Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Mario Giacobone – Impression
Luci, ombre, colori vividi, tonalità accecanti sono elementi caratterizzati da una propria natura vigorosa che avvolge, in modo possente, i soggetti dipinti o ritratti, catalizzandone la forma fino a farla poi esplodere tramite una vera e propria accensione della materia cromatica
Comunicato stampa
Segnala l'evento
IMPRESSION
DI MARIO GIACOBONE
a cura di Mario Giacobone
Presentazione di Luigi Fusco
Inaugurazione venerdì 16 dicembre, ore 18,00
Spazio espositivo: Museo Civico Arte Contemporanea “Terra di Lavoro” & Cittadella dell’Arte –
Chiostro dei Carmelitani, Via Asilo Infantile 1 – 81043 Capua (CE) – 0823961030
Titolo dell'evento: “Impression di Mario Giacobone”
Datai vernissage: venerdì 16 dicembre 2011
Orario vernissage: ore 18,00
Durata: fino al 23 dicembre
Biglietti: ingresso libero
A cura di: Mario Giacobone
Intervento critico: Luigi Fusco
Artisti: Mario Giacobone
Genere: arte contemporanea
Ufficio stampa: Maria Beatrice Crisci – Email: bcrisci@tin.it
Testo Critico: “Impression”
La terminologia anglosassone, storicamente, non è quasi mai stata associata all’ambito delle
arti e raramente è stata utilizzata per definire un qualsiasi genere artistico. Al contempo, per la
maggiore, sono stati i termini francesi che hanno condizionato fortemente l’etichettatura di una
particolare tendenza o forma d’arte. Tali principi sono, però, per lo più legati a visioni passatiste
che, non sempre, si accordano con le attuali forme espressive; di contro l’ausilio di una parola
come “Impression”, che tradotta in italiano sta a significare “Impressione”, può rendere più
accattivante e forse anche più suggestiva l’analisi ed anche la comprensione di una specifica
produzione d’arte, specialmente se essa è strettamente correlata alla pittura.
Questo inciso fornisce una opportuna identificazione dell’attuale produzione pittorica di Mario
Giacobone, autore già evidenziatosi per i suoi straordinari ritratti di musicisti famosi degli anni
Sessanta e Settanta. Non a caso i suoi recenti lavori sono il frutto di una più attenta e meticolosa
riflessione sui fenomeni tecnici e figurativi che fecero da fondamento per la nascita, nella seconda
metà dell’Ottocento, dell’Impressionismo francese. Il percorso, al riguardo, condotto dal giovane
autore capuano è quasi una sorta di parallelismo con quello che venne effettuato, intorno agli
Sessanta del XIX secolo, da grandi maestri come Manet, Monet o Degas. Dal realismo, venato di
non poche accezioni romantiche, dei ritratti dei noti musicisti rock e jazz alla riscoperta della pittura
di paesaggio, Giacobone è riuscito a recuperare uno stile e, contemporaneamente, a rinnovarlo
introducendo nei suoi quadri interventi cromatici e materici che sono associabili al “dripping” di
Pollock. Si è così i fronte ad un tipo di produzione che dal punto di vista iconografico è trasversale,
poiché i soggetti rappresentati non rispondono ad una corrente specifica, ma sono il frutto di una
logica creativa che tiene conto solo ed esclusivamente della volontà intellettuale del pittore. In
merito, ed anche in maniera involontaria, l’autore ha, per certi versi, risuscitato il principio di
negazione dell’importanza del soggetto, portando, sullo stesso piano, generi differenti: quello
storico, quello paesaggistico, quello del ritratto e non ultimo quello della “invenzione” informale.
Anticonvenziale per eccellenza, ma spudoratamente attratto dalle tradizionali tecniche pittoriche,
Giacobone si pone all’attenzione del cultore d’arte mostrando la propria soggettività artistica e
svelando le proprie emozioni.
Ogni suo dipinto è sempre il risultato di una impareggiabile “maniera” che non esclude colpi
vibranti di pennelli e di spatole. I quadri rispondo, poi, a delle logiche trionfalistiche, dove a
primeggiare è la stesura del colore, a tempera o ad olio, su superfici uniformi e vibranti come se
fossero delle materie vive.
