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Mario Lattes – Di me e d’altri possibili
La mostra porta il visitatore alla scoperta delle opere pittoriche e degli scritti, come degli oggetti quotidiani appartenenti all’abitazione di via Calandra.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
E' stata inaugurata il 23 gennaio la mostra su Mario Lattes «Di me e
d'altri possibili»: un'antologica dedicata alla figura dell'eclettico
pittore, scrittore, editore e collezionista. Attraverso quattro sale,
l'esposizione, curata da Marco Vallora, Valter Boggione, Mariarosa
Masoero e Pompeo Vagliani, porta il visitatore alla scoperta delle
opere pittoriche e degli scritti, come degli oggetti quotidiani
appartenenti all'abitazione di via Calandra.
Intellettuale dagli interessi culturali multiformi, Lattes si dedicò
per molti anni alla casa editrice torinese di cui portava il cognome,
fondata nel 1893 dal nonno, ma fu anche gallerista e accolse negli
anni '50 opere di artisti francesi e tedeschi di tendenza
neocèzanniana e post-cubista nello spazio espositivo che vi ricavò.
Mario Lattes si accostò alla pittura quasi per caso, passando da
esperienze informali ad un figurativismo espressionista e per un certo
periodo surrealista. Di questa sua ricca produzione, sono esposti una
settantina di dipinti, raggruppati secondo una sequenza tematica.
Nelle vetrine al centro di ogni sala, sono presenti poi i manoscritti
delle sue poesie, dei romanzi, pubblicati, fra gli altri, da Einaudi e
Ceschina, e alcune copie della rivista «Galleria di Arti e Lettere»
che fondò nel 1953 assieme ad Albino Galvano, Vincenzo Ciaffi e Oscar
Navarro. La mostra resterà aperta fino al 12 marzo, dal martedì al
sabato, in orario 10-19, la domenica dalle 14 alle 18. L'ingresso è
libero.
d'altri possibili»: un'antologica dedicata alla figura dell'eclettico
pittore, scrittore, editore e collezionista. Attraverso quattro sale,
l'esposizione, curata da Marco Vallora, Valter Boggione, Mariarosa
Masoero e Pompeo Vagliani, porta il visitatore alla scoperta delle
opere pittoriche e degli scritti, come degli oggetti quotidiani
appartenenti all'abitazione di via Calandra.
Intellettuale dagli interessi culturali multiformi, Lattes si dedicò
per molti anni alla casa editrice torinese di cui portava il cognome,
fondata nel 1893 dal nonno, ma fu anche gallerista e accolse negli
anni '50 opere di artisti francesi e tedeschi di tendenza
neocèzanniana e post-cubista nello spazio espositivo che vi ricavò.
Mario Lattes si accostò alla pittura quasi per caso, passando da
esperienze informali ad un figurativismo espressionista e per un certo
periodo surrealista. Di questa sua ricca produzione, sono esposti una
settantina di dipinti, raggruppati secondo una sequenza tematica.
Nelle vetrine al centro di ogni sala, sono presenti poi i manoscritti
delle sue poesie, dei romanzi, pubblicati, fra gli altri, da Einaudi e
Ceschina, e alcune copie della rivista «Galleria di Arti e Lettere»
che fondò nel 1953 assieme ad Albino Galvano, Vincenzo Ciaffi e Oscar
Navarro. La mostra resterà aperta fino al 12 marzo, dal martedì al
sabato, in orario 10-19, la domenica dalle 14 alle 18. L'ingresso è
libero.
23
gennaio 2008
Mario Lattes – Di me e d’altri possibili
Dal 23 gennaio al 12 marzo 2008
arte contemporanea
Location
ARCHIVIO DI STATO
Torino, Piazza Castello, 209, (Torino)
Torino, Piazza Castello, 209, (Torino)
Orario di apertura
dal martedì al sabato, in orario 10-19, la domenica dalle 14 alle 18
Autore
Curatore