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Marisa Bronzini – Textile 1939-2007
L’omaggio dedicato all’indiscussa maestra e delicata tessitrice propone oltre una trentina di opere che ripercorrono la sua vicenda artistica lungo l’arco del Novecento
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Sabato 29 marzo 2008, alle ore 11, a Palazzo Mocenigo, sede del Museo e del Centro Studi di Storia del Tessuto e del Costume, inaugura la mostra
MARISA BRONZINI
Textile 1939-2007
ideata e promossa da Arte&Arte in collaborazione con i Musei Civici Veneziani, resterà aperta al pubblico dal 29 marzo al 1 giugno 2008 con l’orario e il biglietto del museo (*).
Marisa Bronzini (1920 – 2007) indiscussa maestra e delicata tessitrice, è tra i maggiori esponenti dell’arte tessile contemporanea. L’omaggio qui dedicatole, a cura di Luciano Caramel, propone nei due piani del museo oltre una trentina di opere che ripercorrono la sua vicenda artistica lungo l’arco del Novecento, accompagnati da una selezione di “Tappeti d’autore” sardi contemporanei.
La mostra si realizza con il sostegno di SACAIM (Società per azioni cementi armati ingegner Mantelli) e della Cassa Rurale ed Artigiana di Cantù.
Catalogo edito da JMD – Como, 2007, con interventi di Luciano Caramel e Gavina Ciusa.
La mostra si articola tra il piano terra del Museo, dove sono esposti arazzi e altre opere di grandi dimensioni, e il primo piano, che ospita una ventina di straordinarie sculture tessili di un’artista che ha sempre lavorato in equilibrio tra poesia e telai, lontana dai clamori del successo, benché protagonista di numerose mostre e padiglioni, nazionali ed internazionali, dedicati all’arte, al design e all’arredamento.
Marisa Bronzini, ricorda Luciano Caramel, fu capace di «cogliere l’essenziale nel molto e nel poco e di fissarlo in figurazioni, trasparenti, impalpabili e insieme concrete, decantate e innervate del contingente, percorse da una luminosità che è del fenomeno quanto dello spirito».
In omaggio al ruolo “magistrale” e alla squisita abilità anche artigianale che ha sempre contraddistinto il lavoro di questa artista, la mostra espone inoltre al primo piano una selezione di “Tappeti d’autore” sardi contemporanei. Si tratta di sei manufatti – selezionati da Nietta Condemi de Felice - realizzati artigianalmente dalle abili tessitrice di Nule (Sassari), custodi di un’antica tradizione di filatura e tessitura della lana, appositamente disegnati da altrettanti artisti.
Marisa Bronzini nasce nel 1920 a Montenero, presso Livorno. Da bambina si trasferisce in Veneto, prima a Marocco di Mestre, dove apprende i modi della tessitura contadina, poi nel 1938 dopo aver frequentato l’Istituto Magistrale a Treviso, a Carpenedo presso Venezia.
Qui lo zio Mario Broggi, valente pittore, la introduce nell’ambiente artistico, presentandole artisti come Pio Semeghini e Mario Vellani Marchi, esponenti della comunità artistica di Burano.
Nel 1936 tiene insieme alla madre la prima mostra personale di tessuti alla Loggetta del Sansovino di Venezia, mentre, l’anno successivo, sempre insieme alla madre, apre a Venezia sotto i portici delle Procuratie Vecchie di Piazza San Marco il primo negozio Antiqua Ars Nova, per la commercializzazione dei loro tessuti, prodotti dal 1932 nel laboratorio di Marocco. Prima di trasferirsi definitivamente a Cantù nel 1946, dove ancora una volta affiancherà la madre Gegia nell’attività di tessitura a mano, partecipa a due Biennali veneziane nel 1938 e nel 1942. Muore nel 2007.
MARISA BRONZINI
Textile 1939-2007
ideata e promossa da Arte&Arte in collaborazione con i Musei Civici Veneziani, resterà aperta al pubblico dal 29 marzo al 1 giugno 2008 con l’orario e il biglietto del museo (*).