L’artista “impressiona” anche per la sua versatile rapidità di esecuzione; attraverso ampie e decise
pennellate è riuscito, specialmente nella recente produzione, a far emergere paesaggi incontaminati,
quasi bucolici, in cui filtrano dei messaggi subliminali volti a far scoprire le sue sensazioni e le
sue percezioni visive. Sono, difatti, queste opere delle straordinarie prove di pittura dal vero. Luci,
ombre, colori vividi, tonalità accecanti sono elementi caratterizzati da una propria natura vigorosa
che avvolge, in modo possente, i soggetti dipinti o ritratti, catalizzandone la forma fino a farla poi
esplodere tramite una vera e propria accensione della materia cromatica.
Tutto passa e tutto si dimentica, non c’è fondamento come non esiste un punto di arrivo, sono questi i tratti edificanti della ricerca pittorica di Mario Giacobone, giovane, già divenuto maestro, che di certo vorrà continuare ad “impressionare”con le sue opere.
Luigi Fusco
Mario Giacobone
nato a Capua, si è formato da autodidatta cominciando a disegnare i ritratti di musicisti famosi degli
anni Sessanta e Settanta, specializzandosi nella pittura ad acrilico e nella realizzazione di lavori
grafici che celebrano le grandi personalità del rock, del jazz e del blues.
Vive e lavora a Capua (Caserta) dove svolge l'attività di pittore e di musicista.
Museo Civico Arte Contemporanea “Terra di Lavoro” & Cittadella dell’Arte
Il Museo & Cittadella dell’Arte si propone come punto di incontro e di scambi culturali fra
gli artisti della Provincia di Caserta, in un comune, come Capua, già attivo nell’ambito della
promozione dell’arte contemporanea.
Promotori del progetto sono il Presidente, Sindaco dott. Carmine Antropoli, il Direttore del Museo,
Prof. Sac. don Giuseppe Centore, ed il Direttore Artistico, dott. Luigi Brandi.
Il MAC, acronimo del museo capuano, è uno spazio, creato all’interno del recuperato Monastero dei
Padri Conventuali di Santa Maria del Carmelo, che ospita gli studi ed i laboratori degli artisti della
provincia di Caserta e le mostre di noti ed importanti maestri locali e internazionali.
Diversi sono stati gli eventi inaugurati dall’apertura del Museo & Cittadella dell’Arte, avvenuta il 5
dicembre del 2009.
DI MARIO GIACOBONE
a cura di Mario Giacobone
Presentazione di Luigi Fusco
Inaugurazione venerdì 16 dicembre, ore 18,00
Spazio espositivo: Museo Civico Arte Contemporanea “Terra di Lavoro” & Cittadella dell’Arte –
Chiostro dei Carmelitani, Via Asilo Infantile 1 – 81043 Capua (CE) – 0823961030
Titolo dell'evento: “Impression di Mario Giacobone”
Datai vernissage: venerdì 16 dicembre 2011
Orario vernissage: ore 18,00
Durata: fino al 23 dicembre
Biglietti: ingresso libero
A cura di: Mario Giacobone
Intervento critico: Luigi Fusco
Artisti: Mario Giacobone
Genere: arte contemporanea
Ufficio stampa: Maria Beatrice Crisci – Email: bcrisci@tin.it
Testo Critico: “Impression”
La terminologia anglosassone, storicamente, non è quasi mai stata associata all’ambito delle
arti e raramente è stata utilizzata per definire un qualsiasi genere artistico. Al contempo, per la
maggiore, sono stati i termini francesi che hanno condizionato fortemente l’etichettatura di una
particolare tendenza o forma d’arte. Tali principi sono, però, per lo più legati a visioni passatiste
che, non sempre, si accordano con le attuali forme espressive; di contro l’ausilio di una parola
come “Impression”, che tradotta in italiano sta a significare “Impressione”, può rendere più
accattivante e forse anche più suggestiva l’analisi ed anche la comprensione di una specifica
produzione d’arte, specialmente se essa è strettamente correlata alla pittura.
