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Mario Conti – Death Sleeps Red
Mostra fotografica
Comunicato stampa
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Dal 18 maggio al 7 giugno, Palazzo Fatta (Piazza Marina 19, Palermo) ospiterà “Death Sleeps Red”, mostra fotografica di Mario “Zri” Conti. L’evento, la cui inaugurazione si svolgerà a partire dalle 21.30, fa parte della rassegna fotografica POT-SHOW per celebrare il primo anno della testata potpourrimensile.com. Durante la serata, verranno proiettati dei lavori di Maria Pia Rizzo e verrà allestito un set fotografico a cura di Tony Rappa e Skip La Comune. Dopo la presentazione, performance musicali di Loozoo.
Dalla presentazione della giornalista di settore Maria Teresa Prestigiacomo, curatrice della mostra: «[…] Zri racconta un mondo sommerso, costruito attorno alla macellazione clandestina, operata ancora in segreto e tramandata da padre in figlio, un rituale da corrida in cui amore e morte, eros e thanatos, si fondono in una dimensione piena, mediterranea, gitana, in cui il sangue che scorre è il sacrificio di un popolo che offre al tempio del suo Dio il frutto del sudore della sua fronte, per la sopravvivenza della sua specie. Un rituale antico, quasi macabro, in cui il nero della morte è cancellato dai fiumi del rosso del sangue; una “ mattanza” che si consuma tra le campagne di un’isola sprofondata nei miti e nelle leggende greco-romane, albanesi, arabe, evocatorie della poetica legata ai versi “ Bevi, Rosmunda, nel teschio di tuo padre”, evocatorie di credenze antiche, popolari secondo cui alle gravide gioverebbe bere il sangue fresco di un animale ucciso. Non solo fotografia, dunque, quella di Mario Conti, che documenta la “ macellazione clandestina” […]. Il sangue si trasforma in straordinarie e misteriose gocce di rossa rugiada, il mantello peloso dell’animale sembra un prato grigio di un pianeta sconosciuto, in cui l’asino è il suo avatar piombato su un’altra galassia… un mondo diverso, dunque, appare ai nostri occhi, per mano di Mario Conti che imbastisce di geniale creatività un tema sofferto in un binomio in cui la straordinaria tecnica, lo scottante tema, i notevoli input di diversa natura, i pregnanti messaggi, delineano un fotografo pronto per affrontare il mercato internazionale […]».
Mario Conti intraprende l’attività artistica alla fine degli anni 80, iniziando con la pittura. Il suo interesse principale è la ricerca, in particolare concernente alcolore. Dopo varie mostre, collettive e personali, a livello nazionale, una breve frequenza presso l’Accademia delle Belle Arti di Palermo e qualche pubblicazione su riviste del settore (Flash Art, per citarne una), entra in contatto col rinomato critico d’arte Francesco Carbone, ideatore e fondatore del museo etnoantropologico “Godranopoli”. In quegli anni, Zri ha la possibilità di ampliare il proprio bagaglio culturale, scambiando idee con numerosi altri artisti, senza abbandonare il proprio interesse per le avanguardie. Fra il 2002 e il 2005, cura il lavoro degli scultori Angelo e Vincenzo Deguardi. Nel luglio del 2005, Zri è ideatore e direttore artistico di “Petra Vivendi -1° simposio regionale di scultura”, che ha coinvolto la provincia palermitana. L’interesse per la fotografia è collaterale alla sua ricerca artistica, portandolo ad esperienze sia con l’analogico che col digitale. Recentemente ha curato la fotografia di alcuni cataloghi d’arte.
Dalla presentazione della giornalista di settore Maria Teresa Prestigiacomo, curatrice della mostra: «[…] Zri racconta un mondo sommerso, costruito attorno alla macellazione clandestina, operata ancora in segreto e tramandata da padre in figlio, un rituale da corrida in cui amore e morte, eros e thanatos, si fondono in una dimensione piena, mediterranea, gitana, in cui il sangue che scorre è il sacrificio di un popolo che offre al tempio del suo Dio il frutto del sudore della sua fronte, per la sopravvivenza della sua specie. Un rituale antico, quasi macabro, in cui il nero della morte è cancellato dai fiumi del rosso del sangue; una “ mattanza” che si consuma tra le campagne di un’isola sprofondata nei miti e nelle leggende greco-romane, albanesi, arabe, evocatorie della poetica legata ai versi “ Bevi, Rosmunda, nel teschio di tuo padre”, evocatorie di credenze antiche, popolari secondo cui alle gravide gioverebbe bere il sangue fresco di un animale ucciso. Non solo fotografia, dunque, quella di Mario Conti, che documenta la “ macellazione clandestina” […]. Il sangue si trasforma in straordinarie e misteriose gocce di rossa rugiada, il mantello peloso dell’animale sembra un prato grigio di un pianeta sconosciuto, in cui l’asino è il suo avatar piombato su un’altra galassia… un mondo diverso, dunque, appare ai nostri occhi, per mano di Mario Conti che imbastisce di geniale creatività un tema sofferto in un binomio in cui la straordinaria tecnica, lo scottante tema, i notevoli input di diversa natura, i pregnanti messaggi, delineano un fotografo pronto per affrontare il mercato internazionale […]».
Mario Conti intraprende l’attività artistica alla fine degli anni 80, iniziando con la pittura. Il suo interesse principale è la ricerca, in particolare concernente alcolore. Dopo varie mostre, collettive e personali, a livello nazionale, una breve frequenza presso l’Accademia delle Belle Arti di Palermo e qualche pubblicazione su riviste del settore (Flash Art, per citarne una), entra in contatto col rinomato critico d’arte Francesco Carbone, ideatore e fondatore del museo etnoantropologico “Godranopoli”. In quegli anni, Zri ha la possibilità di ampliare il proprio bagaglio culturale, scambiando idee con numerosi altri artisti, senza abbandonare il proprio interesse per le avanguardie. Fra il 2002 e il 2005, cura il lavoro degli scultori Angelo e Vincenzo Deguardi. Nel luglio del 2005, Zri è ideatore e direttore artistico di “Petra Vivendi -1° simposio regionale di scultura”, che ha coinvolto la provincia palermitana. L’interesse per la fotografia è collaterale alla sua ricerca artistica, portandolo ad esperienze sia con l’analogico che col digitale. Recentemente ha curato la fotografia di alcuni cataloghi d’arte.
18
maggio 2010
Mario Conti – Death Sleeps Red
Dal 18 maggio al 07 giugno 2010
fotografia
Location
PALAZZO FATTA – IL 700
Palermo, Piazza Marina, 19, (Palermo)
Palermo, Piazza Marina, 19, (Palermo)
Vernissage
18 Maggio 2010, ore 21,30
Autore