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Mario Converio – L’armonia del Ferro
In esposizione le opere di Mario Converio, artista della forgia, riconosciuto a livello internazionale, aggiudicandosi più volte il titolo di Campione del Mondo del Ferro Battuto.
Comunicato stampa
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L’artista scledense è conosciuto in tutto il mondo per le sue sculture in ferro battuto. Il ferro è il metallo maggiormente diffuso nella terra, un materiale duttile e chimicamente sensibile che reagisce per azione combinata di aria ed acqua, dando luogo alla ruggine, un ossido idrato, che gli conferisce una diversa cromia e porosità. La sua forgiatura non è semplice, richiede una buona percezione della forma, un’affinata manualità e possente forza fisica. Converio, grazie ad un sapiente uso combinato di acidi e vernici, riesce a fissare sulla stessa lamina metallica i toni di grigio,la terra di Siena bruciata, l’ocra gialla, i verdi: il cinabro, lo smeraldo e l’ossido di cromo.
A Vicenza si hanno notizie della costituzione della Fraglia dei Fabbri a partire dal 1311. Il ferro si estraeva dalla pirite, il minerale di solfuro di ferro che più abbonda nel vicentino. La lavorazione dei metalli era fiorente grazie anche alla presenza nelle valli dell’Astico e del Leogra di molte miniere di rame, stagno, piombo ed anche oro ed argento, ma soprattutto di ferro. Protettore dei fabbri era S. Alò (S. Eligio), lo stesso degli orefici, la cui festività cade il 25 giugno.
Mario Converio ha ricevuto moltissimi riconoscimenti anche a livello internazionale, aggiudicandosi più volte il titolo di Campione del Mondo del Ferro Battuto e di Sculture di Ghiaccio, altra sua grande passione. L’intreccio tra la vita sociale e la vita artistica ha prodotto opere che hanno un unico filo conduttore: trasformare la materia grezza, il ferro, in elemento vitale che si traduce in corpo, pelle, natura, o raffinate combinazioni astratte in cui il volume, la superficie, diventano elemento tattile e sensoriale.
Le opere realizzate emanano una dirompente vitalità; spesso ritraggono donne bellissime dai corpi suadenti, elementi della natura o piccoli animali. La cura del dettaglio smaterializza la pesantezza e la staticità del ferro, caricandolo di dinamica armonia. I corpi si snodano e si fondono nello spazio, le membra si sfaldano e si assottigliano fino a scomparire, investendo di mistero l’identità di queste splendide donne dai nomi mitologi. Da alcuni anni, Converio oltre a modellare uniformi lamiere di ferro, ha sperimentato l’uso di reti metalliche con trame più o meno fitte di filo di ferro e di lamiere traforate prima della forgiatura. Questo tipo di lavorazione richiede maggiore attenzione e delicatezza ma l’effetto è sorprendente sopratutto se messo in relazione a fonti luminose.
A Vicenza si hanno notizie della costituzione della Fraglia dei Fabbri a partire dal 1311. Il ferro si estraeva dalla pirite, il minerale di solfuro di ferro che più abbonda nel vicentino. La lavorazione dei metalli era fiorente grazie anche alla presenza nelle valli dell’Astico e del Leogra di molte miniere di rame, stagno, piombo ed anche oro ed argento, ma soprattutto di ferro. Protettore dei fabbri era S. Alò (S. Eligio), lo stesso degli orefici, la cui festività cade il 25 giugno.
Mario Converio ha ricevuto moltissimi riconoscimenti anche a livello internazionale, aggiudicandosi più volte il titolo di Campione del Mondo del Ferro Battuto e di Sculture di Ghiaccio, altra sua grande passione. L’intreccio tra la vita sociale e la vita artistica ha prodotto opere che hanno un unico filo conduttore: trasformare la materia grezza, il ferro, in elemento vitale che si traduce in corpo, pelle, natura, o raffinate combinazioni astratte in cui il volume, la superficie, diventano elemento tattile e sensoriale.
Le opere realizzate emanano una dirompente vitalità; spesso ritraggono donne bellissime dai corpi suadenti, elementi della natura o piccoli animali. La cura del dettaglio smaterializza la pesantezza e la staticità del ferro, caricandolo di dinamica armonia. I corpi si snodano e si fondono nello spazio, le membra si sfaldano e si assottigliano fino a scomparire, investendo di mistero l’identità di queste splendide donne dai nomi mitologi. Da alcuni anni, Converio oltre a modellare uniformi lamiere di ferro, ha sperimentato l’uso di reti metalliche con trame più o meno fitte di filo di ferro e di lamiere traforate prima della forgiatura. Questo tipo di lavorazione richiede maggiore attenzione e delicatezza ma l’effetto è sorprendente sopratutto se messo in relazione a fonti luminose.
09
novembre 2011
Mario Converio – L’armonia del Ferro
Dal 09 novembre 2011 al 09 marzo 2012
arte contemporanea
arti decorative e industriali
arti decorative e industriali
Location
VIART – ARTIGIANATO ARTISTICO VICENTINO
Vicenza, Contrà Del Monte, 13, (Vicenza)
Vicenza, Contrà Del Monte, 13, (Vicenza)
Orario di apertura
martedì, giovedì, sabato e domenica dalle 10:00-12:30 e dalle 15:00-19:00, mercoledì e venerdì dalle 15:00-19:00.
Vernissage
9 Novembre 2011, ore 10,00
Autore
Curatore