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Mario Venier – The Soft Side of Sculpture
Venier si presenta con opere inedite. Contemporaneamente si apre a Parigi nell’ambito del decimo Salone Internazionale dell’Arte Funeraria la sua esposizione sul rema “Questione d’Eternità”
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Si inaugura Sabato 29 Ottobre 2005 alle ore 17,30 presso il
CentroArteModerna di Pisa (Lungarno Mediceo), diretto da Massimiliano
Sbrana , la mostra Soft Side of Sculpture dell’artista di origine
italiana Mario Venier, al secolo Fabio Ballarin
La Mostra promossa dall’Ass.ne Tosco Sarda di Arte e
Artigianato nell’ambito della terza campagna di Promozione delle Arti
Visive Contemporanee, è patrocinata anche dall’Amministrazione
Provinciale e dal Comune di Pisa.
Venier si presenta con opere inedite. Contemporaneamente si apre a Parigi
nell’ambito del decimo Salone Internazionale dell’Arte Funeraria la sua
esposizione sul rema “Questione d’Eternità”. Confessa Venier: “Ho sentito
il bisogno di equilibrare il serio con il faceto, ovvero il DURO con il
SOFFICE. Da qui sorge il tema ”The Soft Side of Sculpture”, il lato soffice
della scultura”.
Nato a Roma, di nazionalità americana ma residente a Parigi, Venier trova
che il termine inglese HARD offre sfumature e allusioni che descrivono in
pieno il marmo: Arduo, Duro, Puro, Severo, Gravoso, Impregnato di
classicità. In contrapposizione Venier preferisce parlare di
complementarità le sculture SOFT risultano facili tenere effimere,
pratiche e veloci. Aggiunge Venier che “il marmo non prende il colore come
io intendo. Proviamo dunque, con materiali leggeri”.
“Pentito di aver studiato da ragioniere, rassegnato con mio passato
d’economista e meravigliato di essermi trasformato in scultore, la mia
ambizione per il futuro è di non essere preso troppo sul serio. Così Venier
sintetizza la sua biografia e le sue aspirazioni. “Venier è un uomo
tranquillo commenta il critico americano Charles Randall Glolden “ che,
amante della sua autonomia, pratica una scultura versatile, attingendo alla
metafisica. Affascinato dalla complementarità tra forma e colore, (o fra
l'oggetto e la sua immagine riflessa), ricerca costantemente simmetrie ed
equilibri, talvolta con notevole successo”.
Con “The Soft Side”, non solo Venier cambia stile, ma si apre
esplicitamente ad un pubblico di giovani anche con prezzi adatti a
stimolare i futuri collezionisti .
Completano l’esposizione alcuni quadri e un'installazione critica della
sentenza di assoluzione di tutti gli imputati nel tragico incidente del
Moby Prince del 1991 nella rada di Livorno in cui persero la vita 140 persone.
CentroArteModerna di Pisa (Lungarno Mediceo), diretto da Massimiliano
Sbrana , la mostra Soft Side of Sculpture dell’artista di origine
italiana Mario Venier, al secolo Fabio Ballarin
La Mostra promossa dall’Ass.ne Tosco Sarda di Arte e
Artigianato nell’ambito della terza campagna di Promozione delle Arti
Visive Contemporanee, è patrocinata anche dall’Amministrazione
Provinciale e dal Comune di Pisa.
Venier si presenta con opere inedite. Contemporaneamente si apre a Parigi
nell’ambito del decimo Salone Internazionale dell’Arte Funeraria la sua
esposizione sul rema “Questione d’Eternità”. Confessa Venier: “Ho sentito
il bisogno di equilibrare il serio con il faceto, ovvero il DURO con il
SOFFICE. Da qui sorge il tema ”The Soft Side of Sculpture”, il lato soffice
della scultura”.
Nato a Roma, di nazionalità americana ma residente a Parigi, Venier trova
che il termine inglese HARD offre sfumature e allusioni che descrivono in
pieno il marmo: Arduo, Duro, Puro, Severo, Gravoso, Impregnato di
classicità. In contrapposizione Venier preferisce parlare di
complementarità le sculture SOFT risultano facili tenere effimere,
pratiche e veloci. Aggiunge Venier che “il marmo non prende il colore come
io intendo. Proviamo dunque, con materiali leggeri”.
“Pentito di aver studiato da ragioniere, rassegnato con mio passato
d’economista e meravigliato di essermi trasformato in scultore, la mia
ambizione per il futuro è di non essere preso troppo sul serio. Così Venier
sintetizza la sua biografia e le sue aspirazioni. “Venier è un uomo
tranquillo commenta il critico americano Charles Randall Glolden “ che,
amante della sua autonomia, pratica una scultura versatile, attingendo alla
metafisica. Affascinato dalla complementarità tra forma e colore, (o fra
l'oggetto e la sua immagine riflessa), ricerca costantemente simmetrie ed
equilibri, talvolta con notevole successo”.
Con “The Soft Side”, non solo Venier cambia stile, ma si apre
esplicitamente ad un pubblico di giovani anche con prezzi adatti a
stimolare i futuri collezionisti .
Completano l’esposizione alcuni quadri e un'installazione critica della
sentenza di assoluzione di tutti gli imputati nel tragico incidente del
Moby Prince del 1991 nella rada di Livorno in cui persero la vita 140 persone.
29
ottobre 2005
Mario Venier – The Soft Side of Sculpture
Dal 29 ottobre al 09 novembre 2005
arte contemporanea
Location
GAMEC CENTROARTEMODERNA
Pisa, Lungarno Mediceo, 26, (Pisa)
Pisa, Lungarno Mediceo, 26, (Pisa)
Orario di apertura
10-12,30 e 16,30-19,30, chiuso lunedì mattina
Vernissage
29 Ottobre 2005, ore 17,30
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