Con “Sguardi Contemporanei” si vuole proporre una palpabile analisi di gusti e segnali culturali che artisti italiani e stranieri articolano con linguaggi colti e attraverso preziose testimonianze. Lo scrigno esiodeo di opere e giorni si apre per svelare oggetti che sembrano custodire come un segreto, come un oracolo, il centro del mondo. E’ così che questo progetto ideato e diretto dall’illustre Storico dell’arte Prof. Carlo Franza,di piano internazionale, campiona una sorta di mappa del mondo dell’arte in cui sono presentati i nodi culturali più originali della Storia dell’Arte Contemporanea. I sogni collettivi suggeriscono immagini diverse e tutto è riposizionato in questo sentiero secondo una logica testuale e di orientamento geografico; perché l’arte è anche un’arma politica. La tredicesima mostra mette in cornice con il titolo “Paesaggi insonni ” oltre trenta dipinti di varia misura del giovane artista italiano Mario Albertini , vera promessa dell’arte europea .


All’inaugurazione ci sarà una prolusione dell’illustre Storico dell’Arte Contemporanea Prof. Carlo Franza curatore della mostra, la presenza dell’ Artista che firmerà i cataloghi, personalizzandoli, e la partecipazione di intellettuali.


Scrive Carlo Franza: “Mario Albertini è una giovane promessa della pittura italiana contemporanea. Certamente l’influenza di quei padri della pittura americana che hanno innestato una certa arte in tutta Europa è visibile,da Pollock a Motherwell,da Rotthko a Stamos, da Still a Newman,fino a Hofmann, ma il giovane artista lascia pure trasparire una sua traccia personale, un modo di vivere l’andamento fluido dello spazio con determinazione.La sua ricerca vive di spazi,di colore e di luce. La spazialità trova sempre una premessa liberatoria. Poi il segno , tra una dialettica conscia con linee dritte,forme disegnate, colori forti, e linguaggio astratto;e una dialettica inconscia di linee morbide,forme incerte,e automatismo.In realtà a ben osservare la forma astratta è più reale dell’astrazione formale, sono le forme stesse della natura,sono i cieli stellati e le costellazioni, sono cerimonie notturne,immagini di azione e di rappresentazione.Queste opere sembrerebbero contenere la leggerezza del giocoliere che usa anche i colori forti sia per vivere pienamente l’espressività,ma soprattutto per rendere translucido il sentimento.La spontaneità delle fioriture,delle spaccature,delle cancellazioni,degli sgocciolamenti e delle aggregazioni che sembrano improvvisate,tutto lascia recepire le scosse emotive dell’artista,nel quale natura e psiche sono ancora una volta la stessa cosa”.


Cenni biografici

Mario Albertini è nato a Milano nel 1980. Ha iniziato a esporre da poco,scoperto dall’illustre critico Carlo Franza che lo impone in una serie di mostre a Firenze,Roma e Milano.Ha partecipato a rassegne d’arte in più parti d’Italia e sue opere figurano già in pinacoteche pubbliche.Ha vinto “Il Premio delle Arti Premio della Cultura” come artista emergente,edizione 2007, imposto da una giuria internazionale presieduta dal Prof. Carlo Franza. Servizi sulla sua arte sono apparsi sulla stampa italiana e in riviste internazionali.