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Mario Giacomelli 50 opere inedite anni 50
La mostra è realizzata in occasione del cinquantesimo anniversario delle prime sperimentazioni fotografiche di Mario Giacomelli iniziate nell’autunno 1953
Comunicato stampa
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La mostra è realizzata in occasione del cinquantesimo anniversario delle prime sperimentazioni fotografiche di Mario Giacomelli iniziate nell’autunno 1953 e suggellate dall’acquisto della prima macchina fotografica nel Natale dello stesso anno:
“Fin dal primo rullino mi sono accorto che il mezzo meccanico non conta niente, perchè sono sempre riuscito a fare fare alla macchina fotografica quello che volevo”.
La selezione delle 50 vintage prints in mostra è strettamente legata al primo periodo artistico dell’allora trentenne tipografo senigalliese: tutte stampe di piccolo formato rigorosamente firmate e annotate, che mostrano un Giacomelli curioso della dinamica fotografica ma già ricche di pathos poetico.
Le stampe, mai presentate prima d’ora sono state gelosamente conservate dall’archivio Giacomelli poichè pezzi unici e di cui non esiste più il negativo, come raccontava l’artista:”L’acqua a Senigallia fino agli anni 60 usciva dai rubinetti mista a sabbia; i negativi potevano essere risciacquati a malapena un paio di volte, poi erano da buttare...”.
In quegli anni decisivo è l’incontro con Giuseppe Cavalli e la frequentazione dei gruppi fotografici “Misa” e “La Bussola”, punti di riferimento nazionali per coloro che allora credevano nella necessità di un rinnovamento del linguaggio della fotografia come arte. Fino al 1956 Giacomelli porterà avanti una sperimentazione tecnica e di linguaggio,
ma non senza difficoltà: “Mi dicono spesso che le mie fotografie sono piene di errori e invece non sanno quanta fatica mi costa fare una foto sbagliata”.
In mostra anche delle autentiche rarità provenienti da collezioni private come “L’approdo”, ufficialmente la prima opera prodotta, proprio il giorno di Natale del 1953, realizzata fotografando il movimento delle onde sulla sabbia di Senigallia.
“Fin dal primo rullino mi sono accorto che il mezzo meccanico non conta niente, perchè sono sempre riuscito a fare fare alla macchina fotografica quello che volevo”.
La selezione delle 50 vintage prints in mostra è strettamente legata al primo periodo artistico dell’allora trentenne tipografo senigalliese: tutte stampe di piccolo formato rigorosamente firmate e annotate, che mostrano un Giacomelli curioso della dinamica fotografica ma già ricche di pathos poetico.
Le stampe, mai presentate prima d’ora sono state gelosamente conservate dall’archivio Giacomelli poichè pezzi unici e di cui non esiste più il negativo, come raccontava l’artista:”L’acqua a Senigallia fino agli anni 60 usciva dai rubinetti mista a sabbia; i negativi potevano essere risciacquati a malapena un paio di volte, poi erano da buttare...”.
In quegli anni decisivo è l’incontro con Giuseppe Cavalli e la frequentazione dei gruppi fotografici “Misa” e “La Bussola”, punti di riferimento nazionali per coloro che allora credevano nella necessità di un rinnovamento del linguaggio della fotografia come arte. Fino al 1956 Giacomelli porterà avanti una sperimentazione tecnica e di linguaggio,
ma non senza difficoltà: “Mi dicono spesso che le mie fotografie sono piene di errori e invece non sanno quanta fatica mi costa fare una foto sbagliata”.
In mostra anche delle autentiche rarità provenienti da collezioni private come “L’approdo”, ufficialmente la prima opera prodotta, proprio il giorno di Natale del 1953, realizzata fotografando il movimento delle onde sulla sabbia di Senigallia.
13
settembre 2003
Mario Giacomelli 50 opere inedite anni 50
Dal 13 settembre al 15 novembre 2003
fotografia
Location
GALLERIA PHOTOLOGY
Milano, Via Della Moscova, 25, (Milano)
Milano, Via Della Moscova, 25, (Milano)
Orario di apertura
11,00-19,00 continuato, chiuso domenica e lunedì
Vernissage
13 Settembre 2003, h 12-20
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