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Mario Marcucci – Gli occhi del Novecento (opere 1926-1983)
L’esposizione è costituita da oltre centosessanta opere – ritratti, autoritratti, nature morte, paesaggi- e vuole evidenziare questioni e interrogativi sul ruolo e sul senso che un’arte come quella di Marcucci ha avuto “per gli uomini nel ‘900”
Comunicato stampa
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“ (…)La pittura di Marcucci è difficile ma mette in mostra la facilità; è inquietante ma manifesta la certezza; è buia e fa brillare l’oscurità. Marcucci ignora di essere un grande, grandissimo pittore, ma quando ci si chiederà che cosa avevano negli occhi gli uomini vissuti nel Novecento, che cosa vedevano, sarà la pittura di Marcucci a dare la risposta, e a fornire l’informazione più attendibile”.
Cesare Garboli
La Provincia di Lucca inaugura sabato 21 maggio, nelle Sale Monumentali del Palazzo Ducale (Piazza Napoleone) una grande retrospettiva dell’artista Mario Marcucci, a cura di Antonella Serafini. La mostra si avvale del Patrocinio del Ministero ai Beni Culturali, della Regione Toscana, del Comune di Viareggio ed è realizzata con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca.
Negli anni fra le due guerre, mentre la Versilia si affermava sempre più come luogo di lunghi soggiorni per un numero sempre più esteso di intellettuali e artisti, a Viareggio si andava formando una specie di cenacolo indigeno: un piccolo nucleo di pittori e scrittori, pressoché coetanei, vissero insieme l’adolescenza e la giovinezza in un guazzabuglio di emozioni creative e formazione autodidatta, mescolando la spiaggia, le strade ed i libri come elementi paritari per la loro educazione. Fra questi vi era Mario Marcucci.
L'esposizione è costituita da oltre centosessanta opere - ritratti, autoritratti, nature morte, paesaggi- e vuole evidenziare questioni e interrogativi sul ruolo e sul senso che un’arte come quella di Marcucci ha avuto “per gli uomini nel ‘900”, un artista rimasto così prepotentemente estraneo sia alla furia iconoclasta del secondo dopoguerra ma anche a qualsivoglia altra necessità teorica e ideologica.
Un artista che ha trovato nella pittura - nella rappresentazione attraverso il colore del “quotidiano” - una solido natante con cui navigare attraverso le tragedie del ‘900.
La fortuna critica di Mario Marcucci è segnata da alterne vicende ed è rimasta principalmente legata alle testimonianze dei poeti e dei letterati che sono stati i suoi principali esegeti. In una sezione della mostra saranno evidenziati i rapporti tra alcuni testi poetici e critici e alcune opere dell’artista a testimoniare le numerose relazioni che Marucci ebbe con i principali intellettuali del Novecento. Sono stati scelti: Luca Ghiselli, Mario Tobino, Antonio Delfini, Alessandro Parronchi, Mario Luzi, Carlo Cassola, Alberto Moravia, Mario Soldati, Vittorio Sereni, Romano Bilenchi, Manlio Cancogni, Cesare Garboli con opere provenienti in gran parte dalla collezione degli stessi.
Mario Marcucci . Gli occhi del Novecento appartiene per temi e contenuti ad un indirizzo culturale, sviluppato in questi anni dalla Provincia, dedicato allo studio della cultura e dell’arte del Novecento che ha caratterizzato il territorio lucchese, in particolare Viareggio e la Versilia
Cesare Garboli
La Provincia di Lucca inaugura sabato 21 maggio, nelle Sale Monumentali del Palazzo Ducale (Piazza Napoleone) una grande retrospettiva dell’artista Mario Marcucci, a cura di Antonella Serafini. La mostra si avvale del Patrocinio del Ministero ai Beni Culturali, della Regione Toscana, del Comune di Viareggio ed è realizzata con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca.
Negli anni fra le due guerre, mentre la Versilia si affermava sempre più come luogo di lunghi soggiorni per un numero sempre più esteso di intellettuali e artisti, a Viareggio si andava formando una specie di cenacolo indigeno: un piccolo nucleo di pittori e scrittori, pressoché coetanei, vissero insieme l’adolescenza e la giovinezza in un guazzabuglio di emozioni creative e formazione autodidatta, mescolando la spiaggia, le strade ed i libri come elementi paritari per la loro educazione. Fra questi vi era Mario Marcucci.
L'esposizione è costituita da oltre centosessanta opere - ritratti, autoritratti, nature morte, paesaggi- e vuole evidenziare questioni e interrogativi sul ruolo e sul senso che un’arte come quella di Marcucci ha avuto “per gli uomini nel ‘900”, un artista rimasto così prepotentemente estraneo sia alla furia iconoclasta del secondo dopoguerra ma anche a qualsivoglia altra necessità teorica e ideologica.
Un artista che ha trovato nella pittura - nella rappresentazione attraverso il colore del “quotidiano” - una solido natante con cui navigare attraverso le tragedie del ‘900.
La fortuna critica di Mario Marcucci è segnata da alterne vicende ed è rimasta principalmente legata alle testimonianze dei poeti e dei letterati che sono stati i suoi principali esegeti. In una sezione della mostra saranno evidenziati i rapporti tra alcuni testi poetici e critici e alcune opere dell’artista a testimoniare le numerose relazioni che Marucci ebbe con i principali intellettuali del Novecento. Sono stati scelti: Luca Ghiselli, Mario Tobino, Antonio Delfini, Alessandro Parronchi, Mario Luzi, Carlo Cassola, Alberto Moravia, Mario Soldati, Vittorio Sereni, Romano Bilenchi, Manlio Cancogni, Cesare Garboli con opere provenienti in gran parte dalla collezione degli stessi.
Mario Marcucci . Gli occhi del Novecento appartiene per temi e contenuti ad un indirizzo culturale, sviluppato in questi anni dalla Provincia, dedicato allo studio della cultura e dell’arte del Novecento che ha caratterizzato il territorio lucchese, in particolare Viareggio e la Versilia
21
maggio 2005
Mario Marcucci – Gli occhi del Novecento (opere 1926-1983)
Dal 21 maggio al 24 luglio 2005
arte contemporanea
Location
PALAZZO DUCALE
Lucca, Via Francesco Carrara, 1, (Lucca)
Lucca, Via Francesco Carrara, 1, (Lucca)
Orario di apertura
tutti i giorni 8-20
Ufficio stampa
DAVIS & CO.
Autore
Curatore