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Mario Giavino – Segni urbani
E’ come se Giavino raccontasse sopra le proprie tinte, modellasse storie astrattissime che, per essere comprese, hanno bisogno di una tappezzeria di motivi fissi, ricorrenti, ossessivi
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Con il patrocinio del Comune di Ravenna Assessorato alla Cultura, si inaugura sabato 8 novembre alle ore 17,30, presso la Galleria Artestudio Sumithra in via Pasolini 45 Ravenna, la personale di MARIO GIAVINO dal titolo Segni urbani, testo di Paolo Giovannetti.
Mario Giavino è nato nel 1958 a Milano dove vive e lavora. Dopo la maturità scientifica, si diploma come Visual Designer presso la scuola Politecnica di Design di Milano e successivamente si laurea il Lettere Moderne.
Sembra che ci siano due modi per leggere le opere di Giavino – scrive Giovanetti in catalogo – uno è astratto, disincarnato, nasce da lontano e si vuole fotografico; l’altro è realizzato a contatto, secondo una dinamica materica, quasi fisica. Tutti e due, va da sé, sono legittimati dal lavoro artistico che abbiamo di fronte: ma quanto ci comunicano è – davvero – molto diverso. L’intreccio compatto del colore, assieme al segno, all’ideogramma “immaginario” (cioè mentale e archetipico) che subito percepiamo, sembrano non lasciare dubbi quanto al rigore di una ricerca: pochi elementi invariati, giocati su contrasti in fondo elementari (ocra-rosso-bianco per il colore; le curve di un disegno che scrive lo spazio assecondando una geometria fantastica), danno forma a un sistema di equilibri, a una dialettica primo piano/sfondo che propizia una leggibilità facile, persino gradevole. E’ come se Giavino raccontasse sopra le proprie tinte, modellasse storie astrattissime che, per essere comprese, hanno bisogno di una tappezzeria di motivi fissi, ricorrenti, ossessivi.
Mario Giavino è nato nel 1958 a Milano dove vive e lavora. Dopo la maturità scientifica, si diploma come Visual Designer presso la scuola Politecnica di Design di Milano e successivamente si laurea il Lettere Moderne.
Sembra che ci siano due modi per leggere le opere di Giavino – scrive Giovanetti in catalogo – uno è astratto, disincarnato, nasce da lontano e si vuole fotografico; l’altro è realizzato a contatto, secondo una dinamica materica, quasi fisica. Tutti e due, va da sé, sono legittimati dal lavoro artistico che abbiamo di fronte: ma quanto ci comunicano è – davvero – molto diverso. L’intreccio compatto del colore, assieme al segno, all’ideogramma “immaginario” (cioè mentale e archetipico) che subito percepiamo, sembrano non lasciare dubbi quanto al rigore di una ricerca: pochi elementi invariati, giocati su contrasti in fondo elementari (ocra-rosso-bianco per il colore; le curve di un disegno che scrive lo spazio assecondando una geometria fantastica), danno forma a un sistema di equilibri, a una dialettica primo piano/sfondo che propizia una leggibilità facile, persino gradevole. E’ come se Giavino raccontasse sopra le proprie tinte, modellasse storie astrattissime che, per essere comprese, hanno bisogno di una tappezzeria di motivi fissi, ricorrenti, ossessivi.
08
novembre 2003
Mario Giavino – Segni urbani
Dall'otto al 26 novembre 2003
arte contemporanea
Location
ARTESTUDIO SUMITHRA
Ravenna, Via Pier Paolo Pasolini, 45, (Ravenna)
Ravenna, Via Pier Paolo Pasolini, 45, (Ravenna)
Orario di apertura
da martedì a sabato dalle 17,30 alle 19,30 la prima settimana. Poi per app.
Vernissage
8 Novembre 2003, ore 17,30