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Mario D’Amico – L’uomo e la città
Mario D’Amico fa una pittura che gioca col tempo: lo dilata, lo sospende. E in questo tempo sospeso, dilatato, l’Uomo e la Città affiorano alla luce tenue delle nostre coscienze per quello che sono oggi, tra solitudini e alienazioni, in un rapporto sempre in qualche modo sbilanciato…
Comunicato stampa
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Comunicato Stampa
Mario D’Amico, L’uomo e la città
Mostra di pittura a cura di Virgilio Patarini
Si inaugura martedì 27 novembre 2018, alle ore 18, presso allo Spazio E di Milano, Alzaia Naviglio Grande, 4, la mostra personale di Mario D’Amico intitolata “L’uomo e la città”, a cura di Virgilio Patarini e con l’organizzazione di Zamenhof Art - Vi.P. Gallery.
Dell’artista romano saranno presentate una ventina di opere recenti e recentissime di medio formato che indagano i rapporti tra uomo e contesto metropolitano in chiave spiccatamente metafisica.
Ha scritto di lui Salvatore Fiume, in uno scambio epistolare: “Caro D’Amico, molti sono quelli che fanno la pittura e la fanno anche bene, ma quelli che con la pittura fanno anche poesia sono pochi, anzi pochissimi, tra questi ci sei tu. Che bellezza!”
Qui di seguito una breve presentazione della mostra e una nota biografica.
In allegato foto di due opere in mostra
(Per il programma degli eventi della stagione 2018/2019 organizzati da Zamenhof Art a Milano allo Spazio E, ma anche a Roma e Venezia, clicca qu: https://www.zamenhofart.it/ )
MARIO D’AMICO L’UOMO E LA CITTÀ
Mario D’Amico fa una pittura senza tempo. Eppure con questa pittura è capace di raccontarci il nostro tempo con precisione algebrica e con toni di struggente elegia. Il rapporto tra l’Uomo e la Città è al centro della sua indagine paziente, minuziosa, precisa eppure mai ridondante, mai retorica, capace di invenzioni poetiche e metaforiche.
Mario D’Amico fa una pittura che gioca col tempo: lo dilata, lo sospende. E in questo tempo sospeso, dilatato, l’Uomo e la Città affiorano alla luce tenue delle nostre coscienze per quello che sono oggi, tra solitudini e alienazioni, in un rapporto sempre in qualche modo sbilanciato. O l’Uomo è una minuscola, scialba figurina indistinta che a malapena si scorge tra i Palazzi squadrati e incombenti, e la Città regna sovrana e silenziosa, gigantesca e ineffabile; Oppure viceversa, un Uomo enorme ma senza volto sovrasta i Palazzi per spostarli, sradicarli e trapiantarli altrove o per piantare sopra ognuno di essi un minuscolo scheletrico alberello, nel tentativo titanico e forse velleitario di dare vita ad una nuova più “umana”, ragionevole piuttosto che razionale, urbanizzazione.
Mario D’Amico fa una pittura d’altri tempi, anche tecnicamente. Piccoli formati. Olio su tela. Eppure ogni suo quadro è un’epifania di assoluta attualità: un’epifania che di volta in volta ci rivela un’aporia -aperta come una ferita- o un’utopia – bruciante e disattesa come un sogno che al risveglio si dissolve- dei nostri tempi inquieti.
E in tutto quel silenzio assordante, in tutti quegli uomini senza volto, manichini di spiccata umanità, in tutti quei palazzi squadrati, in tutte quelle città sospese, astratte eppure così concrete… in tutti quegli enigmi, in tutte quelle metafore poetiche, sfumate eppure così definite, non possiamo non scorgere con evidente ambiguità una diretta discendenza dalla Metafisica di De Chirico e di Carrà: De Chirico per i temi, Carrà per la tavolozza. Eppure non c’è nulla di anacronistico in questa pittura d’altri tempi. Forse potremmo chiamarla “Metafisica 2.0”.
