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Marisa e Mario Merz – Sto in quella curva di quella montagna che vedo riflessa in questo lago di vetro. Al tavolo di Mario
Marisa e Mario Merz sono due tra i più significativi protagonisti della storia dell’arte del Novecento. Durante la loro carriera, partita all’interno dell’esperienza dell’Arte Povera, non hanno mai separato la vita quotidiana dalla creazione artistica, all’insegna di un connubio alimentato da una strettissima relazione e un continuo scambio intellettuale, pur nella distinzione netta del proprio lavoro individuale
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Dal 18 febbraio al 12 giugno 2016 si svolge al MACRO - Museo d'Arte Contemporanea Roma la
mostra MARISA E MARIO MERZ, curata da Claudio Crescentini, Costantino D’Orazio e Federica
Pirani, promossa da Roma Capitale - Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali in collaborazione
con la Fondazione Merz - Torino.
Marisa e Mario Merz sono due tra i più significativi protagonisti della storia dell’arte del Novecento.
Durante la loro carriera, partita all’interno dell’esperienza dell’Arte Povera, non hanno mai separato
la vita quotidiana dalla creazione artistica, all’insegna di un connubio alimentato da una
strettissima relazione e un continuo scambio intellettuale, pur nella distinzione netta del proprio
lavoro individuale.
Il loro rapporto, durato oltre cinquant’anni, ha permesso la nascita di alcune opere realizzate a
quattro mani, come alcuni tavoli di Mario Merz presenti in questa mostra, che dialogano con
sculture, teste o installazioni in cera, di Marisa, nel segno di una collaborazione che è stata
costante, anche se non sempre dichiarata.
La mostra partirà proprio da queste esperienze, con una particolare attenzione al legame che i due
artisti hanno stretto con Roma.
La spirale di Mario Merz progettata per i Fori Imperiali nel 2003 sarà esposta su una parete del
MACRO, per la prima volta in quella posizione verticale per cui era stata inizialmente pensata
dall’artista.
Roma sarà protagonista del percorso all’interno del lavoro di Marisa Merz, che tra gli anni Sessanta
e Settanta realizza diversi progetti nella Capitale: da mostre personali presso la Galleria L’Attico di
Fabio Sargentini (1970 e 1975) all’azione avvenuta presso l’Aeroporto dell’Urbe nel 1970.
L’intera esperienza romana di Marisa Merz sarà presentata in mostra attraverso una testimonianza
fotografica di Claudio Abate, che ne ha documentato le esposizioni e le azioni.
La mostra coinvolgerà l’intero orizzonte creativo di Marisa: dai suoi “ricami” in filo di rame alle
sculture in nylon, fino alle installazioni che prevedono l’uso della cera. Il mondo della Merz sarà
scandagliato in ogni sua espressione, nel tentativo di restituire il suo carattere asistematico,
eppure estremamente coerente.
In questo senso, ruolo fondamentale avrà la sezione dedicata alla pittura, nella quale saranno
presentati dipinti realizzati negli ultimi anni, nel segno di una creatività inesauribile dove trova
spazio l’uso dei materiali più diversi: dall’acrilico alla plastica, dalla carta al metallo. Giunta alla
soglia dei novant’anni, Marisa Merz dimostra ancora una straordinaria energia creativa, che la vede
ogni giorno impegnata nel suo lavoro. Da opere di grandi dimensioni a progetti “da camera”, il
linguaggio dell’artista resta estremamente vitale e lungimirante.
La mostra si avvale di prestiti dalla Fondazione Merz, dal MAXXI, dal Madre e da collezioni private.
L’iniziativa sarà accompagnata da un catalogo pubblicato da Manfredi Edizioni che raccoglierà le
fotografie storiche di Claudio Abate e la documentazione della mostra allestita presso il MACRO.
Testi di Costantino D’Orazio, Claudio Crescentini, Federica Pirani e Ludovico Pratesi.
mostra MARISA E MARIO MERZ, curata da Claudio Crescentini, Costantino D’Orazio e Federica
Pirani, promossa da Roma Capitale - Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali in collaborazione
con la Fondazione Merz - Torino.
