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Mario Carrieri – Amata Luce
La mostra propone per la prima volta in Italia il percorso creativo di Carrieri, permettendo di attraversare l’opera di uno dei più grandi fotografi italiani contemporanei, le cui immagini per ora sono presenti soltanto nelle più importanti collezioni americane.
Comunicato stampa
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Si inaugura mercoledì 20 ottobre 2004 alle ore 18.30 presso la Sala del Collezionista del Palazzo delle Stelline di Milano, la mostra “Amata luce” di Mario Carrieri a cura di Giovanni Chiaramonte. La mostra propone per la prima volta in Italia il percorso creativo di Carrieri, permettendo di attraversare l’opera di uno dei più grandi fotografi italiani contemporanei, le cui immagini per ora sono presenti soltanto nelle più importanti collezioni americane.
Nella coscienza della distanza incolmabile tra il proprio modo di operare e le miserie culturali e ideologiche che lo circondavano, Carrieri decide poi di continuare la propria ricerca artistica in totale solitudine, promuovendo a livello pubblico solo la sua attività professionale svolta con straordinario successo tra l’Europa e gli Stati Uniti nel campo dell’architettura e del design, lavorando per figure come Aldo Rossi, Renzo Piano, Norman Foster e aziende come Unifor, Knoll, Tecno.
La sua poetica decisamente personale, distante da ogni moda e da ogni ideologia dominante, scaturisce dalla drammatica dimensione in cui la buia gravità della terra dei viventi incontra la luce assoluta di un infinito mistero che corrode ogni limite umano, per aprire la visione al dinamismo della vita. Le cose, gli oggetti, le forme, le nature morte che compaiono nelle immagini di Carrieri escono da un nero buio e lancinante come un urlo diretto verso il dono della luce.
L’opera artistica di Mario Carrieri si concentra così sul tema della Natura morta, creando immagini straordinarie generate dall’alchimia di un processo di ripresa e di stampa assolutamente fuori dall’ordinario. E’ questa qualità a fare di Carrieri uno dei più affermati fotografi internazionali nel campo della fotografia d’arte e di design.
Nelle biografie apparse finora ha fatto scrivere di se: “Malgrado abbia un pessimo carattere e tenda all'isolamento, è stato qualche volta obbligato a fare alcune mostre personali e collettive. Appartenendo alla solitaria categoria dei visionari non ama, in fotografia, l'attimo fuggente. Forse è per questo che non gira con la macchina fotografica al collo, ma preferisce sopportare il calvario di girare il mondo trascinandosi appresso tutti i novecentosei chili della sua attrezzatura”.
Mario Carrieri nasce a Milano nel 1932. Figlio del grande poeta e critico d’arte Raffaele, cresce durante la stagione che vede Milano imporsi come città d’arte e di cultura a livello mondiale, e nella frequentazione di figure come Eugenio Montale, Lucio Fontana, Gio Ponti, Man Ray.
Nella sua precocissima vocazione alla fotografia Carrieri infonde tutta la passione e il grido che attraversava la poesia e l’arte visiva negli anni Cinquanta a Milano. Ventisettenne, pubblica nel 1959 il volume “Milano, Italia”, l’opera più importante realizzata nella fotografia italiana di quegli anni. Il Museum of Modern Art di New York e altri musei europei acquisiscono, per le loro collezioni, numerose immagini del volume.
In occasione della mostra viene pubblicato un volume, a cura di Giovanni Chiaramonte, realizzato da Ultreya per Edizioni della Meridiana.
Nella coscienza della distanza incolmabile tra il proprio modo di operare e le miserie culturali e ideologiche che lo circondavano, Carrieri decide poi di continuare la propria ricerca artistica in totale solitudine, promuovendo a livello pubblico solo la sua attività professionale svolta con straordinario successo tra l’Europa e gli Stati Uniti nel campo dell’architettura e del design, lavorando per figure come Aldo Rossi, Renzo Piano, Norman Foster e aziende come Unifor, Knoll, Tecno.
La sua poetica decisamente personale, distante da ogni moda e da ogni ideologia dominante, scaturisce dalla drammatica dimensione in cui la buia gravità della terra dei viventi incontra la luce assoluta di un infinito mistero che corrode ogni limite umano, per aprire la visione al dinamismo della vita. Le cose, gli oggetti, le forme, le nature morte che compaiono nelle immagini di Carrieri escono da un nero buio e lancinante come un urlo diretto verso il dono della luce.
L’opera artistica di Mario Carrieri si concentra così sul tema della Natura morta, creando immagini straordinarie generate dall’alchimia di un processo di ripresa e di stampa assolutamente fuori dall’ordinario. E’ questa qualità a fare di Carrieri uno dei più affermati fotografi internazionali nel campo della fotografia d’arte e di design.
Nelle biografie apparse finora ha fatto scrivere di se: “Malgrado abbia un pessimo carattere e tenda all'isolamento, è stato qualche volta obbligato a fare alcune mostre personali e collettive. Appartenendo alla solitaria categoria dei visionari non ama, in fotografia, l'attimo fuggente. Forse è per questo che non gira con la macchina fotografica al collo, ma preferisce sopportare il calvario di girare il mondo trascinandosi appresso tutti i novecentosei chili della sua attrezzatura”.
Mario Carrieri nasce a Milano nel 1932. Figlio del grande poeta e critico d’arte Raffaele, cresce durante la stagione che vede Milano imporsi come città d’arte e di cultura a livello mondiale, e nella frequentazione di figure come Eugenio Montale, Lucio Fontana, Gio Ponti, Man Ray.
Nella sua precocissima vocazione alla fotografia Carrieri infonde tutta la passione e il grido che attraversava la poesia e l’arte visiva negli anni Cinquanta a Milano. Ventisettenne, pubblica nel 1959 il volume “Milano, Italia”, l’opera più importante realizzata nella fotografia italiana di quegli anni. Il Museum of Modern Art di New York e altri musei europei acquisiscono, per le loro collezioni, numerose immagini del volume.
In occasione della mostra viene pubblicato un volume, a cura di Giovanni Chiaramonte, realizzato da Ultreya per Edizioni della Meridiana.
20
ottobre 2004
Mario Carrieri – Amata Luce
Dal 20 ottobre al 18 dicembre 2004
fotografia
Location
FONDAZIONE STELLINE – PALAZZO DELLE STELLINE
Milano, Corso Magenta, 61, (Milano)
Milano, Corso Magenta, 61, (Milano)
Orario di apertura
da martedì a sabato ore 10.00 – 19.00 (chiuso domenica)
Vernissage
20 Ottobre 2004, ore 18,30