Questo inciso fornisce una opportuna identificazione dell’attuale produzione pittorica di Mario
Giacobone, autore già evidenziatosi per i suoi straordinari ritratti di musicisti famosi degli anni
Sessanta e Settanta. Non a caso i suoi recenti lavori sono il frutto di una più attenta e meticolosa
riflessione sui fenomeni tecnici e figurativi che fecero da fondamento per la nascita, nella seconda
metà dell’Ottocento, dell’Impressionismo francese. Il percorso, al riguardo, condotto dal giovane
autore capuano è quasi una sorta di parallelismo con quello che venne effettuato, intorno agli
Sessanta del XIX secolo, da grandi maestri come Manet, Monet o Degas. Dal realismo, venato di
non poche accezioni romantiche, dei ritratti dei noti musicisti rock e jazz alla riscoperta della pittura
di paesaggio, Giacobone è riuscito a recuperare uno stile e, contemporaneamente, a rinnovarlo
introducendo nei suoi quadri interventi cromatici e materici che sono associabili al “dripping” di
Pollock. Si è così i fronte ad un tipo di produzione che dal punto di vista iconografico è trasversale,
poiché i soggetti rappresentati non rispondono ad una corrente specifica, ma sono il frutto di una
logica creativa che tiene conto solo ed esclusivamente della volontà intellettuale del pittore. In
merito, ed anche in maniera involontaria, l’autore ha, per certi versi, risuscitato il principio di
negazione dell’importanza del soggetto, portando, sullo stesso piano, generi differenti: quello
storico, quello paesaggistico, quello del ritratto e non ultimo quello della “invenzione” informale.
Anticonvenziale per eccellenza, ma spudoratamente attratto dalle tradizionali tecniche pittoriche,
Giacobone si pone all’attenzione del cultore d’arte mostrando la propria soggettività artistica e
svelando le proprie emozioni.
Ogni suo dipinto è sempre il risultato di una impareggiabile “maniera” che non esclude colpi
vibranti di pennelli e di spatole. I quadri rispondo, poi, a delle logiche trionfalistiche, dove a
primeggiare è la stesura del colore, a tempera o ad olio, su superfici uniformi e vibranti come se
fossero delle materie vive.
L’artista “impressiona” anche per la sua versatile rapidità di esecuzione; attraverso ampie e decise
pennellate è riuscito, specialmente nella recente produzione, a far emergere paesaggi incontaminati,
quasi bucolici, in cui filtrano dei messaggi subliminali volti a far scoprire le sue sensazioni e le
sue percezioni visive. Sono, difatti, queste opere delle straordinarie prove di pittura dal vero. Luci,
ombre, colori vividi, tonalità accecanti sono elementi caratterizzati da una propria natura vigorosa
che avvolge, in modo possente, i soggetti dipinti o ritratti, catalizzandone la forma fino a farla poi
esplodere tramite una vera e propria accensione della materia cromatica.
Tutto passa e tutto si dimentica, non c’è fondamento come non esiste un punto di arrivo, sono questi i tratti edificanti della ricerca pittorica di Mario Giacobone, giovane, già divenuto maestro, che di certo vorrà continuare ad “impressionare”con le sue opere.
Luigi Fusco
Mario Giacobone
nato a Capua, si è formato da autodidatta cominciando a disegnare i ritratti di musicisti famosi degli
anni Sessanta e Settanta, specializzandosi nella pittura ad acrilico e nella realizzazione di lavori
grafici che celebrano le grandi personalità del rock, del jazz e del blues.
Vive e lavora a Capua (Caserta) dove svolge l'attività di pittore e di musicista.
Museo Civico Arte Contemporanea “Terra di Lavoro” & Cittadella dell’Arte
Il Museo & Cittadella dell’Arte si propone come punto di incontro e di scambi culturali fra
gli artisti della Provincia di Caserta, in un comune, come Capua, già attivo nell’ambito della
promozione dell’arte contemporanea.
Promotori del progetto sono il Presidente, Sindaco dott. Carmine Antropoli, il Direttore del Museo,
Prof. Sac. don Giuseppe Centore, ed il Direttore Artistico, dott. Luigi Brandi.
Il MAC, acronimo del museo capuano, è uno spazio, creato all’interno del recuperato Monastero dei
Padri Conventuali di Santa Maria del Carmelo, che ospita gli studi ed i laboratori degli artisti della
provincia di Caserta e le mostre di noti ed importanti maestri locali e internazionali.
Diversi sono stati gli eventi inaugurati dall’apertura del Museo & Cittadella dell’Arte, avvenuta il 5
dicembre del 2009.
16
dicembre 2011
Mario Giacobone – Impression
Dal 16 al 23 dicembre 2011
arte contemporanea
Location
MAC – MUSEO DI ARTE CONTEMPORANEA
Capua, Via Asilo Infantile, 1, (Caserta)
Capua, Via Asilo Infantile, 1, (Caserta)
Vernissage
16 Dicembre 2011, ore 18
Autore