Marisa Bronzini (1920 – 2007) indiscussa maestra e delicata tessitrice, è tra i maggiori esponenti dell’arte tessile contemporanea. L’omaggio qui dedicatole, a cura di Luciano Caramel, propone nei due piani del museo oltre una trentina di opere che ripercorrono la sua vicenda artistica lungo l’arco del Novecento, accompagnati da una selezione di “Tappeti d’autore” sardi contemporanei.
La mostra si realizza con il sostegno di SACAIM (Società per azioni cementi armati ingegner Mantelli) e della Cassa Rurale ed Artigiana di Cantù.
Catalogo edito da JMD – Como, 2007, con interventi di Luciano Caramel e Gavina Ciusa.
La mostra si articola tra il piano terra del Museo, dove sono esposti arazzi e altre opere di grandi dimensioni, e il primo piano, che ospita una ventina di straordinarie sculture tessili di un’artista che ha sempre lavorato in equilibrio tra poesia e telai, lontana dai clamori del successo, benché protagonista di numerose mostre e padiglioni, nazionali ed internazionali, dedicati all’arte, al design e all’arredamento.
Marisa Bronzini, ricorda Luciano Caramel, fu capace di «cogliere l’essenziale nel molto e nel poco e di fissarlo in figurazioni, trasparenti, impalpabili e insieme concrete, decantate e innervate del contingente, percorse da una luminosità che è del fenomeno quanto dello spirito».
In omaggio al ruolo “magistrale” e alla squisita abilità anche artigianale che ha sempre contraddistinto il lavoro di questa artista, la mostra espone inoltre al primo piano una selezione di “Tappeti d’autore” sardi contemporanei. Si tratta di sei manufatti – selezionati da Nietta Condemi de Felice - realizzati artigianalmente dalle abili tessitrice di Nule (Sassari), custodi di un’antica tradizione di filatura e tessitura della lana, appositamente disegnati da altrettanti artisti.
Marisa Bronzini nasce nel 1920 a Montenero, presso Livorno. Da bambina si trasferisce in Veneto, prima a Marocco di Mestre, dove apprende i modi della tessitura contadina, poi nel 1938 dopo aver frequentato l’Istituto Magistrale a Treviso, a Carpenedo presso Venezia.
Qui lo zio Mario Broggi, valente pittore, la introduce nell’ambiente artistico, presentandole artisti come Pio Semeghini e Mario Vellani Marchi, esponenti della comunità artistica di Burano.
Nel 1936 tiene insieme alla madre la prima mostra personale di tessuti alla Loggetta del Sansovino di Venezia, mentre, l’anno successivo, sempre insieme alla madre, apre a Venezia sotto i portici delle Procuratie Vecchie di Piazza San Marco il primo negozio Antiqua Ars Nova, per la commercializzazione dei loro tessuti, prodotti dal 1932 nel laboratorio di Marocco. Prima di trasferirsi definitivamente a Cantù nel 1946, dove ancora una volta affiancherà la madre Gegia nell’attività di tessitura a mano, partecipa a due Biennali veneziane nel 1938 e nel 1942. Muore nel 2007.
29
marzo 2008
Marisa Bronzini – Textile 1939-2007
Dal 29 marzo al primo giugno 2008
arte contemporanea
arti decorative e industriali
arti decorative e industriali
Location
PALAZZO MOCENIGO – CENTRO STUDI DI STORIA DEL TESSUTO E DEL COSTUME
Venezia, Santa Croce, 1992, (Venezia)
Venezia, Santa Croce, 1992, (Venezia)
Biglietti
intero euro 4 ridotto euro 2,50
Orario di apertura
10-17 (la biglietteria chiude mezz’ora prima); chiuso lunedì e 1 maggio
Vernissage
29 Marzo 2008, ore 11
Autore
Curatore