Tanatos sono plasmati assieme. La realtà che ci viene offerta è senza via di uscita, dilaniata, e l’esistenza altro non è che un percorso all’interno dell’effimero, dell’aggressione, della conquista del possesso. Così la serie di questi nudi che ci scorrono davanti agli occhi, talvolta accattivanti, talvolta a colloquio tra di loro, inghiottiti dalle loro stesse atmosfere con tutta la loro sensualità restano lì inafferrabili, effimeri e veri. La tensione che posseggono diviene gesto e pulsione, diventa scatto e linea di forza, tensione estrema ancora una volta…” (Luigi Lambertini, dal catalogo “Haupt”, 1992, edizione Italarte )
Le opere di Haupt sono esposte in gallerie di fama internazionale (la Fortuny di Madrid, la Latina di Stoccolma, Il Salone di Primavera di Farster (Svezia), la Burdecke di Zurigo, la Assa di Helsinki, la Zendrum di Vienna, e in grandi manifestazioni come il Montreaux Festival, Lineart di Gand, il Tokyo Art Expo, il Salone di Ginevra. Le sue sculture fanno parte di collezioni pubbliche come il Diedrichsen Modern Art Museum a Helsinki, il Tampere Modern Art Museum, la Fondazione Pagani a Legnano, il Museo Boccaccio a Certaldo.
Si sono occupati della sua opera, tra gli altri: Berenice, E. Birardello, T .Bonavita, E .Bruni, R. Civello, M. de Candia, R.de Grada, V .Fagone,C .Giacomozzi, S .Giannattasio, S. Grasso, D. Lajolo, L. Lambertini, A .Libranti ,D. Micacchi, U .Moretti, B .Morini, M. Picchi, P. Ruggiero, E. Vuorela.
Francesco Carvelli
06
maggio 2010
Marino Haupt – Il segno incide
Dal 06 maggio al 12 giugno 2010
arte contemporanea
Location
GALLERIA 20 ARTSPACE
Roma, Via Xx Settembre, 122, (Roma)
Roma, Via Xx Settembre, 122, (Roma)
Orario di apertura
da lunedì a sabato ore 10.30-13.3o e 15.00-20.00
Vernissage
6 Maggio 2010, ore 18.00
Autore
Curatore