Virgilio Patarini
MARIO D’AMICO NOTA BIOGRAFICA
Nato in Tunisia nel 1935, l'autore si è dedicato fin da giovanissimo al disegno e alla pittura. L'itinerario artistico dell'autore, avviato nel lontano 1953 nell'atelier romano del pittore Giovanni Consolazione in via del Vantaggio e nella Scuola di nudo dell'Accademia di Belle Arti di Roma, lo ha poi visto presente in numerose manifestazioni culturali (premio Città di Roma, Premio Marco Aurelio, Salone degli indipendenti a Parigi nel 1985, XXII premio internazionale d'arte contemporanea di Monte-Carlo) e in mostre personali e collettive a Roma, Palermo, Milano, Torino, Ferrara, Cesenatico, Venezia.
Tra le mostre principali ricordiamo la personale all’Hotel de Paris di Monte-Carlo nel 1988, e più recentemente: la personale “Geometrie Silenziose” presso la sede di “Federculture” a Roma nel 2007; personale “Opere da Monte Carlo a Ortisei “ alla Casa della Cultura di Ortisei – Val Gardena nel 2008; personale Galleria “Arte e Profumi“ Roma, febbraio 2009; personale “Immagini di realtà invisibili “Circolo culturale Ministero Affari Esteri”, Roma aprile 2010; personale “Silenzi“ Circolo Culturale e Artistico di Ortisei, agosto 2011; Mostra “Sei artisti per sei regioni“ Galleria d’Arte “La Telaccia“ - Torino, maggio 2012. Personale a Piacenza complesso museale Ricci Oddi dal 3 al 14 maggio 2015. Personale a Cremona , galleria “ Immagini Spazio Arte “ dal 24 maggio al 13 giugno 2015. Personale a Milano , Galleria "Spazio E" ai Navigli , 28 aprile - 6 maggio 2016. Personale a Bologna, Galleria Wikiarte, 21 maggio - 2 giugno 2016. Personale a Roma, Galleria Vittoria , 28 marzo - 10 aprile 2017. Personale a Venezia, Galleria ItinerArte, 22 - 28 aprile 2017
Vive e lavora a Roma
Mario D’Amico, L’uomo e la città
Mostra di pittura a cura di Virgilio Patarini
Si inaugura martedì 27 novembre 2018, alle ore 18, presso allo Spazio E di Milano, Alzaia Naviglio Grande, 4, la mostra personale di Mario D’Amico intitolata “L’uomo e la città”, a cura di Virgilio Patarini e con l’organizzazione di Zamenhof Art - Vi.P. Gallery.
Dell’artista romano saranno presentate una ventina di opere recenti e recentissime di medio formato che indagano i rapporti tra uomo e contesto metropolitano in chiave spiccatamente metafisica.
Ha scritto di lui Salvatore Fiume, in uno scambio epistolare: “Caro D’Amico, molti sono quelli che fanno la pittura e la fanno anche bene, ma quelli che con la pittura fanno anche poesia sono pochi, anzi pochissimi, tra questi ci sei tu. Che bellezza!”
Qui di seguito una breve presentazione della mostra e una nota biografica.
In allegato foto di due opere in mostra
(Per il programma degli eventi della stagione 2018/2019 organizzati da Zamenhof Art a Milano allo Spazio E, ma anche a Roma e Venezia, clicca qu: https://www.zamenhofart.it/ )
MARIO D’AMICO L’UOMO E LA CITTÀ
Mario D’Amico fa una pittura senza tempo. Eppure con questa pittura è capace di raccontarci il nostro tempo con precisione algebrica e con toni di struggente elegia. Il rapporto tra l’Uomo e la Città è al centro della sua indagine paziente, minuziosa, precisa eppure mai ridondante, mai retorica, capace di invenzioni poetiche e metaforiche.
