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Mario Eremita
Eremita è un esempio tra pochi, nel panorama dell’arte contemporanea. Nelle opere sintesi e retorica, magistralmente dominate, trattano le contraddizioni dell’esistenza e la condizione umana
Comunicato stampa
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olii su tavola, disegni a china e tecnica mista, bassorilievi in argento, sculture in bronzo, argento e oro.
Nelle opere di Eremita la critica ha riscontrato l'eco del filone cosiddetto "maudit" che va dalla pittura di Bosch a quella di Bacon con forti richiami alla pittura nordica e a Durer per la grafica.
Eremita è un esempio tra pochi, nel panorama dell'arte contemporanea. Nelle opere sintesi e retorica, magistralmente dominate, trattano le contraddizioni dell'esistenza e la condizione umana. Qui l'arte ha dignità ed è cosa seria, non vi sono rilassamenti o abbandoni a fantasie vacue. Qui l'arte non è avvilita dalla quotidianità ma mantiene con fermezza il suo scopo: comunicare alla posterità.
I contenuti trattano dell'Umana Vicenda e sono basati sull'introspezione e l'autoanalisi che, dall'individuo, si estende alla comunità, soffermandosi su temi di fervida attualità: la crudezza e le contraddizioni dell'esistenza, l'alienazione, l'ottundimento della ragione, la degenerazione delle alte aspirazioni umane, contrastate dalla femminilità come forma rinnovatrice, dall'erotismo come mistico rito catartico, dall'ossessione dell'amore attraverso l'espressione universalmente comprensibile dell'arte.
Vivo e sempre presente inoltre lo spaccato interiore che è ricco di rimembranze della giovinezza tormentata e di amore per la poesia contemporanea del nostro paese: Tonino Guerra, Federico Fellini, Pier Paolo Pasolini, Giuseppe Ungaretti sono, per Mario Eremita, i principali riferimenti culturali.
Nelle opere di Eremita la critica ha riscontrato l'eco del filone cosiddetto "maudit" che va dalla pittura di Bosch a quella di Bacon con forti richiami alla pittura nordica e a Durer per la grafica.
Eremita è un esempio tra pochi, nel panorama dell'arte contemporanea. Nelle opere sintesi e retorica, magistralmente dominate, trattano le contraddizioni dell'esistenza e la condizione umana. Qui l'arte ha dignità ed è cosa seria, non vi sono rilassamenti o abbandoni a fantasie vacue. Qui l'arte non è avvilita dalla quotidianità ma mantiene con fermezza il suo scopo: comunicare alla posterità.
I contenuti trattano dell'Umana Vicenda e sono basati sull'introspezione e l'autoanalisi che, dall'individuo, si estende alla comunità, soffermandosi su temi di fervida attualità: la crudezza e le contraddizioni dell'esistenza, l'alienazione, l'ottundimento della ragione, la degenerazione delle alte aspirazioni umane, contrastate dalla femminilità come forma rinnovatrice, dall'erotismo come mistico rito catartico, dall'ossessione dell'amore attraverso l'espressione universalmente comprensibile dell'arte.
Vivo e sempre presente inoltre lo spaccato interiore che è ricco di rimembranze della giovinezza tormentata e di amore per la poesia contemporanea del nostro paese: Tonino Guerra, Federico Fellini, Pier Paolo Pasolini, Giuseppe Ungaretti sono, per Mario Eremita, i principali riferimenti culturali.
14
febbraio 2004
Mario Eremita
Dal 14 febbraio al 30 aprile 2004
arte contemporanea
Location
GALLERIA D’ARTE III MILLENNIO
Venezia, Rio Terà de le Colonne (San Marco), 1047, (VENEZIA)
Venezia, Rio Terà de le Colonne (San Marco), 1047, (VENEZIA)
Orario di apertura
dalle 10 alle 13 – dalle 15 alle 20 lunedì chiuso
Vernissage
14 Febbraio 2004, ore 17