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Mario Moretti – Le opere della prigionia (1943-1945)
Le opere della prigionia (1943-1945), che presenterà al pubblico le opere (150 disegni e il Diario della prigionia) realizzate dal pittore e scultore Mario Moretti (Reggio Emilia 1917 – Pordenone 2008) nell’anno e mezzo trascorso come Internato militare italiano (Imi) in tre diversi lager, prima in Polonia e successivamente in Germania
Comunicato stampa
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Il 27 gennaio 2009, alle ore 17, in occasione delle celebrazioni per il Giorno della Memoria (vedere programma allegato), sarà inaugurata a Trieste presso il Civico Museo della Risiera di San Sabba – Monumento Nazionale la mostra Mario Moretti. Le opere della prigionia (1943-1945), che presenterà al pubblico le opere (150 disegni e il Diario della prigionia) realizzate dal pittore e scultore Mario Moretti (Reggio Emilia 1917 – Pordenone 2008) nell’anno e mezzo trascorso come Internato militare italiano (Imi) in tre diversi lager, prima in Polonia e successivamente in Germania.
Promossa dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Trieste, assessore Massimo Greco, e realizzata dall’Area Cultura e dai Civici Musei di Storia ed Arte, direttore Adriano Dugulin, la mostra, dal titolo Mario Moretti: le opere della prigionia 1943-1945, è curata da Francesco Fait (curatore del Civico Museo della Risiera di San Sabba – Monumento Nazionale) e Anna Krekic (Nucleo Operativo Ricerche e Progettazioni – Civici Musei di Storia ed Arte). L’allestimento è di Marino Ierman (CMSA), i restauri di Letizia Ciriello (Civico Museo Teatrale “Carlo Schmidl”). Il catalogo pubblicato da SilvanaEditoriale è a cura sempre di Francesco Fait e Anna Krekic.
Alle iniziative di presentazione prenderanno parte Giancarlo Pauletto, Adriano Dugulin, Francesco Fait, Anna Krekic, Alessandra Meriggi, Antonio Ferrara e Alessandro Mezzena Lona.
La mostra si inserisce negli eventi che annualmente il Comune di Trieste organizza per commemorare il Giorno della Memoria: nell’intento di fare luce volta per volta sui diversi aspetti connessi al tema dei campi di concentramento, quest’anno, grazie alle opere di Mario Moretti, sarà dato spazio alla vicenda degli Imi (Internati militari italiani), ossia quegli ufficiali e soldati dell’esercito italiano che vennero imprigionati dai tedeschi dopo l’8 settembre 1943.
Negli spazi espositivi del Civico Museo della Risiera di San Sabba – Monumento Nazionale saranno presentati al pubblico 150 disegni, provenienti da collezioni pubbliche e private, e il Diario della prigionia, taccuino su cui Moretti in quel tempo disegnava e annotava appunti sul suo fare artistico, oggi di proprietà del Museo Civico d’Arte di Pordenone; i materiali vengono esposti per la prima volta nella loro totalità.
Mario Moretti, nato a Reggio Emilia nel 1917, studiò all’Accademia di Belle Arti di Venezia con Bruno Saetti. Partito per la guerra, fu catturato dai tedeschi dopo l’8 settembre a Ragusa (Dubrovnik) e venne internato prima nel lager di Beniaminowo, in Polonia, e poi in quelli di Bremervörde e Wietzendorf in Germania. A partire dal dopoguerra all’attività di artista, che lo vide protagonista di numerose mostre personali e collettive tra cui diverse Biennali a Venezia e Quadriennali a Roma, affiancò a lungo quella di insegnante. Affermatosi come pittore, scultore (in terracotta, bronzo e ceramica) e creatore di oggetti d’oreficeria, Moretti fu un artista legato nell’intera sua opera alla forma, alla costruzione, all’equilibrio tra le parti. Si è spento a Pordenone, città in cui trascorse gran parte della vita, nell’agosto 2008 all’età di 91 anni.
La fase della sua opera documentata dalla mostra (1943-1945), oltre ad essere importante documento storico e umano, è anche fondamentale per i futuri sviluppi della sua arte: i disegni sciolti e il Diario della prigionia segnano infatti un percorso di progressivo approfondimento e maturazione artistica.
I disegni fermano momenti, persone e situazioni tratti dalla quotidianità del lager: gli spazi delimitati dal filo spinato, le sentinelle all’erta, i compagni di prigionia assorti in un pensiero o intenti ad occupare il tempo suonando uno strumento musicale, colti nel sonno o attorno alla stufa. Realizzati a matita o penna, talvolta finiti ad acquerello o a olio, sono preziosa testimonianza di come, in situazioni terribili come la prigionia in un lager, la fantasia e l’arte possano essere strumento di salvezza, di come nessun filo spinato possa in definitiva imprigionare la libertà interiore.
Mentre i disegni sciolti si ispirano alla vita del campo, i piccoli bozzetti raccolti nel Diario della prigionia costituiscono una vera e propria fuga nella fantasia: nature morte; coppie di innamorati; persone colte da sole o in compagnia accanto al focolare domestico, su un terrazzo, a un matrimonio; giovani madri col loro bimbo tra le braccia; scene di arlecchini e pulcinella nelle calli di Venezia. I bozzetti, idee fermate per futuri sviluppi, sono eseguiti da Moretti con vivace e coraggioso senso del colore, tenace attaccamento alla forma e attenzione meditata alla composizione ottenendo un risultato efficace e compiuto che fa di questi schizzi, pur nelle dimensioni ridottissime, delle vere e proprie opere d’arte finite. Il loro carattere di studio, di esercizio emerge comunque dagli appunti che li affiancano nel diario, in cui a partire da dubbi e riflessioni, Moretti elabora la sua poetica e con essa la sua maturità artistica, dovendo “convenire che malgrado tutto da questa triste esperienza, l’impressione di aver guadagnato sia in maturità artistica che in quella spirituale sia fondata” (Bremerwörde, 22 maggio 1944).
27
gennaio 2009
Mario Moretti – Le opere della prigionia (1943-1945)
Dal 27 gennaio al 10 maggio 2009
arte contemporanea
Location
RISIERA DI SAN SABBA – MONUMENTO NAZIONALE
Trieste, Ratto Della Pileria, 43, (Trieste)
Trieste, Ratto Della Pileria, 43, (Trieste)
Orario di apertura
feriale e festivo 9 -19; Giornate di chiusura: 1 gennaio, 25 dicembre.
Vernissage
27 Gennaio 2009, ore 17 in occasione delle celebrazioni per il Giorno della Memoria
Editore
SILVANA EDITORIALE
Autore
Curatore