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Mario Branca – Sculture
Se il lirismo avesse una forma sarebbe quella di un’imbarcazione aerea: una nave volante come se ne vedono nelle illustrazioni di alcuni vecchi libri di fiabe. Se la nave fosse un materiale sarebbe forgiata nel rame ossidato e la sua carena sfumerebbe dall’arancio al verde in mille onde fumose
Comunicato stampa
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Se il lirismo avesse una forma sarebbe quella di un’imbarcazione aerea: una nave volante come se ne vedono nelle illustrazioni di alcuni vecchi libri di fiabe. Se la nave fosse un materiale sarebbe forgiata nel rame ossidato e la sua carena sfumerebbe dall’arancio al verde in mille onde fumose.
Se questa nave possedesse un ideatore e un costruttore costui sarebbe Mario Branca. Uno scultore atipico, poiché di scultura è difficile parlare di fronte alle sue opere, talmente leggere da sembrare impalpabili. Eppure così consistenti nel metallo che le costituisce. Il rame si intreccia in forme levitanti, si erige in tondini allungati e flessibili che sostengono creature oniriche, pesci fluttuanti nel vuoto, elefanti dalle zampe sottili che sormontano grattacieli di cui rimane solo un’inconsistente scheletro; e ancora camaleonti golosi in bilico su esili rami, e rane nuotanti nell’aria. Forse è l’aria stessa la protagonista delle sculture di Branca; l’aria che in volute e spirali si insinua nel motivo dei fogli di rame traforati che divengono trini a sostegno di barche e pescherecci sospesi sulla superficie di un mare provvisoriamente calmo che minaccia burrasca; l’aria che scivola tra le eliche liriche di vecchi aeroplani e lungo le ali di deltaplani che rasentano le antenne e i semafori di città invisibili.
Mario Branca nasce a Milano nel 1977. Numerose sono le commissioni pubbliche realizzate la più recente a S. Margherita ligure composta da due elementi uno dei quali alto sei metri.
Il suo lavoro è trattato dalla Galleria Forni di Bologna -www.galleriaforni.it-
Se questa nave possedesse un ideatore e un costruttore costui sarebbe Mario Branca. Uno scultore atipico, poiché di scultura è difficile parlare di fronte alle sue opere, talmente leggere da sembrare impalpabili. Eppure così consistenti nel metallo che le costituisce. Il rame si intreccia in forme levitanti, si erige in tondini allungati e flessibili che sostengono creature oniriche, pesci fluttuanti nel vuoto, elefanti dalle zampe sottili che sormontano grattacieli di cui rimane solo un’inconsistente scheletro; e ancora camaleonti golosi in bilico su esili rami, e rane nuotanti nell’aria. Forse è l’aria stessa la protagonista delle sculture di Branca; l’aria che in volute e spirali si insinua nel motivo dei fogli di rame traforati che divengono trini a sostegno di barche e pescherecci sospesi sulla superficie di un mare provvisoriamente calmo che minaccia burrasca; l’aria che scivola tra le eliche liriche di vecchi aeroplani e lungo le ali di deltaplani che rasentano le antenne e i semafori di città invisibili.
Mario Branca nasce a Milano nel 1977. Numerose sono le commissioni pubbliche realizzate la più recente a S. Margherita ligure composta da due elementi uno dei quali alto sei metri.
Il suo lavoro è trattato dalla Galleria Forni di Bologna -www.galleriaforni.it-
03
marzo 2007
Mario Branca – Sculture
Dal 03 al 24 marzo 2007
arte contemporanea
Location
SPAZIO ROSSO TIZIANO
Piacenza, Via Giuseppe Taverna, 41, (Piacenza)
Piacenza, Via Giuseppe Taverna, 41, (Piacenza)
Orario di apertura
9.30-12.30 e 15.30-19
Lunedì chiuso, domenica su appuntamento
Vernissage
3 Marzo 2007, ore 18
Autore
Curatore