Marisa e Mario Merz sono due tra i più significativi protagonisti della storia dell’arte del Novecento.
Durante la loro carriera, partita all’interno dell’esperienza dell’Arte Povera, non hanno mai separato
la vita quotidiana dalla creazione artistica, all’insegna di un connubio alimentato da una
strettissima relazione e un continuo scambio intellettuale, pur nella distinzione netta del proprio
lavoro individuale.
Il loro rapporto, durato oltre cinquant’anni, ha permesso la nascita di alcune opere realizzate a
quattro mani, come alcuni tavoli di Mario Merz presenti in questa mostra, che dialogano con
sculture, teste o installazioni in cera, di Marisa, nel segno di una collaborazione che è stata
costante, anche se non sempre dichiarata.
La mostra partirà proprio da queste esperienze, con una particolare attenzione al legame che i due
artisti hanno stretto con Roma.
La spirale di Mario Merz progettata per i Fori Imperiali nel 2003 sarà esposta su una parete del
MACRO, per la prima volta in quella posizione verticale per cui era stata inizialmente pensata
dall’artista.
Roma sarà protagonista del percorso all’interno del lavoro di Marisa Merz, che tra gli anni Sessanta
e Settanta realizza diversi progetti nella Capitale: da mostre personali presso la Galleria L’Attico di
Fabio Sargentini (1970 e 1975) all’azione avvenuta presso l’Aeroporto dell’Urbe nel 1970.
L’intera esperienza romana di Marisa Merz sarà presentata in mostra attraverso una testimonianza
fotografica di Claudio Abate, che ne ha documentato le esposizioni e le azioni.
La mostra coinvolgerà l’intero orizzonte creativo di Marisa: dai suoi “ricami” in filo di rame alle
sculture in nylon, fino alle installazioni che prevedono l’uso della cera. Il mondo della Merz sarà
scandagliato in ogni sua espressione, nel tentativo di restituire il suo carattere asistematico,
eppure estremamente coerente.
In questo senso, ruolo fondamentale avrà la sezione dedicata alla pittura, nella quale saranno
presentati dipinti realizzati negli ultimi anni, nel segno di una creatività inesauribile dove trova
spazio l’uso dei materiali più diversi: dall’acrilico alla plastica, dalla carta al metallo. Giunta alla
soglia dei novant’anni, Marisa Merz dimostra ancora una straordinaria energia creativa, che la vede
ogni giorno impegnata nel suo lavoro. Da opere di grandi dimensioni a progetti “da camera”, il
linguaggio dell’artista resta estremamente vitale e lungimirante.
La mostra si avvale di prestiti dalla Fondazione Merz, dal MAXXI, dal Madre e da collezioni private.
L’iniziativa sarà accompagnata da un catalogo pubblicato da Manfredi Edizioni che raccoglierà le
fotografie storiche di Claudio Abate e la documentazione della mostra allestita presso il MACRO.
Testi di Costantino D’Orazio, Claudio Crescentini, Federica Pirani e Ludovico Pratesi.
17
febbraio 2016
Marisa e Mario Merz – Sto in quella curva di quella montagna che vedo riflessa in questo lago di vetro. Al tavolo di Mario
Dal 17 febbraio al 12 giugno 2016
arte contemporanea
Location
MACRO – MUSEO D’ARTE CONTEMPORANEA DI ROMA
Roma, Via Nizza, 138, (Roma)
Roma, Via Nizza, 138, (Roma)
Biglietti
Tariffa intera: non residenti 13,50 €, residenti 12,50 €.
Tariffa ridotta: non residenti 11,50 €, residenti 10,50 €.
Biglietto cumulativo MACRO via Nizza + MACRO Testaccio: Tariffa intera: non residenti 14,50 €, residenti 13,50 €
Tariffa ridotta: non residenti 12,50 €, residenti 11,50 €
Orario di apertura
da martedì alla domenica ore 10.30-19.30 (la biglietteria chiude un’ora prima) Chiuso il lunedì
Vernissage
17 Febbraio 2016, ore 18
Ufficio stampa
ZETEMA
Autore
Curatore