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Mario Carbone – Lavorare in bianco e nero
In mostra circa 40 fotografie in bianco e nero e quattro docufilm su argomenti che spaziano dall’occupazione delle terre da parte dei contadini, alle interviste degli operai nelle fabbriche
Comunicato stampa
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La mostra multimediale Lavorare in bianco e nero. Mario Carbone: il lavoro negli anni Cinquanta e Sessanta – alla Casa della Memoria e della Storia di Roma dal 30 ottobre al 4 dicembre 2010 – presenta circa 40 fotografie in bianco e nero e quattro docufilm su argomenti che spaziano dall'occupazione delle terre da parte dei contadini, alle interviste degli operai nelle fabbriche: La fabbrica parla (regia di Mario Carbone, 1967); Sedici anni dopo Melissa (regia di Mario Carbone, 1965); L’isola più lontana (regia di Mario Carbone, 1965); Dove la terra è nera (regia di Mario Carbone, 1965). L’iniziativa è promossa da Roma Capitale, Assessorato alle Politiche Culturali e della Comunicazione in collaborazione con Zètema Progetto Cultura e curata da Annalisa Di Domenico.
Il mondo del lavoro negli anni Cinquanta e Sessanta del Novecento è il tema centrale proposto dal fotografo e regista Mario Carbone nelle inquadrature di Lavorare in bianco e nero. Immagini che arrivano da un’Italia apparentemente lontana e dimenticata, ma che attraverso queste fotografie e filmati torna prepotente alla memoria collegandosi alla realtà contemporanea e fornendo spunti di riflessione molteplici su un diverso approccio al lavoro e alla vita, anche considerando i problemi attuali di crisi economica e precarietà lavorativa.
In mostra dunque la realtà sociale ed economica di un recente passato, un mondo in cui “si lavorava per mangiare”, ogni azione quotidiana era rivolta alla famiglia e alla collettività e non avanzava molto tempo per attività diverse da quelle lavorative. Documenti utili con cui confrontare le condizioni dei lavoratori di ieri con quelle di oggi, riflettere sul lavoro minorile, o “vedere” un mondo del lavoro privo di regole e tutele.
Non meno interessante l'originale uso di cui Carbone si avvale del bianco e nero, i cui processi di sviluppo e stampa corrispondono a scelte autoriali ben precise
Mario Carbone, nato a San Sosti (Cosenza) nel 1924, apprende giovanissimo il mestiere di fotografo svolgendo un lungo apprendistato in diversi laboratori professionali. Il successivo trasferimento a Milano segna la nascita del suo interesse per la cronaca e la documentazione che si fa ancora più convincente nel 1955 con l’arrivo a Roma e l’avvio di un’intensa, quanto impegnativa, attività documentaristica in campo cinematografico.
Nel 1960 è in Lucania in compagnia di Carlo Levi per visitare i luoghi del romanzo autobiografico Cristo si è fermato ad Eboli. Le immagini realizzate durante questo viaggio confermano la sua propensione per una fotografia di indagine sociale.
Il mondo del lavoro negli anni Cinquanta e Sessanta del Novecento è il tema centrale proposto dal fotografo e regista Mario Carbone nelle inquadrature di Lavorare in bianco e nero. Immagini che arrivano da un’Italia apparentemente lontana e dimenticata, ma che attraverso queste fotografie e filmati torna prepotente alla memoria collegandosi alla realtà contemporanea e fornendo spunti di riflessione molteplici su un diverso approccio al lavoro e alla vita, anche considerando i problemi attuali di crisi economica e precarietà lavorativa.
In mostra dunque la realtà sociale ed economica di un recente passato, un mondo in cui “si lavorava per mangiare”, ogni azione quotidiana era rivolta alla famiglia e alla collettività e non avanzava molto tempo per attività diverse da quelle lavorative. Documenti utili con cui confrontare le condizioni dei lavoratori di ieri con quelle di oggi, riflettere sul lavoro minorile, o “vedere” un mondo del lavoro privo di regole e tutele.
Non meno interessante l'originale uso di cui Carbone si avvale del bianco e nero, i cui processi di sviluppo e stampa corrispondono a scelte autoriali ben precise
Mario Carbone, nato a San Sosti (Cosenza) nel 1924, apprende giovanissimo il mestiere di fotografo svolgendo un lungo apprendistato in diversi laboratori professionali. Il successivo trasferimento a Milano segna la nascita del suo interesse per la cronaca e la documentazione che si fa ancora più convincente nel 1955 con l’arrivo a Roma e l’avvio di un’intensa, quanto impegnativa, attività documentaristica in campo cinematografico.
Nel 1960 è in Lucania in compagnia di Carlo Levi per visitare i luoghi del romanzo autobiografico Cristo si è fermato ad Eboli. Le immagini realizzate durante questo viaggio confermano la sua propensione per una fotografia di indagine sociale.
29
ottobre 2010
Mario Carbone – Lavorare in bianco e nero
Dal 29 ottobre al 04 dicembre 2010
fotografia
Location
CASA DELLA MEMORIA E DELLA STORIA
Roma, Via Di San Francesco Di Sales, 5, (Roma)
Roma, Via Di San Francesco Di Sales, 5, (Roma)
Vernissage
29 Ottobre 2010, ore 17.30
Ufficio stampa
ZETEMA
Autore
Curatore