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Mario Camilli – Da Cielo a Terra
Il Viaggio, il primo e il più segnante per Camilli, è avvenuto nel 2000. La meta non è stata una tappa qualsiasi fra le tante nel mondo, ma un vero e proprio approdo a quella che per lui è diventata una seconda patria: Cuba.
Comunicato stampa
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Terminata la mostra collettiva Archetipi, l’omaggio all’ ex presidente UCAI Titta Bianchini, lo Spazio SV si accinge ad ospitare nuove mostre in concomitanza dell’apertura della Biennale di Arti Visive 2019 di Venezia.
Protagonista alla Scoletta di San Zaccaria dal 12 al 24 maggio è l’artista trevigiano Mario Camilli con la mostra personale dal titolo “Da cielo a terra”.
Nato e cresciuto a Montebelluna, in provincia di Treviso, Mario Camilli si è approcciato da autodidatta al mondo dell’arte in un tempo relativamente recente ma che lo ha portato ad esporre in numerosi paesi del mondo.
Caratteristiche che lo hanno da sempre contraddistinto sono state la costante sete di libertà e la curiosità di scoprire nuovi luoghi, realtà lontane, nuove relazioni. Il Viaggio, il primo e il più segnante per Camilli, è avvenuto nel 2000. La meta non è stata una tappa qualsiasi fra le tante nel mondo, ma un vero e proprio approdo a quella che per lui è diventata una seconda patria: Cuba.
Un mito infranto, la povertà e il profondo disagio sociale de L’Avana hanno cambiato per sempre gli occhi di chi da giovane sosteneva la rivoluzione al fine di una libertà forse fin troppo illusoria. Le contraddizioni che tuttora pervadono l’isola, insieme agli sguardi di chi ogni giorno fatica ad accaparrarsi il minimo indispensabile per sopravvivere ma senza mai risparmiare un sorriso, sono entrati intimamente nell’animo e nel cuore di Camilli.
Dopo aver visto un’umanità tanto calpestata quanto ricca di sorrisi e di generosità, la sua voglia di interrogarsi e di sperimentare l’hanno spinto a mettersi alla prova, comunicando con un nuovo linguaggio, sia in campo artistico, sia nell’esporsi intimamente in una continua ricerca spirituale.
La fede, una meta da lungo tempo prefissata e raggiunta negli anni con non poche difficoltà, è un tema caro all’artista, che ha rielaborato in chiave contemporanea e personale raccontandone la complessità e la moltitudine di sincretismi e simbologie.
Le tecniche miste adoperate da Camilli consistono nella commistione tra stampa digitale, grafica e interventi aggiuntivi con pennelli e aerografo su supporti di recupero o materiali di riciclo. Caratteristica dei suoi lavori è il vivace cromatismo ed in particolare quello che lui stesso definisce il “rosso Camilli”, un colore ricorrente nelle sue opere che varia in tutte le sue tonalità e sfumature, quasi a testimoniare un focolare di vita, di calore e forza.
Il percorso della mostra si suddivide in due sezioni principali, cielo e terra, con l’intenzione di focalizzare l’attenzione sui due campi di ricerca che sono la dimensione spirituale e terrena. La sezione “cielo” è un omaggio alla figura mariana e al ruolo della donna nella sfera prettamente religiosa, insieme ad un invito alla riflessione rapportata all’oggi. La sezione “terra” racchiude ulteriori tre indagini: l’esperienza di sofferenza vista a Cuba, la sua storia e il tema complesso e affascinante della Santeria; la volontà di racchiudere una parentesi di vita con il personalissimo tracciato vissuto dall’artista; la rappresentazione delle esperienze terrene, con le tentazioni, gli inganni, le gioie e le debolezze.
Una mostra che induce al viaggio, all’osservazione libera da pregiudizi precostituiti, per stimolare l’introspezione e la riflessione sulle tappe più importanti del nostro vissuto.
Protagonista alla Scoletta di San Zaccaria dal 12 al 24 maggio è l’artista trevigiano Mario Camilli con la mostra personale dal titolo “Da cielo a terra”.
Nato e cresciuto a Montebelluna, in provincia di Treviso, Mario Camilli si è approcciato da autodidatta al mondo dell’arte in un tempo relativamente recente ma che lo ha portato ad esporre in numerosi paesi del mondo.
Caratteristiche che lo hanno da sempre contraddistinto sono state la costante sete di libertà e la curiosità di scoprire nuovi luoghi, realtà lontane, nuove relazioni. Il Viaggio, il primo e il più segnante per Camilli, è avvenuto nel 2000. La meta non è stata una tappa qualsiasi fra le tante nel mondo, ma un vero e proprio approdo a quella che per lui è diventata una seconda patria: Cuba.
Un mito infranto, la povertà e il profondo disagio sociale de L’Avana hanno cambiato per sempre gli occhi di chi da giovane sosteneva la rivoluzione al fine di una libertà forse fin troppo illusoria. Le contraddizioni che tuttora pervadono l’isola, insieme agli sguardi di chi ogni giorno fatica ad accaparrarsi il minimo indispensabile per sopravvivere ma senza mai risparmiare un sorriso, sono entrati intimamente nell’animo e nel cuore di Camilli.
Dopo aver visto un’umanità tanto calpestata quanto ricca di sorrisi e di generosità, la sua voglia di interrogarsi e di sperimentare l’hanno spinto a mettersi alla prova, comunicando con un nuovo linguaggio, sia in campo artistico, sia nell’esporsi intimamente in una continua ricerca spirituale.
La fede, una meta da lungo tempo prefissata e raggiunta negli anni con non poche difficoltà, è un tema caro all’artista, che ha rielaborato in chiave contemporanea e personale raccontandone la complessità e la moltitudine di sincretismi e simbologie.
Le tecniche miste adoperate da Camilli consistono nella commistione tra stampa digitale, grafica e interventi aggiuntivi con pennelli e aerografo su supporti di recupero o materiali di riciclo. Caratteristica dei suoi lavori è il vivace cromatismo ed in particolare quello che lui stesso definisce il “rosso Camilli”, un colore ricorrente nelle sue opere che varia in tutte le sue tonalità e sfumature, quasi a testimoniare un focolare di vita, di calore e forza.
Il percorso della mostra si suddivide in due sezioni principali, cielo e terra, con l’intenzione di focalizzare l’attenzione sui due campi di ricerca che sono la dimensione spirituale e terrena. La sezione “cielo” è un omaggio alla figura mariana e al ruolo della donna nella sfera prettamente religiosa, insieme ad un invito alla riflessione rapportata all’oggi. La sezione “terra” racchiude ulteriori tre indagini: l’esperienza di sofferenza vista a Cuba, la sua storia e il tema complesso e affascinante della Santeria; la volontà di racchiudere una parentesi di vita con il personalissimo tracciato vissuto dall’artista; la rappresentazione delle esperienze terrene, con le tentazioni, gli inganni, le gioie e le debolezze.
Una mostra che induce al viaggio, all’osservazione libera da pregiudizi precostituiti, per stimolare l’introspezione e la riflessione sulle tappe più importanti del nostro vissuto.
12
maggio 2019
Mario Camilli – Da Cielo a Terra
Dal 12 al 24 maggio 2019
fotografia
Location
CENTRO D’ARTE SAN VIDAL
Venezia, Campo Di San Zaccaria, (Venezia)
Venezia, Campo Di San Zaccaria, (Venezia)
Orario di apertura
10.30-12.30 | 16.00-19.00 chiuso il lunedì
Vernissage
12 Maggio 2019, ore 17
Autore