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Mario Merz – La pittura è lunga e veloce…
Una straordinaria installazione di Mario Merz dal titolo La pittura è lunga e veloce (1980) sarà nuovamente visibile a Milano, la città dove nacque il celebre protagonista di molte esperienze avanzate dell’arte della seconda parte del XX secolo, che fu attivo fino al 2003
Comunicato stampa
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La Galleria Salvatore + Caroline Ala, Milano ha il piacere di annunciare la mostra personale di Mario Merz, un capolavoro dal titolo “La pittura è lunga e veloce…”, che si inaugurerà la sera di
venerdì 30 novembre dalle 18 alle 21 e proseguirà fino al 26 gennaio 2008.
Una straordinaria installazione di Mario Merz dal titolo La pittura è lunga e veloce (1980) sarà nuovamente visibile a Milano, la città dove nacque il celebre protagonista di molte esperienze avanzate dell’arte della seconda parte del XX secolo, che fu attivo fino al 2003. L’opera verrà esposta nella centralissima Galleria Salvatore + Caroline Ala dal 1° dicembre 2007 al 26 gennaio 2008. La presenza attigua di alcuni altri pezzi di non minore valore storico consentirà di avere una visione ancora più ampia dello spirito vitale delle idee e le materie create dall’artista.
“Non c’è un creatore altrettanto prolifico dopo il più longevo Picasso”, dice oggi lo storico dell’arte Tommaso Trini che fu testimone di Merz in numerose evenienze. “Lui ha elevato le moderne tecniche di assemblaggio a sistema biologico di elementi prossimi ai modelli evoluzionistici, nel ’68 ha incentrato nella figura egemone dell’igloo sia la volta di una cupola che quella dell’uovo in un solo tratto dalla preistoria alle cattedrali, nel ’70 ha trasmesso l’energia del vivente organico nell’inorganico inerte mediante il neon. Quindi ha articolato la serie numerica di Fibonacci per insufflare negli artifici linguistici la stessa misura di crescita e proliferazione che vige nelle forme auree della natura, concependo non solo una Casa di Fibonacci ma anche una diversa tettonica della Terra, i cui piani in pietra lui ha posto all’altezza delle mani dell’homo faber e non dei suoi piedi. E infine si è disteso sui fiumi del tempo attraverso la luce, le trasparenze dei vetri infranti, la memoria della cera, il moto dei dipinti rutilanti, il taglio delle fascine. Una meravigliante manualità. Le sue nuove idee, Merz le ha pervase nell’arte di oggi con mente vorace e dita di seta.”
Quasi trent’anni fa, nella prima sede della Galleria Ala in via Mameli 3 a Milano, Mario Merz allestì dunque un’installazione a misura di un museo, costituita da un tavolo a spirale di oltre sette metri di diametro, lastricato di pietre e coperto di fascine, nonché da tre dipinti su juta, il maggiore dei quali lungo oltre dieci metri. Quel mondo, preistorico in apparenza e futuribile nella sostanza, fondò una serie di Terre di Merz dalla superficie rialzata e dal moto di crescita a spirale, percorse da mufloni appena graffiti ma già folti di velli proliferanti, che riuniranno da allora ambiente e pittura e performance in strepitose mostre internazionali. Tale installazione fu esposta in seguito alla Kunsthaus di Zurigo e nella mostra sull’arte italiana al Guggenheim di New York, il museo che ha consacrato il lavoro di Merz. Oggi, torna alla luce tale e quale, scortata dai numeri Fibonacci.
venerdì 30 novembre dalle 18 alle 21 e proseguirà fino al 26 gennaio 2008.
Una straordinaria installazione di Mario Merz dal titolo La pittura è lunga e veloce (1980) sarà nuovamente visibile a Milano, la città dove nacque il celebre protagonista di molte esperienze avanzate dell’arte della seconda parte del XX secolo, che fu attivo fino al 2003. L’opera verrà esposta nella centralissima Galleria Salvatore + Caroline Ala dal 1° dicembre 2007 al 26 gennaio 2008. La presenza attigua di alcuni altri pezzi di non minore valore storico consentirà di avere una visione ancora più ampia dello spirito vitale delle idee e le materie create dall’artista.
“Non c’è un creatore altrettanto prolifico dopo il più longevo Picasso”, dice oggi lo storico dell’arte Tommaso Trini che fu testimone di Merz in numerose evenienze. “Lui ha elevato le moderne tecniche di assemblaggio a sistema biologico di elementi prossimi ai modelli evoluzionistici, nel ’68 ha incentrato nella figura egemone dell’igloo sia la volta di una cupola che quella dell’uovo in un solo tratto dalla preistoria alle cattedrali, nel ’70 ha trasmesso l’energia del vivente organico nell’inorganico inerte mediante il neon. Quindi ha articolato la serie numerica di Fibonacci per insufflare negli artifici linguistici la stessa misura di crescita e proliferazione che vige nelle forme auree della natura, concependo non solo una Casa di Fibonacci ma anche una diversa tettonica della Terra, i cui piani in pietra lui ha posto all’altezza delle mani dell’homo faber e non dei suoi piedi. E infine si è disteso sui fiumi del tempo attraverso la luce, le trasparenze dei vetri infranti, la memoria della cera, il moto dei dipinti rutilanti, il taglio delle fascine. Una meravigliante manualità. Le sue nuove idee, Merz le ha pervase nell’arte di oggi con mente vorace e dita di seta.”
Quasi trent’anni fa, nella prima sede della Galleria Ala in via Mameli 3 a Milano, Mario Merz allestì dunque un’installazione a misura di un museo, costituita da un tavolo a spirale di oltre sette metri di diametro, lastricato di pietre e coperto di fascine, nonché da tre dipinti su juta, il maggiore dei quali lungo oltre dieci metri. Quel mondo, preistorico in apparenza e futuribile nella sostanza, fondò una serie di Terre di Merz dalla superficie rialzata e dal moto di crescita a spirale, percorse da mufloni appena graffiti ma già folti di velli proliferanti, che riuniranno da allora ambiente e pittura e performance in strepitose mostre internazionali. Tale installazione fu esposta in seguito alla Kunsthaus di Zurigo e nella mostra sull’arte italiana al Guggenheim di New York, il museo che ha consacrato il lavoro di Merz. Oggi, torna alla luce tale e quale, scortata dai numeri Fibonacci.
01
dicembre 2007
Mario Merz – La pittura è lunga e veloce…
Dal primo dicembre 2007 al 26 gennaio 2008
arte contemporanea
Location
GALLERIA SALVATORE + CAROLINE ALA
Milano, Via Monte Di Pietà, (Milano)
Milano, Via Monte Di Pietà, (Milano)
Orario di apertura
dal martedì al sabato dalle 10 alle 19. Chiuso domenica e lunedì
Vernissage
1 Dicembre 2007, ore 18-21
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