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Mario Giacomelli
Particolarità della mostra di RIZZIERO ARTE, sono le foto “vintage” cioè scattate nel periodo in cui sono state scattate, di alcune delle serie più famose del fotografo marchigiano, e per questo di valore assoluto.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Dopo artisti come Osvaldo Licini, Nicola De Maria, Mimmo Paladino, Ettore Spalletti ed il giovane canadese Marcel Dzama, RIZZIERO ARTE inaugura sabato 15 novembre, alle ore 19,00, la prima mostra fotografica, dedicata al fotografo italiano più noto all'estero, Mario Giacomelli le cui opere sono le più ricercate dai maggiori collezionisti del mondo.
Particolarità della mostra di RIZZIERO ARTE, sono le foto “vintage” cioè scattate nel periodo in cui sono state scattate, di alcune delle serie più famose del fotografo marchigiano, e per questo di valore assoluto: “Presa di coscienza sulla natura”, “Scanno” (dalla quale il Moma ha acquistato e pubblicato diverse foto), “ Infinito”, “Storie di terra”, “Io non ho mani che mi accarezzano il volto”, esposta al Metropolitan di New York e a Bruxelles. Un evento straordinario per avvicinarsi all'opera di Giacomelli e per rendere omaggio ad un personaggio che ha elevato l'arte fotografica ai massimi livelli.
Scomparso il 25 novembre del 2000, Giacomelli ha sempre associato la fotografia alla poesia e da questo amore per la lirica scritta nasce la scelta di affiancare alle poesie che più lo hanno colpito alcune delle immagini che poi nel tempo sono diventate delle autentiche icone della storia della fotografia di questo secolo. Nascono così opere di rara bellezza come la serie "Io non ho mani che accarezzino il volto", più conosciuta con il nome di "pretini", ispirata da una poesia di Padre David Maria Turoldo.
Fu lo stesso autore, nei suoi ricordi sparsi per una biografia, a sottolineare l'importanza della serie nel suo lavoro: " Per me non è importante la foto singola ma la serie, il racconto...Quasi sempre mi capita di vedere le foto prima di farle". Il suo criterio di scelta artistica si basa, infatti, sulla creazione di un percorso interno ad ogni serie.
Un fotografo introspettivo quanto estroverso che ha utilizzato il linguaggio ed il mezzo fotografico come prolungamento della propria mente per esprimere i propri sentimenti filtrati da una sensibilità compositiva che lo ha reso celebre ed immortale.
Nonostante la fama ottenuta, Giacomelli è rimasto sempre attaccato al mondo fotografico artigiano, sviluppando e stampando il proprio materiale nella camera oscura di casa sua e rifiutandosi di comprendere il meccanismo che regola le aste ed il mondo del collezionismo e che lo vede primeggiare tra i fotografi italiani più ricercati "Io sono contrario a numerare le fotografie. Le mie cose, se uno gli piace e gli piacerebbe averle, non dovrebbero avere un prezzo..."
Particolarità della mostra di RIZZIERO ARTE, sono le foto “vintage” cioè scattate nel periodo in cui sono state scattate, di alcune delle serie più famose del fotografo marchigiano, e per questo di valore assoluto: “Presa di coscienza sulla natura”, “Scanno” (dalla quale il Moma ha acquistato e pubblicato diverse foto), “ Infinito”, “Storie di terra”, “Io non ho mani che mi accarezzano il volto”, esposta al Metropolitan di New York e a Bruxelles. Un evento straordinario per avvicinarsi all'opera di Giacomelli e per rendere omaggio ad un personaggio che ha elevato l'arte fotografica ai massimi livelli.
Scomparso il 25 novembre del 2000, Giacomelli ha sempre associato la fotografia alla poesia e da questo amore per la lirica scritta nasce la scelta di affiancare alle poesie che più lo hanno colpito alcune delle immagini che poi nel tempo sono diventate delle autentiche icone della storia della fotografia di questo secolo. Nascono così opere di rara bellezza come la serie "Io non ho mani che accarezzino il volto", più conosciuta con il nome di "pretini", ispirata da una poesia di Padre David Maria Turoldo.
Fu lo stesso autore, nei suoi ricordi sparsi per una biografia, a sottolineare l'importanza della serie nel suo lavoro: " Per me non è importante la foto singola ma la serie, il racconto...Quasi sempre mi capita di vedere le foto prima di farle". Il suo criterio di scelta artistica si basa, infatti, sulla creazione di un percorso interno ad ogni serie.
Un fotografo introspettivo quanto estroverso che ha utilizzato il linguaggio ed il mezzo fotografico come prolungamento della propria mente per esprimere i propri sentimenti filtrati da una sensibilità compositiva che lo ha reso celebre ed immortale.
Nonostante la fama ottenuta, Giacomelli è rimasto sempre attaccato al mondo fotografico artigiano, sviluppando e stampando il proprio materiale nella camera oscura di casa sua e rifiutandosi di comprendere il meccanismo che regola le aste ed il mondo del collezionismo e che lo vede primeggiare tra i fotografi italiani più ricercati "Io sono contrario a numerare le fotografie. Le mie cose, se uno gli piace e gli piacerebbe averle, non dovrebbero avere un prezzo..."
15
novembre 2003
Mario Giacomelli
Dal 15 novembre 2003 al 10 gennaio 2004
fotografia
arte contemporanea
arte contemporanea
Location
RIZZIERO ARTE
Pescara, Viale Regina Margherita, 44, (Pescara)
Pescara, Viale Regina Margherita, 44, (Pescara)
Orario di apertura
mar/giov/sab dalle 11.00 alle 13.00 e dal lunedì al sabato dalle 16 alle 20
Chiusura Domenica
Vernissage
15 Novembre 2003, ore 19.00