Mario D’Amico fa una pittura che gioca col tempo: lo dilata, lo sospende. E in questo tempo sospeso, dilatato, l’Uomo e la Città affiorano alla luce tenue delle nostre coscienze per quello che sono oggi, tra solitudini e alienazioni, in un rapporto sempre in qualche modo sbilanciato. O l’Uomo è una minuscola, scialba figurina indistinta che a malapena si scorge tra i Palazzi squadrati e incombenti, e la Città regna sovrana e silenziosa, gigantesca e ineffabile; Oppure viceversa, un Uomo enorme ma senza volto sovrasta i Palazzi per spostarli, sradicarli e trapiantarli altrove o per piantare sopra ognuno di essi un minuscolo scheletrico alberello, nel tentativo titanico e forse velleitario di dare vita ad una nuova più “umana”, ragionevole piuttosto che razionale, urbanizzazione.
Mario D’Amico fa una pittura d’altri tempi, anche tecnicamente. Piccoli formati. Olio su tela. Eppure ogni suo quadro è un’epifania di assoluta attualità: un’epifania che di volta in volta ci rivela un’aporia -aperta come una ferita- o un’utopia – bruciante e disattesa come un sogno che al risveglio si dissolve- dei nostri tempi inquieti.
E in tutto quel silenzio assordante, in tutti quegli uomini senza volto, manichini di spiccata umanità, in tutti quei palazzi squadrati, in tutte quelle città sospese, astratte eppure così concrete… in tutti quegli enigmi, in tutte quelle metafore poetiche, sfumate eppure così definite, non possiamo non scorgere con evidente ambiguità una diretta discendenza dalla Metafisica di De Chirico e di Carrà: De Chirico per i temi, Carrà per la tavolozza. Eppure non c’è nulla di anacronistico in questa pittura d’altri tempi. Forse potremmo chiamarla “Metafisica 2.0”.
Virgilio Patarini
MARIO D’AMICO NOTA BIOGRAFICA
Nato in Tunisia nel 1935, l'autore si è dedicato fin da giovanissimo al disegno e alla pittura. L'itinerario artistico dell'autore, avviato nel lontano 1953 nell'atelier romano del pittore Giovanni Consolazione in via del Vantaggio e nella Scuola di nudo dell'Accademia di Belle Arti di Roma, lo ha poi visto presente in numerose manifestazioni culturali (premio Città di Roma, Premio Marco Aurelio, Salone degli indipendenti a Parigi nel 1985, XXII premio internazionale d'arte contemporanea di Monte-Carlo) e in mostre personali e collettive a Roma, Palermo, Milano, Torino, Ferrara, Cesenatico, Venezia.
Tra le mostre principali ricordiamo la personale all’Hotel de Paris di Monte-Carlo nel 1988, e più recentemente: la personale “Geometrie Silenziose” presso la sede di “Federculture” a Roma nel 2007; personale “Opere da Monte Carlo a Ortisei “ alla Casa della Cultura di Ortisei – Val Gardena nel 2008; personale Galleria “Arte e Profumi“ Roma, febbraio 2009; personale “Immagini di realtà invisibili “Circolo culturale Ministero Affari Esteri”, Roma aprile 2010; personale “Silenzi“ Circolo Culturale e Artistico di Ortisei, agosto 2011; Mostra “Sei artisti per sei regioni“ Galleria d’Arte “La Telaccia“ - Torino, maggio 2012. Personale a Piacenza complesso museale Ricci Oddi dal 3 al 14 maggio 2015. Personale a Cremona , galleria “ Immagini Spazio Arte “ dal 24 maggio al 13 giugno 2015. Personale a Milano , Galleria "Spazio E" ai Navigli , 28 aprile - 6 maggio 2016. Personale a Bologna, Galleria Wikiarte, 21 maggio - 2 giugno 2016. Personale a Roma, Galleria Vittoria , 28 marzo - 10 aprile 2017. Personale a Venezia, Galleria ItinerArte, 22 - 28 aprile 2017
Vive e lavora a Roma
27
novembre 2018
Mario D’Amico – L’uomo e la città
Dal 27 novembre al 06 dicembre 2018
arte contemporanea
Location
VI.P. GALLERY MILANO
Milano, Alzaia Naviglio Grande, 4, (Milano)
Milano, Alzaia Naviglio Grande, 4, (Milano)
Orario di apertura
tutti i giorni ore 15-19; sabato e domenica ore 11-19; chiuso il lunedì
Vernissage
27 Novembre 2018, ore 18
Autore
Curatore