L¹arte di Mario Vespasiani si esprime con un linguaggio deciso e coloratissimo che rifugge effetti gratuiti e giochi di prestigio, si tratti di animali o di figure umane, ogni nuovo ciclo di tele concepisce immagini dirompenti e abbaglianti come flash, apparentemente impalpabili, fatte di rimandi alla tradizione pittorica e all¹attualità della migliore fotografia glamour, le stesse opere eseguite su carta da imballaggio marrone (da qui il titolo della mostra) fanno già prevedere le tonalità accese quadri teminati.
Ambizioso come si pretende da un giovane, Vespasiani ha in brevissimo tempo analizzato e sintetizzato la figura, con uno stile personalissimo fatto di richiami all¹arte astratta, superando il problema del rapporto figura-sfondo, dove i pattern e le griglie fluidificano diventando figura animata e pulsante.
Vespasiani si serve del progressivo abbandono del riferimento fotografico, per una pittura cangiante e fluida dove la tecnologia si fonde e si confonde con la manualità e il passato stesso non è più percepito come un peso, ma come serbatoio di immagini dal quale attingere.
In linea con i recenti segnali del panorama pittorico internazionale, nelle nuove opere affiora un ritorno alla bellezza, alla ricerca di dimensioni sublimi, alla volontà di trascendere la qualità oscura, negativa di questo tempo.
Mario Vespasiani è nato nel 1978 nelle Marche, diplomato all¹Istituto Statale d¹Arte di Fermo, vive e lavora a Ripatransone (AP) e nei luoghi dove decide di sviluppare i singoli progetti.
Oggi Vespasiani anche se giovanissimo è considerato tra le più interessanti proposte della nuova pittura italiana, al suo lavoro si sono interessati i critici più attivi del panorama nazionale.
Di recente ha esposto presso la galleria Nuova Artesegno di Udine e presso la galleria Della Pina di Pietrasanta (LU) che lo ha presentato al MiArt 04 la fiera d¹arte di Milano, in questi giorni le sue opere sono in mostra a Catania e a Ragusa presso gli spazi dell¹Istituto Europeo Promozione Arte Contemporanea, inoltre è finalista del ³Premio Celeste² di San Gimignano (SI).
A dicembre inaugurerà un nuovo laboratorio concepito a metà tra un museo e un centro di ricerca per l¹arte.